“E’ di moda il mio futuro”, mille i partecipanti. Ecco i premiati della 7a edizione
maggio 27 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, PratoLa 7a edizione di “E’ di moda il mio futuro” ha confermato il successo degli anni scorsi: sono stati mille i ragazzi, di varie età, che hanno preso parte alle attività proposte dal progetto della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord. Obiettivo di “E’ di moda il mio futuro” rimane, come in origine, la valorizzazione presso i giovani delle opportunità professionali offerte dal tessile-abbigliamento e dal calzaturiero. Seminari di persona e online, laboratori, concorsi e le sempre apprezzatissime visite in azienda hanno costituito anche quest’anno il programma del progetto, modulato in termini diversi per le scuole secondarie di primo e di secondo grado e in relazione ai singoli comparti in cui si articola il settore moda. Quest’anno il programma si è arricchito anche di visite a imprese tessili, già a settembre, di un gruppo di docenti.
Anche questa 7a edizione di “E’ di moda il mio futuro” è stata patrocinata da Comune di Prato, Provincia di Prato, Comune di Monsummano Terme e Provincia di Pistoia ed è stata effettuata in collaborazione con il PTP Moda-Formazione Moda Toscana, la rete guidata dall’Istituto tecnico Buzzi di Prato che riunisce alcune fra le più importanti realtà formative del territorio nelle discipline del settore moda.
I numeri della partecipazione
Le scuole che hanno aderito alle iniziative del progetto o a parte di esse sono state 8, precisamente i licei artistici Petrocchi di Pistoia e Brunelleschi di Montemurlo, gli istituti tecnici Buzzi di Prato e Marchi-Forti di Pescia, l’istituto professionale Sismondi-Pacinotti di Pescia e l’istituto di istruzione superiore Cellini di Firenze, cui si aggiungono – per la sola parte del tessile-abbigliamento – le scuole secondarie di primo grado pratesi Tintori e Zipoli. Mille, come anticipato, gli studenti complessivi coinvolti. Le visite aziendali hanno subito modifiche e parziali riduzioni a causa dei problemi determinatisi in Val di Bisenzio, con l’alluvione e poi le frane. Ma comunque alla fine le visite – degli studenti e dei docenti – hanno visto la disponibilità delle imprese A Zeta Filati, Bellandi, Duesse, Filatura Vangi, Gruppo Colle, Lanificio Bisentino, Lanificio Faliero Sarti & Figli, Lanificio Nova Fides, Manifattura Big, Marini Industrie, Pointex, Rifinizione Nuove Fibre, Rifinizione Penny, Rifinizione S. Stefano, Valfilo per il tessile-abbigliamento; Navayos, Sergio Natalini e Tailor Made International per il calzaturiero. Hanno collaborato per altre attività del progetto anche le imprese tessili Beste, Rifinizione Alan e Spin Aker, oltre che il Calzaturificio F.lli Cappellini. Ventidue in tutto, quindi, le imprese che a vario titolo sono state coinvolte in questa 7a edizione di “E’ di moda il mio futuro”.
I concorsi e la loro preparazione
Si sono svolte oggi le premiazioni dei tre concorsi promossi da “E’ di moda il mio futuro”: “Quale T-shirt indosso oggi? Scelgo nella mia capsule collection!”, con la decorazione, sulla base di un tema specifico, di una intera collezione di magliette da parte di classi delle scuole secondarie di primo grado; “La giacca: è il tessuto che fa la differenza” e “Iconic Marilyn”, ideazione – rispettivamente – di un tessuto per giacche femminili o maschili e di una calzatura ispirata alla figura di Marilyn Monroe da parte delle scuole secondarie di secondo grado.
I ragazzi sono stati formati e accompagnati alla realizzazione dei loro progetti attraverso lezioni e webinar che hanno illustrato stili e tendenze, ripercorrendo tappe importanti di storia della moda; una storia che hanno potuto osservare anche durante le visite alle collezioni e alle mostre del Museo del tessuto di Prato, partner essenziale di Confindustria Toscana Nord per la didattica e l’organizzazione dei laboratori; per le calzature sono stati realizzati da aziende del settore anche un tutorial di contenuto tecnico e una diretta dalle imprese, con testimonianze di imprenditori e giovani lavoratori. Oltre ai riconoscimenti per i ragazzi, “E’ di moda il mio futuro” elargisce anche premi in denaro alle scuole di appartenenza.
