Moda, Tessile, Abbigliamento

Gli scenari complessi e i nuovi paradigmi del futuro della filiera Tessile & Abbigliamento italiana

maggio 24 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News

il Presidente di Sistema Moda Italia Sergio Tamborini (eletto il 29 settembre scorso), ha incontrato per la prima volta di persona la stampa economica nazionale ed internazionale, insieme al prof. Marco Fortis- Direttore Fondazione Edison, Docente di Economia Industriale-Università Cattolica -Milano, per un outlook sull’andamento del settore Tessile &Abbigliamento.

I Dati del Centro Studi di Confindustria Moda per SMI hanno evidenziato che il settore ha chiuso il 2021 con un aumento di fatturato sul 2020 del + 18,4%, pari a 52,9 miliardi di euro. Anche il commercio con l’estero è stato positivo nel 2021, il T&A è cresciuto del +18,0%, portandosi a circa 32,4 miliardi di euro, con il “monte della filiera” che ha performato un  + 19,3% mentre  il “valle” un  + 17,4% .  Il primo bimestre del 2022 registra un export a + 15,9% (5,3 miliardi/euro).

Il Presidente Tamborini rileva come gli attuali scenari economici internazionali siano decisamente complessi ed impongano un ripensamento della filiera e della sua scala di valore.  “ Oggi  ci sono tensioni fortissime nella supply chain che ancora non si sono scaricate e si faranno sentire a breve ed è evidente che è un momento per fare sistema.”

“Nel medio lungo termine l’economia italiana si è rivelata  enormemente diversa rispetto a una decina di anni fa”considera Marco Fortis,  “e l’Italia sta reggendo. C’è poi il discorso della competitività che è aumentata attraverso varie misure. La manifattura italiana in generale, nei primi 15 anni del secolo ha visto costanti cali. Poi dal 2015 c’è stato un importante recupero degli investimenti tecnici, un elemento molto importante grazie a Industria 4.0 e un aumento significativo della produttività del lavoro nel manifatturiero. Il Covid ha congelato la produzione, ma nel 2021 c’è stato un ampio recupero, con performance migliori degli altri Paesi Europei”. Resta la forte incognita dell’inflazione. “Ma la produzione industriale nel tessile-moda sta reggendo bene anche a marzo e ottimi risultati arrivano anche dall’export. Quindi nel complesso vedo un’Italia molto rafforzata di fronte soprattutto a Paesi che invece stanno risentendo molto anche di fronte al conflitto russo-ucraino”.

“In un quadro di incertezza legata al conflitto e all’andamento economico, con particolare riferimento al caro energia, i dati delle aziende indicano al momento una tenuta del sistema quando non di crescita: il 2021 ha recuperato le perdite rispetto all’anno precedente, mentre il primo trimestre dà visione di ulteriore crescita. Il sentiment generale di inizio anno è improntato alla stabilità, condizionato però da come evolverà la scena geopolitica”, spiega Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia. “Questa premessa e le crescenti sfide ci spingono, come Sistema Moda Italia, a invocare un ripensamento all’interno dell’intera filiera del tessile abbigliamento, per riconoscere il giusto valore alla manifattura e alla produzione. Il new deal della moda può solo passare attraverso la collaborazione tra il monte e il valle del mercato, ovvero la produzione e i brand, in un’ottica di coesione di filiera e nel rispetto di principi fondamentali come la sostenibilità, che ci vedi protagonisti con il consorzio per il recupero del tessile Retex.Green”.

SCARICA QUI IL DOCUMENTO: evoluzione congiunturale nel 1° e 2° trimestre 2022 e impatto del conflitto russo-ucraino

SMI_ Evoluzione Cong_ maggio2022


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