Moda, Tessile, Abbigliamento

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gennaio 29 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, Prato

Da sempre l’AICTC ha tra i suoi scopi principali il so­stegno alla formazione tecnica dei propri iscritti, ma anche e soprattutto dei giovani interessati al mondo del tessile e, più in generale, a quello della moda.

È quasi un assioma sostenere che senza valide co­noscenze, soprattutto tecnologiche e chimiche, la creatività che anima la moda non può avere respiro sottoforma di prodotto tessile.

Questa è la ragione per la quale la nostra associazione collabora in modo stretto, nei limiti delle proprie possibilità, alle iniziative della Rete TAM (Tessile, Abbigliamento, Moda) fin dalla sua costituzione in data 24 gennaio nel 2019.

La rete TAM è la Rete Nazionale degli Isti­tuti dei settori tessile, abbigliamento e moda, ed è costituita da diversi istituti scolastici attivi in Italia. Attualmente vi fanno parte 86 scuole; capofila è l’Istituto Tecnico di Setificio Paolo Carcano di Como per il tramite del suo Preside, prof. Roberto Peverelli. La Rete Tam è espressione dell’accordo stipulato da SMI, Si­stema Moda Italia, organizzazione nell’ambito di Confindustria, e, al tempo, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (ora solo più Ministero dell’istruzione e del Merito es­sendo state scorporate le attività dell’Università e della Ricerca).

Naturalmente, con l’adesione delle varie scuole. Riportiamo, tra gli obiettivi dell’accordo, i primi tre, quelli più significativi:

a)      promuovere l’offerta formativa degli istituti Tecnici e Profes­sionali e degli Istituti Tecnici Superiori in Italia, con particolare riferimento alla produzione industriale e artigianale del settore tessile, abbigliamento e moda

b)      elaborare e realizzare proposte di orientamento degli studenti in ingresso e in uscita finalizzata a promuovere presso gli alunni e le loro famiglie la scelta di corsi di istruzione secondaria e ITS riconducibili al Sistema Moda

c)      c) promuovere la collaborazione tra gli istituti, le scuole e il si­stema delle imprese, afferenti al Sistema Moda Italia, al fine di condividere e formulare linee di sviluppo, metodologie attive per la promozione della qualità degli insegnamenti e apprendimenti nell’ambito del curricolo degli studenti

Le ragioni contingenti dell’interesse di AICTC verso la formazio­ne sono, oggi, sostenute da altre e ben più pressanti motivazioni oltre quelle, sempre in prima linea, dell’aggiornamento profes­sionale dei propri iscritti.

L’abolizione di alcune specializzazioni e gli accorpamenti for­mativi introdotti da qualche anno negli ITIS e nelle scuole pro­fessionali stanno rendendo sempre più problematico il turnover con giovani e tecnici specializzati da affiancare a quanti sono prossimi all’uscita dal mondo del lavoro nelle aziende industriali e artigiane del settore tessile-moda.

Naturalmente questa non è l’unica causa. Esiste anche una diffusa opinione di un’industria tessile nazionale in crisi con anche la nomea di attività pesante termini di carichi di lavoro e pure inquinante. Purtroppo, si tratta, almeno per queste opinioni, di credenze del tutto errate dato che, almeno in Italia, le aziende si possono considerare al top nell’uso delle più avanzate tecnologie e all’avanguardia per quanto riguarda la tutela ambientale.

Anche le periodiche crisi economiche sono state fronteggiate rispondendo sempre con offerte vincenti, caratterizzate da un design innovativo abbinato ad una qualità merceologica indiscutibile, nonostante l’esisten­za di un mercato altamente competitivo in termini di costi come quello globale.

La conseguenza di questo clima è che secondo le più recenti valutazioni, quale ad es. quella pubblicata da Unioncamere nel 2017, mancano all’appello circa 50.000 nuovi addetti in sosti­tuzione di quanti hanno lasciato o lasceranno il proprio posto di lavoro dal 2017 ai prossimi due – tre anni. Di fatto si tratta di un disastro per un settore che, nel suo insieme occupa 400.000 lavoratori, fattura 52 miliardi di euro e rappresenta la seconda attività economica nazionale in termini di PIL.

Bene, quindi, la costituzione della Rete TAM cui AICTC, pur nella sua limitata capacità operativa, si affianca offrendo conoscenze e spazi. Nello scorso numero di A Campione è stato pubblica­to l’intervento del Presidente Cavestro al convegno per docenti previsto da Rete TAM sulle nuove richieste formative nel mondo tessile organizzato lo scorso luglio a Firenze in occasione della Fiera Didacta.

Ora, più semplicemente, come Redazione è stato deciso di dare spazio e volto alle scuole aderenti alla Rete TAM. Tutte le scuole sono state invitate a presentarsi. Si potranno, così, leggere in questo e nel prossimo numero, quasi come se si trattasse di un inserto, le risposte finora ricevute.

Natu­ralmente altro spazio sarà dato a tutte quelle altre scuole che vorranno presentarsi. Intanto, acquisire, anche tra gli addetti ai lavori, consapevolezza dell’offerta formativa in essere a livello nazionale costituisce ulteriore elemento di presa di coscienza di parte delle criticità cui bisogna fare fronte.

Antonio Mauro

Responsabile direzione editoriale

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