Le premiazioni
Le premiazioni si sono svolte a Prato, nella sede di Confindustria Toscana Nord, per i due concorsi del tessile-abbigliamento, e a Monsummano Terme, nel Teatro Yves Montand, per il concorso del calzaturiero.
Sono intervenuti a Prato il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Riccardo Matteini Bresci, che ha voluto accanto a sé – in quanto iniziatori e gestori, fino a poche settimane fa, di questa edizione del progetto – anche l’ex presidente Maurizio Sarti e la precedente coordinatrice del gruppo di lavoro su offerta formativa, fabbisogni di professionalità e orientamento della stessa sezione Roberta Pecci. Assieme a loro anche il sindaco del Comune di Prato Matteo Biffoni. Sono intervenuti inoltre Fabia Romagnoli, nella duplice veste di vicepresidente di Confindustria Toscana Nord e di presidente del Museo del tessuto, e Massimo Bruni, coordinatore del gruppo Maglifici e confezioni della sezione Sistema moda e componente – assieme allo stesso Matteini, a Francesca Serafini del Museo del tessuto e a persone della struttura di Confindustria Toscana Nord – della giuria che ha assegnato i premi per il tessile-abbigliamento.
Per il concorso riservato alle scuole secondarie di primo grado “Quale T-shirt indosso oggi? Scelgo nella mia capsule collection!” ha vinto la classe 2a D della scuola Leonetto Tintori con fantasiosi decori ispirati al mondo della musica; seconda classificata la classe 2a A della scuola Domenico Zipoli, che si è ispirata al tema della valorizzazione della diversità; terza ancora la scuola Leonetto Tintori con la classe 2a C, che ha lavorato sul tema impegnativo del rapporto fra amore e violenza. E’ stato assegnato anche un riconoscimento non previsto: una menzione che la giuria ha voluto attribuire alla classe 2a G della scuola Domenico Zipoli per la forte attenzione che i ragazzi hanno riservato alla manualità, realizzando dei particolari ricami. Nei laboratori condotti dalla sezione Didattica del Museo del tessuto è stata data importanza al lavoro in squadra: i ragazzi sono stati stimolati a mettere la propria creatività individuale a servizio dell’obiettivo comune. I tre progetti premiati, più la menzione, sono stati selezionati fra gli 11 complessivi realizzati da altrettante classi delle scuole superiori di primo grado partecipanti al concorso, con il coinvolgimento di 236 ragazzi.
“La giacca: è il tessuto che fa la differenza” ha visto invece la partecipazione di 195 ragazzi di 4 scuole secondarie di secondo grado (il liceo artistico Petrocchi di Pistoia, l’Istituto tecnico Buzzi di Prato, l’Istituto professionale Sismondi-Pacinotti di Pescia e l’Istituto di istruzione superiore Cellini di Firenze). Gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, hanno presentato progetti di tessuti pensati per la realizzazione di giacche femminili o maschili, corredati da una scheda sintetica di descrizione dell’ispirazione, da dati tecnici e anche da un abbozzo del modello di giacca che hanno immaginato come destinazione del tessuto. Le lezioni e il materiale d’archivio messi a disposizione dal Museo del tessuto hanno costituito il punto di partenza dell’ispirazione dei ragazzi. A vincere è stato un gruppo di studentesse della classe 5a C dell’Istituto tecnico Buzzi: Crystal Agonigi, Martina Chechi, Sofia Grassi, Beatrice Menchetti ed Eleonora Querci hanno progettato un tessuto ispirato alla cultura pop degli anni ’90, con un motivo tartan di cui sono state apprezzate le scelte cromatiche che trasmettono spensieratezza e glamour e la visione concreta del potenziale modello di giacca. Come ormai consuetudine, le vincitrici hanno avuto la soddisfazione di vedere il proprio progetto divenuto reale grazie al lavoro del Lanificio Nova Fides (progettazione del tessuto e coordinamento della filiera: era presente alla premiazione Marco Nuti), della Rifinizione Alan (per la nobilitazione; l’azienda era rappresentata oggi da Giacomo Giovanchelli) e della Spin Aker (produzione di filati, con la presenza di Pietro Morganti ed Enrico Carboni), come fasi fondamentali dell’articolata filiera tessile pratese. Ma c’è stata anche una sorpresa ulteriore, un fuori programma reso possibile dal lavoro di un’altra impresa del distretto, Beste – rappresentata oggi da Piergiovanni Donatucci e Benedetta Ciabilli -, che affianca alla produzione di tessuti anche il disegno e la creazione di capi di abbigliamento: partendo dall’abbozzo fatto dalle ragazze, in Beste è stato realizzato un modello in 3D della giacca pensata come destinazione finale del tessuto.
