“E’ di moda il mio futuro” Dal filato al capo finito per imparare come nasce la moda
maggio 25 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato“E’ di moda il mio futuro” edizione 2018 riparte dallo “Speciale filiera”:
I risultati lusinghieri dell’edizione 2017 di “E’ di moda il mio futuro” (oltre cinquecento ragazzi coinvolti fra scuole secondarie di primo e di secondo grado, otto scuole, dieci visite aziendali, otto laboratori) incoraggiano la riproposizione anche quest’anno del progetto di Confindustria Toscana Nord. A partire dal prossimo ottobre, quindi, ripartirà con importanti novità il progetto nato per far conoscere a giovani e giovanissimi il settore moda e le opportunità di lavoro che questo può aprire.
“Quest’anno ‘E’ di moda il mio futuro’ si arricchisce, con un progetto particolarmente significativo per il mondo produttivo pratese: lo ‘Speciale filiera’. Il progetto nasce dalla volontà di far conoscere e toccare con mano le varie fasi produttive del ciclo della moda, talvolta poco note anche agli studenti di scuole direttamente legate al settore. Per noi è un modo per evidenziare e far conoscere con esperienze dirette l’importanza di tutte le lavorazioni e per invitare i giovani a considerarle come possibili sbocchi occupazionali”, spiega il presidente della sezione Sistema Moda di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi.
L’esigenza è stata evidenziata dalle scuole stesse, in particolare dall’Istituto Tecnico Industriale “Tullio Buzzi” di Prato e dall’Istituto Statale di Istruzione Superiore Tecnica e Liceale “Russell-Newton” di Scandicci: due realtà importanti, che per la parte moda sono focalizzate rispettivamente sul tessile e sull’abbigliamento, con attenzione agli aspetti sia tecnici che creativi. I due istituti hanno avviato una collaborazione che mira a rendere gli studenti consapevoli dell’intero ciclo di produzione del settore moda, anche di quelli di non diretta pertinenza; dai loro contatti con Confindustria Toscana Nord è nata l’idea di “E’ di moda il mio futuro-Speciale filiera”, che ha il patrocinio del Comune di Prato, della Provincia di Prato, del Comune di Scandicci e di Confindustria Firenze.
Il progetto è partito all’inizio di aprile con visite aziendali e acquisizione da parte delle scuole di materiale da studiare per capire come si progetta e realizza un filato, un tessuto, un capo di abbigliamento. I ragazzi stanno vedendo sotto i loro occhi, a seconda del diverso punto di vista dovuto alla natura dei loro studi, cosa c’è a monte della realizzazione di un abito o viceversa cosa accade a valle della produzione di un filato e di un tessuto. Durante questo progetto c’è stata la possibilità di far proporre ai ragazzi variazioni di disegno o di colore, e, nel caso del Russell-Newton, vi è stato l’impegno diretto nella realizzazione dei capi. Esperienze, queste, che pongono i giovani a contatto con figure professionali, ambienti e tecniche in parte coincidenti con le loro materie di studio e in parte complementari a queste. Il 5 giugno il gran finale al Museo del tessuto, con un incontro fra le scuole, presenti anche le imprese, per scambiarsi idee e commenti sulle esperienze fatte e inoltre l’esposizione dei lavori dei ragazzi e dei materiali con cui hanno lavorato. Analoghe esposizioni avranno luogo anche all’Istituto Buzzi il 6 giugno e a Scandicci, al castello dell’Acciaiolo, l’8 giugno.
“L’analisi delle tendenze moda autunno/inverno 2018-19 degli allievi della 3D della nostra scuola ha permesso lo studio e lo sviluppo di un piccolo campionario di filati fantasia. – spiega il dirigente dell’Istituto Buzzi Erminio Serniotti – Il progetto è stato condotto e coordinato insieme all’azienda AZ-filati di Vaiano, che ha tradotto le idee dei ragazzi in filati. Il campionario di filati è stato successivamente proposto agli allievi della classe 3B, che hanno permesso la progettazione e la creazione di un campionario di tessuti di ispirazione della stessa tendenza moda. Alcuni di loro sono stati accolti in stage nell’azienda Lanificio Texmoda di Prato, hanno potuto assistere alla realizzazione del tessuto e contribuire alla selezione dei filati fantasia per le inserzioni del tessuto.”
“Il progetto ha coinvolto una classe terza del Sistema Moda del nostro istituto – conclude la dirigente dell’ISISTL “Russell-Newton” di Scandicci, Anna Maria Addabbo “Come in una filiera produttiva i modelli sono stati progettati tenendo conto delle caratteristiche e dell’aspetto sensoriale dei tessuti realizzati a Prato ed i capi realizzati presso il laboratorio del Russell Newton. Gli studenti hanno avviato l’attività analizzando le tendenze moda Autunno-Inverno 2018-19, ricercando temi e colori con i quali hanno creato dei figurini d’immagine. Le stesse tendenze sono servite per la realizzazione dei filati e dei tessuti, da parte del Buzzi, che si sono poi trasformati in sei proposte di outfit. La contaminazione tra filato, tessuto e la pelle, elemento predominante del comparto produttivo scandiccese, ha dato origine a fluidi capi d’abbigliamento modernissimi.”
Quattro le aziende, tutte pratesi, coinvolte nel progetto: Azeta Filati, i lanifici Marini Industrie e Texmoda che hanno a loro volta coinvolto propri fornitori per le fasi di tessitura e di nobilitazione, Cunningam per l’abbigliamento.