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Mode City mantiene le posizioni. In ascesa il segmento swimwear

luglio 14 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, News

Chiude con un bilancio di stabilità la 31esima edizione di Mode City, dal 5 al 7 luglio a Porte de Versailles. I compratori si fermano a quota 15.258, poche unità sotto gli ingressi registrati nel 2013. Ma la rassegna parigina si conferma una piattaforma importante per il mercato mondiale del beachwear e della lingerie, forte di un pubblico internazionale per il 70%.

Se il contesto economico e politico fa scendere del 12% la presenza di russi e ucraini alla manifestazione, i mondiali di calcio provocano il crollo della frequentazione brasiliana (-50%). Più leggera, invece, la flessione che riguarda i visitatori italiani, australiani e sud coreani, mentre crescono Antille, Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, Canada e Colombia.

«Malgrado la congiuntura generale – affermaMarie-Laure Bellon – presidente del direttorio di Eurovet, ente che organizza la manifestazione – il salone va bene, registriamo costantemente l’ingresso di nuovi marchi, soprattutto per il segmento swimwear, che si dimostra sempre più un asse strategico per le aziende. Oggi molti intimisti estendono l’offerta ai costumi da bagno».

«Il nostro marchio ha fatto solo di recente ingresso nel balneare – dichiara infatti Fabio Ponzano, direttore di Chantelle Italia e Svizzera – e la distribuzione aumenta stagione dopo stagione. Da poco più di due settimane siamo in campagna con la primavera-estate 2015 e i risultati sono oltre le aspettative».

Il buon andamento dei conti del comparto mare pare non siano una novità di stagione: secondo un’indagine di mercato dell’IFM (Institut Français de la Mode), il mercato del beachwear donna e uomo in Francia ha superato nel 2013 i 492 milioni di euro, con una progressione del 36% sull’anno precedente. Altro dato interessante emerso dallo studio concerne la rivalsa dell’intero sul bikini: 4,8 milioni i pezzi venduti nel 2013, ossia 1,5 milioni di capi in più rispetto al 2012.

Una tendenza che si riproporrà nel 2015, o almeno così sembrerebbe a giudicare dall’assortimento delle collezioni presenti in fiera, 480 marchi circa, che hanno puntato molto sul pezzo unico, specialmente nella versione sport-glamour, dove il registro sexy adotta soluzioni tecniche.

In grande spolvero anche il fuoriacqua: «Abbiamo ampliato decisamente l’offerta di copricostumi, caftani e abiti da città – fa sapere Salvatore Limblici, direttore commerciale e marketing di Pierre Mantoux, che a Mode City ha lanciato la sua capsule Couture (25 capi in seta, jersey, tulle, ricamati o vivacizzati da stampe Liberty) – e il sell-out 2014 sta confermando che è stata una buona scelta. L’abbigliamento mare al momento viaggia più velocemente del bikini».

Non sono mancate critiche al salone, sia da parte di alcuni compratori – che ritengono meno rigorosa ed efficace di un tempo la selezione dei marchi – sia da parte di quegli espositori che vorrebbero la rassegna riposizionata sul calendario fieristico di settembre, proprio com’era un tempo.

«Luglio è troppo presto – dice Grazia Giuliani, stilista del marchio Grazia ‘Lliani – le date non sono più funzionali. I compratori sono alle prese con i saldi, hanno bisogno di fare cassa, non lasciano i negozi per venire a Parigi».

Ma Eurovet ha già pronta una seconda chiamata: la rassegna Riviera by Mode City, in programma il 7 e l’8 settembre al Palm Beach Casino di Cannes, alla presenza di circa 140 marchi, che consentirà di finalizzare gli ordini a coloro che hanno mancato l’appuntamento sotto la Tour Eiffel.

 


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