Seconde classificate Rebecca Cerbai, Anna Chen e Rita Mazzarella della classe 5a APM dell’Istituto professionale Sismondi-Pacinotti di Pescia, per aver progettato un tessuto in gabardina con un motivo in diagonale caratterizzato anche dalla presenza del lurex e pensato per un blazer classico.
Terzo un altro gruppo dell’Istituto Buzzi: Tommaso Coverini, Sofia Vecci Innocenti e Besie Zyla della classe 4a C hanno ricevuto apprezzamento per il loro progetto – particolarmente originale, di ispirazione grunge – di un tessuto triplo con motivi floreali a rilievo ottenuti, su fondo scuro, con la tecnica del fil coupé.
A Monsummano Terme, concedendo il Comune l’uso del Teatro Montand, è intervenuta in rappresentanza dell’Amministrazione l’assessore Marraccini (che ha fatto parte anche della commissione di valutazione, come detto più sotto). Per Confindustria Toscana Nord erano al tavolo il capogruppo dei calzaturieri Rodolfo Checcucci e il delegato dell’associazione all’education Davide Trane. Presente anche la commissione che ha valutato i progetti, composta da Eleonora Antonini, amministratore delegato e responsabile stile, modelleria e industrializzazione di Tailor Made International di Larciano, Fabrizio Cappellini, imprenditore calzaturiero, per conto del Calzaturificio Fratelli Cappellini di Casalguidi – Serravalle e, appunto, Monica Marraccini, assessore Attività produttive, bilancio, personale, tributi del Comune di Monsummano Terme. Anche dal lato calzaturiero il progetto è stato articolato: i numeri sono importanti ed hanno coinvolto 5 scuole superiori di tre diverse province (per Pistoia l’Istituto statale di Istruzione secondaria Sismondi-Pacinotti, l’Istituto tecnico statale Marchi, entrambi di Pescia, e l’Istituto Tecnico Statale Forti di Monsummano; per Prato il Liceo artistico Brunelleschi e per Firenze l’Istituto di istruzione superiore Cellini Tornabuoni), per un totale di 170 partecipanti al progetto. Fra questi, alcuni impegnati in visite aziendali: 3 calzaturifici del territorio (Tailor Made International, Sergio Natalini e Calzaturificio Navayos) hanno ospitato 77 ragazzi e ragazze di 2 scuole diverse della provincia di Pistoia (i citati Marchi di Pescia e Forti di Monsummano).
Novità per questa edizione, un nuovo format “Flash dal Calzaturiero” diretta face book con collegamento dalle aziende calzaturiere (Tailor Made International e Calzaturificio Fratelli Cappellini) per i fabbisogni di professionalità del settore, dando voce ai neo assunti per raccontare agli studenti le nuove professioni in un comparto in continua evoluzione. Il format ha previsto, 4 collegamenti brevi (da qui il nome “Flash”) con intervento del titolare e di un giovane addetto come testimonial del settore.
Sono stati invece 93 i ragazzi e le ragazze di 3 scuole superiori di tre diverse province (per Pistoia l’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Sismondi Pacinotti di Pescia, per Prato il Liceo artistico Brunelleschi e per Firenze l’Istituto di istruzione superiore Cellini Tornabuoni), che hanno preso parte ai due webinar; da essi sono scaturiti 50 progetti, di cui 15 sono arrivati in finale.
