Macchine tessili italiane: cresce l’indice ordini del IV trimestre 2013
febbraio 14 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsRaffaella Carabelli, Presidente ACIMIT: “Soddisfazione per la performance sui mercati esteri. Preoccupante, invece, la situazione del mercato interno. Necessario ultimare l’iter previsto per il definitivo varo della nuova Legge Sabatini. All’estero il potenziamento dell’attività promozionale per il 2014 servirà a trovare nuove opportunità di business in mercati in crescita”
Nel quarto trimestre 2013 l’indice degli ordini di macchine tessili, elaborato dall’ufficio studi di ACIMIT (l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine per l’Industria Tessile), segna un incremento del 5% rispetto al trimestre precedente, per un valore assoluto pari a 88,5 punti (base 2010=100).
Sul fronte interno, l’indice registra una caduta del 15% per un valore assoluto pari a 49 punti, a testimonianza del persistere di una forte criticità del mercato italiano. Il mercato estero, dove il valore dell’indice segna 95,3 punti, in aumento del 7% sul trimestre precedente, resta il driver della crescita delle aziende italiane.
Su base annua, l’indice complessivo, a causa del negativo andamento del mercato interno, segna un arretramento del 4% rispetto alla media 2012. “Si tratta di dati allarmanti, commenta il presidente di ACIMIT, Raffaella Carabelli. Soprattutto sul mercato interno appare evidente che gli investimenti in macchinari nel settore tessile sono fermi al palo. Anche i dati sulle importazioni italiane del settore confermano che le produzioni maggiormente richieste dalle aziende tessili italiane riguardano l’accessoristica: evidente segnale dell’impossibilità a rinnovare il parco macchine”.
Il rilancio della domanda interna passa anche dalla nuova Legge Sabatini, il cui iter per la sua piena attuazione si sta completando. “Ci attendiamo, sottolinea Carabelli, che la nuova legge possa essere un’iniezione di fiducia per la ripresa”.
Sul fronte estero la raccolta ordini procede a fasi alterne. Dopo un terzo trimestre in calo si è registrato un aumento nel quarto trimestre. I dati del commercio estero di fonte ISTAT, sebbene fermi ai primi dieci mesi dell’anno, confermano un lieve calo rispetto all’anno precedente. “Pesa soprattutto l’euro forte nei confronti di alcune valute locali, spiega il presidente di ACIMIT. Preoccupa anche il mercato cinese, che rappresenta circa il 20% del nostro export, ed i cui investimenti in macchinari tessili hanno subito un rallentamento nel 2013.”
Per sostenere i costruttori italiani di macchine tessili nel loro processo di internazionalizzazione ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e ACIMIT hanno definito anche per il 2014 un denso piano promozionale a favore del settore. Saranno 16 i Paesi oggetto di iniziative promozionali (presenza a fiere di settore, simposi tecnologici e incoming missions) per il meccanotessile italiano: Cina, India, ma anche Paesi/mercato che seppure meno importanti in termini di volumi di macchine richieste, già oggi presentano potenziali opportunità di business per le nostre aziende, quali Etiopia, Mongolia e Uzbekistan. “Le nostre imprese, afferma Carabelli, che già esportano oltre l’80% del loro fatturato hanno concreta necessità di essere sostenute con attività promozionali soprattutto nei mercati dove il made in Italy, almeno per quanto riguarda la meccanica, non è ancora apprezzato quanto dovrebbe”. “In questo senso ritengo necessario, conclude il Presidente di ACIMIT, riconoscere lo sforzo fatto dal Ministero per lo Sviluppo Economico per dotare i fondi destinati alla promozione di nuove indispensabili risorse”.