“Moda italiana settore diffuso, volàno dell’export, primato mondiale.”
settembre 16 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsAl Polo Tecnologico di Segromigno in Monte l’evento b2b che porta una decina di operatori internazionali per conoscere l’eccellenza della moda calzaturiera del territorio.
L’evento nasce nel progetto “BOOM! La moda italiana” di Sabrina Mattei: la mostra è in corso al Palazzo delle Esposizioni di Lucca a ingresso libero e rientra nella più ampia piattaforma di WeLoveModainItaly sostenuto da MAECI e ICE Agenzia
Moda e economia: TUSCAY4SHOES International Incoming. Un b2b del comparto calzaturiero nel nome di Giovan Battista Giorgini.
A Capannori nel calendario degli eventi collaterali della mostra BOOM! La moda italiana” in corso al Palazzo delle Esposizioni di Lucca, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca su proposta e ideazione di Sabrina Mattei a 70 anni dalla prima sfilata nella “Sala Bianca” di Palazzo Pitti a Firenze, CNA Federmoda, T4S (Rete di imprese del settore calzaturiero) e Fondazione Banca del Monte di Lucca, in collaborazione con il Comune di Capannori, grazie al sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE Agenzia, hanno organizzato una business street dal 14 al 16 settembre 2022. Si tratta di tre giorni di dialogo tra le aziende calzaturiere del territorio e buyer internazionali.
Giorgini, imprenditore arguto e visionario, trasformò una felice intuizione in quello che oggi è il mercato italiano all’estero del settore moda. Unanimemente riconosciuto come l’inventore del Made in Italy, nel 1951 scommise tutte le sue carte sulla possibilità di far conoscere l’artigianato di eccellenza italiano attraverso un “prodotto” unico, la moda italiana, espressa dai sarti e dagli stilisti italiani emergenti: organizzò così la prima sfilata di alta moda italiana, invitando i più grandi buyer internazionali a Firenze, per far conoscere i nostri stilisti. La sfilata si tenne il 12 febbraio 1951 a Villa Torrigiani, sua personale residenza fiorentina. Da allora si iniziò a parlare per la prima volta di moda italiana.
L’evento è stato presentato alla stampa questa mattina (giovedì) al Polo Tecnologico di Segromigno in Monte alla presenza dell’assessore all’innovazione e al polo tecnologico, Lucia Micheli, della curatrice della mostra, Sabrina Mattei, del responsabile nazionale CNA Federmoda, Antonio Franceschini, di Roberto Lenci, coordinatore della Rete di imprese T4S, di Pietro Angelini, Temporary Manager della rete di imprese T4S e del consigliere della Fondazione Banca Del Monte di Lucca, Lamberto Serafini che ha portato i saluti di Andrea Palestini, presidente della Fondazione.
Le aziende del territorio hanno la possibilità di incontrare presso il polo tecnologico di Segromigno in Monte una decina di buyer internazionali provenienti da Kazakistan, Giappone, Albania e Sudafrica in incontri b2b durante la giornata del 15 settembre e attraverso visite aziendali nella giornata del 16. Di particolare interesse l’apertura dei lavori del 15 settembre che tra gli interventi vede anche quello di Roberto Corbelli, esperto e ricercatore di tendenze che offrirà ai partecipanti una rappresentazione dell’evoluzione dello scenario globale.
“BOOM! La moda italiana è un progetto complesso, scaturito dall’esigenza di creare qualcosa di importante sul nostro territorio per rendere omaggio ad un personaggio illustre, nato a Forte dei Marmi da famiglia lucchese, e nel contempo celebrare la nascita della moda italiana per come la conosciamo oggi – spiega la curatrice della mostra, Sabrina Mattei -. Queste tre giornate dedicate al b2b in ambito calzaturiero sono nate proprio nel solco della sua azione di promozione del Made in Italy nel mondo e ci sembrava la misura giusta per arricchire il progetto con una iniziativa concreta di valorizzazione del territorio, della sua cultura produttiva, della sua capacità di produrre bellezza e ricchezza per tutto un indotto”.
“Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti ad organizzare un evento di questa portata sul nostro territorio con il quale vogliamo sviluppare la rete di imprese del settore calzaturiero e naturalmente il distretto – afferma Roberto Lenci, coordinatore della Rete di imprese Tuscany4shoes-. Un evento che vede la partecipazione di numerose e importanti aziende estere che abbiamo intenzione di ripetere anche nei prossimi anni a beneficio non solo del comparto calzaturiero, ma anche di tutto il territorio di Capannori. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questa importante iniziativa’.
“La rete T4S continua a crescere e a dimostrare di essere un interlocutore valido e credibile sui fronti nazionali e internazionali – dichiara Pietro Angelini, Temporary Manager della rete di imprese Tuscany4shoes-. Auspichiamo che questo evento consenta di aprire un costante rapporto con Ice per sviluppare il rapporto con i mercati internazionali e invitare nel nostro distretto imprese e clienti. Questa iniziativa si aggiunge al percorso di internazionalizzazione che stiamo portando avanti con una compagine di imprese della rete per sviluppare il mercato Usa e al percorso di agevolazione alla partecipazione alle fiere nazionali”.