Il tema su cui i candidati si sono dovuti misurare è stata la ricerca stilistica tesa a studiare il look di Marilyn Monroe, il suo periodo, le doti che l’hanno fatta diventare un’icona di stile e bellezza. I finalisti erano presenti con i loro insegnanti alla cerimonia conclusiva del concorso.
La graduatoria finale ha premiato come prime classificate Sara Dolfi e Dea Semini della classe 4a B del Liceo artistico Brunelleschi di Prato; al secondo posto Ilenia Franceschini della classe 5a APM dell’Istituto Statale di istruzione secondaria “Sismondi-Pacinotti” di Pescia; al terzo posto infine Niccolò Fabbri classe 4a B del già citato Brunelleschi.
Come consuetudine, il modello ideato da Sara Dolfi e Dea Semini, che lavorando in gruppo hanno vinto il primo premio, è stata realizzata dal Calzaturificio Cappellini di Casalguidi (Pistoia), e la “scarpa di Marilyn” consegnata alle ragazze durante la cerimonia.
Dati sul lavoro nei due settori
Le dinamiche del lavoro a Prato nel 2023 sono sintetizzate dall’Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione della Provincia di Prato promosso da Comune di Prato e Co.Ge.F.I.S. (il Comitato di Gestione dei Fondi per gli Interventi Sociali, ente paritetico pratese costituito da Confindustria Toscana Nord e CGIL, CISL e UIL) e da questi affidato al PIN-Polo Universitario Città di Prato. E’ stata ancora una volta l’industria – di cui il tessile-abbigliamento rappresenta la gran parte – a segnare il risultato più significativo, superando quota 1.500 nel saldo avviamenti-cessazioni, con un andamento però più positivo nella prima parte dell’anno rispetto alla seconda; un dato, questo, coerente con un andamento produttivo che è stato decrescente nel corso del 2023. Nonostante un quadro economico non dei migliori, le opportunità di lavoro rimangono consistenti anche quest’anno: le previsioni Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, evidenziano per il trimestre maggio-luglio 2024 la necessità nelle province di Prato e Pistoia di oltre 3.400 nuove entrate nel settore tessile-abbigliamento. Le figure più ricercate (due terzi del totale) sono gli operai addetti ai macchinari tessili o dell’abbigliamento o comunque specializzati, come è normale in un settore ad alta intensità di manodopera; ma sono previste anche 250 entrate di personale con competenze ingegneristiche, gestionali e commerciali. Lo stesso Excelsior rileva anche le aspettative delle aziende rispetto alle caratteristiche dei lavoratori: particolarmente richieste le capacità di lavorare in gruppo, la flessibilità e propensione al cambiamento, le competenze in materia di sostenibilità. Le richieste di nuovo personale da parte delle aziende nascono anche dalla necessità di ricambio generazionale, resa acuta dal progressivo invecchiamento della forza lavoro: gli ultimi dati INPS disponibili, relativi al 2022, segnalano rispetto all’anno precedente +10,7% nel numero dei lavoratori ultra-65enni e +8,9% nel numero dei lavoratori compresi fra 60 e 64 anni. Insieme, queste classi demografiche costituiscono il 10% del totale dei lavoratori del tessile pratese; considerando anche gli ultra-55enni, la percentuale sale al 27% del totale.
I dati INPS sull’occupazione nel calzaturiero a Pistoia (fotografati al 2022) documentavano che i dipendenti erano aumentati rispetto all’anno precedente (1.729 rispetto ai 1.641 del 2021), per un totale del +5,4%. Nel 2023 il trend è in rallentamento, ma fornisce comunque numeri positivi. Per analizzare numeri più recenti, occorre rivolgersi al Sistema Informativo Excelsior, che fornendo dati aggregati per il settore tessile-abbigliamento-calzature attesta che nel mese di maggio sono state operate 110 assunzioni, e che 330 sono programmate nel trimestre maggio-luglio. Il 35% delle assunzioni saranno rivolte a giovani minori di 30 anni; ma in 53 casi su 100 le imprese avranno difficoltà a trovare profili sufficientemente qualificati. Anche le imprese calzaturiere evidenziano il valore delle cosiddette “soft skills”, che identificano nella capacità di lavorare in gruppo, problem solving e lavorare in autonomia. Sono ovviamente elementi ulteriori rispetto alla preparazione tecnica, necessaria anche per garantire il ricambio generazionale.
