Imprenditoria femminile, l’esame del nuovo bando FONDO IMPRESA DONNA
gennaio 24 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsAbbiamo esaminato per voi il nuovo bando FONDO IMPRESA DONNA.
Cominciamo col definire cosa si intente per impresa femminile
Società di persone e cooperative almeno il 60% della compagine formato da donne
Società di capitali: Quote e organi per almeno due terzi a donne
Imprese individuali: Titolare donna
Il bando contiene due misure:
• una per creazione di impresa femminile e per imprese femminili costituite da meno di un anno
• una per imprese femminili costituite da oltre un anno.
L’importo massimo dell’investimento ammonta a € 250.000 per il primo caso e € 400.000 per il secondo.
L’aiuto è un finanziamento a fondo perduto tra il 50% e il 90% dell’investimento.
Il taluni casi è previsto anche un contributo a tasso agevolato.
I settori ammissibili sono:
• produzione di beni in industria, artigianato e trasformazione prodotti agricoli;
• fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
• commercio e turismo.
Le spese ammissibili sono:
• immobilizzazioni materiali (impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica)
• immobilizzazioni immateriali
• servizi in cloud
• personale dipendente, assunto dopo la presentazione della domanda
• capitale circolante (materie prime e di consumo, servizi, noleggi, leasing) [max 20% del totale]
Non è finanziabile l’acquisto o la ristrutturazione di immobili
Non è finanziabile la sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature.
Le spese devono essere successive alla domanda di agevolazione
Note importanti:
- Le domande saranno esaminate in ordine di invio (click-day), ma dovranno poi essere valutate nel merito.
- Date e modalità di invio saranno definite da un futuro decreto attuativo.
- La procedura sarà gestita da Invitalia.
Il nostro commento:
Si tratta certamente di un bando allettante per l’entità dell’agevolazione.
Tuttavia il progetto richiederà la stesura di un business plan molto dettagliato e quindi un impegno non indifferente.
Inoltre, non conosciamo ancora le procedure, ma Invitalia è sinonimo di pratiche molto complesse.
La procedura di click-day e di successiva valutazione comporterà incertezza nell’esito.
Va infine ricordato che l’erogazione del contributo non ha mai valore di certezza e quindi l’impresa dovrà disporre dei capitali necessari a fronteggiare eventuali problemi o ritardi.
Conclusioni: Un bando di sicuro interesse quando sussistano quattro condizioni:
• investimenti non minimi,
• progetti valutati attentamente e sulla base di un accurato business plan
• consapevolezza di avere di fronte impegni non banali per presentare e gestire la pratica
• imprenditori con le “spalle larghe”, in grado di disporre delle risorse, che possano ovviare a eventuali problemi nella concessione o erogazione del contributo
Se siete interessate (senza impegno!), potete inviare una email a info@verdenergia.it indicando la persona e un numero di telefono dove essere ricontattate.