Dazi USA: nessun impatto immediato sul distretto ma preoccupa il clima generale
ottobre 6 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, PratoI dazi USA, almeno nella formulazione attualmente pubblicata dalle dogane americane, non hanno impatti diretti molto estesi sulle produzioni del territorio di Confindustria Toscana Nord. Alcuni dei prodotti colpiti da dazio interessano paesi diversi dall’Italia, mentre i prodotti italiani che ne saranno gravati e che sono presenti nel nostro territorio non vanno a costituire, complessivamente, ingenti esportazioni verso gli USA (liquori, alcuni tipi di formaggi, latticini, salumi, prodotti ittici e in generale agroalimentare).
Nondimeno, l’innalzarsi di barriere daziarie preoccupa ugualmente le imprese: alcune, per quanto poche, ne risentiranno negativamente, forse anche in modo grave, trovandosi improvvisamente penalizzate; altre, nell’ambito delle filiere produttive, ne risulteranno danneggiate per via indiretta. E’ il caso di prodotti tessili acquistati nel Regno Unito, che è colpito da dazio su alcune tipologie di prodotti per abbigliamento. I giochi, peraltro, non sono ancora del tutto fatti, perché nei prossimi giorni si attendono specifiche per l’attuazione di questi indirizzi generali.
Ma il problema principale avvertito dalle imprese è di prospettiva, in conseguenza del clima generale che si sta respirando nel commercio internazionale. L’imposizione di dazi rischia infatti di scatenare controffensive di uguale natura da parte dei paesi che si sentiranno danneggiati, innescando reazioni a catena negative per lo sviluppo degli interscambi internazionali.
Meno barriere daziarie ci sono, più il nostro paese e il nostro territorio, con la loro vocazione all’export, possono guardare con fiducia al futuro. Una fiducia che in questo momento, fra dazi USA, Brexit e segnali di recessione globale, è meno viva che in altri periodi.
Nella foto: Roberto Rosati