Le dichiarazioni degli imprenditori
“L’orientamento dei giovani verso le professioni della moda è sempre più necessario – commenta il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Riccardo Matteini Bresci -. Occorre valorizzare il nostro settore e l’evoluzione che ha vissuto, ponendo gli studenti a stretto contatto con le imprese: in questa ottica, le visite aziendali sono particolarmente utili. Ma non lo sono di meno le attività didattiche e i laboratori, di cui questa edizione è stata molto ricca, grazie all’impegno di Maurizio Sarti e Roberta Pecci. Il messaggio che noi tutti, come sezione, vogliamo dare è che fra mondo della moda e mondo dei giovani c’è una naturale affinità e vicinanza. Non si tratta solo di sostituire persone più anziane: nuove generazioni di lavoratori e imprenditori portano nelle aziende idee nuove, proiettate nel futuro, più in sintonia con culture e tendenze attuali; i giovani sono più abituati alla tecnologia e più sensibili a temi cruciali come la sostenibilità. Nelle aziende della moda i giovani sono essenziali. Ma anche le aziende della moda possono diventare per i giovani occasioni di crescita professionale e umana. Anche se quello attuale non è un momento dei migliori per il nostro settore, ciò non significa che non ci siano opportunità interessanti di lavoro in tutti i ruoli e a tutti i livelli, dai più operativi a quelli strategici, creativi, dirigenziali.”
“’E’ di moda il mio futuro’ è un progetto articolato e ricco di stimoli, che tocca tante corde diverse e tutte potenzialmente in grado di far scoccare la scintilla dell’interesse dei giovani per il mondo del tessile, dell’abbigliamento e del calzaturiero – aggiunge Giovanni Santi, delegato per la formazione della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord -. Parlare ai giovani è essenziale ma bisogna farlo andando a intercettare i loro reali bisogni e aspirazioni. E’ quello che si propone questo progetto, che è imperniato sulle esperienze e sulle suggestioni: vedere con i propri occhi cosa fa un’azienda; comprendere come le tendenze e gli stili siano strettamente intrecciati alla storia delle persone e delle comunità; scoprire, attraverso i laboratori, la manualità, i materiali, la creatività che caratterizzano il mondo della moda. Quando saranno più grandi, impareranno ad apprezzare anche altri aspetti del lavoro nelle nostre aziende: la stabilità occupazionale, ad esempio, e i buoni livelli retributivi. Ma adesso questi giovani e giovanissimi hanno la voglia e il diritto di sognare e pochi settori si prestano a far sognare come il nostro.”
“Non posso che sottoscrivere quanto affermano i colleghi del tessile – conclude il coordinatore del gruppo Cuoio e calzature di Confindustria Toscana Nord Rodolfo Checcucci -. Con iniziative come questa confidiamo di aprire le fabbriche mostrando cosa significa il lavoro nel 2024; i ragazzi hanno visto innovazione, processi importati da altri comparti ed usati in maniera originale sui pellami, progettazioni e ufficio di stile come probabilmente non si aspettavano. Li abbiamo voluti impegnare anche su un piano più legato alla cultura della calzatura, e con i due webinar abbiamo spiegato l’importanza dello studio della storia della moda, e la ricerca filologica di essa: assegnare un tema come ‘Marilyn’, è stato decisamente sfidante per chi, come loro, ha altri e spesso opposti modelli stilistici di riferimento. Sapevamo che stavamo ponendo l’asticella alta, e che i ragazzi e le ragazze l’avrebbero saputa superare. Oggi, con i loro insegnanti, festeggiamo il bel risultato colto da loro, e da tutti noi.”