“La rete di imprese del calzaturiero è un soggetto significativo della realtà produttiva del nostro territorio che sta crescendo e portando avanti attività di grande rilevanza per lo sviluppo del settore, come dimostra l’organizzazione di questo evento – afferma l’assessore all’innovazione e al polo tecnologico, Lucia Micheli-. Un evento con cui le aziende calzaturiere locali hanno l’importante opportunità di incontrare buyer stranieri e quindi promuovere i loro prodotti a livello internazionale con la possibilità così di allargare la loro rete di vendita. Ringraziamo tutti i soggetti che hanno permesso di portare a Capannori un’iniziativa così rilevante, non solo per il settore calzaturiero, ma anche per tutto il territorio”.
“Il settore moda italiano è un indubbio valore economico e sociale per il nostro Paese, significando oltre 67 mila aziende che vedono occupare circa 600 mila lavoratrici e lavoratori – spiega il responsabile nazionale CNA Federmoda, Antonio Franceschini -. A queste imprese vanno aggiunte quelle del terziario, che impiegano ulteriori 600 mila addetti, un volano strategico per lo sviluppo dei territori. Quei territori che, come il distretto calzaturiero di Segromigno in Monte, tanta valenza hanno dal punto di vista culturale e di connessione sociale. La moda italiana è infatti un settore diffuso, policentrico che, attraverso le diverse specializzazioni e declinazioni, arriva ad esprimere un primato mondiale. La moda è anche un forte driver per l’export e nel 2021 ha registrato un attivo commerciale di circa 34 miliardi euro, diventando motore per l’internazionalizzazione delle imprese. Anche da questi numeri si comprende come sia importante analizzare il settore in una modalità approfondita e che necessita del contributo del mondo accademico: i corsi di laurea dedicati alla moda sono, tutto sommato, di recente costituzione mentre un settore economico così diffuso e articolato avrebbe avuto la necessità di essere messo più al centro degli studi. La moda italiana – attraverso le sue filiere produttive, ma anche grazie alla sua rilevante rete distributiva – rappresenta un inestimabile patrimonio di conoscenze e competenze e per mantenerlo e rinnovarlo, in considerazione dei processi evolutivi, è necessario dedicargli attenzione come sistema -Paese. Come CNA Federmoda abbiamo da tempo avviato processi in questo senso e portato all’attenzione delle Istituzioni la necessità che il settore venga considerato strategico per l’Italia. È anche per questo abbiamo aderito con entusiasmo al progetto “BOOM! La moda italiana” vedendo nel suo contesto complessivo tante opportunità di analisi e riflessioni sul settore, utili anche a definire e programmare azioni di supporto al sistema delle imprese italiane”.
L’iniziativa rientra nelle attività della piattaforma WeLoveModainItaly che CNA Federmoda ha strutturato per sostenere la promozione delle imprese artigiane e PMI del settore moda sui mercati internazionali. Una progettazione questa di WeLoveModainItaly che grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE Agenzia ha portato imprese del settore abbigliamento a fine agosto a Toronto e porta oggi buyer sul distretto di Capannori.
La mostra “BOOM! La moda italiana” prosegue al Palazzo delle Esposizioni di Lucca (piazza San Martino, 7) fino al 16 ottobre 2022. Il progetto è partito nel 2021 con il convegno “BOOM! La moda italiana – Economia e rinascita” tenutosi nel settembre 2021 a Villa Bertelli (Forte dei Marmi), dove si è anche svolta la mostra dal 6 al 28 agosto di quest’anno.
Enti organizzatori: Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Lucca Sviluppo, Comune di Forte dei Marmi, Villa Bertelli, CNA Federmoda.
Contributi e patrocini: Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Italian Trade Agency, campagna di comunicazione BeIT, Consiglio Regionale della Regione Toscana, FIT in Florence (State University of New York), OMA – Associazione Osservatorio Mestieri d’Arte, Artex – Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, ITS Mita Academy, Museo Ferragamo, Archivio Storico Locchi, Lucca Artigiana, Associazione culturale La Baracca, Accademia Cinema Toscana e Europa Cinema, Filippo Forte dei Marmi. Grafica di Jacopo Cannas.
“BOOM! La moda italiana”
Palazzo delle Esposizioni di Lucca, piazza San Martino, 7, 55100 Lucca
Apertura sabato 10 settembre ore 18, chiusura domenica 16 ottobre
Ingresso libero con i seguenti orari: dal giovedì alla domenica 15,30-19,30, sabato e domenica anche 10-13.
Per informazioni: T. +39 0583 464062, mostre@fondazionebmluccaeventi.it
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