Un gruppo di aziende italiane a “Rooms” (Tokio) con EMI
settembre 9 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Carpi, News, PratoEnte Moda Italia torna in Giappone per organizzare la partecipazione di un gruppo di aziende italiane alla prossima edizione di ‘Rooms’, il salone che si tiene dal 9 all’11 settembre a Tokyo, all’interno del Yoyogi National Stadium nel quartiere di Shibuya – Harakuju, centro nevralgico del mondo della moda nipponica.
La manifestazione, arrivata alla 31esima edizione, è dedicata alla moda uomo, donna e accessori, e presenta un’ampia selezione di collezioni dallo spirito creativo e dall’approccio contemporaneo.
Complessivamente, circa 500 i brand internazionali che partecipano al salone, e 15.000 gli operatori specializzati a ogni edizione, provenienti da tutto il Giappone e in rappresentanza sia dei principali department stores – nomi come Isetan Mitsukoshi, Takashimaya, Sogo&Seibu, Printemps Ginza, Matsuya, Hankyu Hanshin, Omotesando Hills, Beams, United Arrows, Ships, Tomorrowland, Barneys Japan, Roppongi Hills, Parco, Lumine – sia dell’ampia offerta del retail e delle boutique indipendenti, alla costante ricerca di nuove proposte da introdurre sul mercato.
Il successo raccolto negli ultimi anni da ‘Rooms’ è testimoniato anche dall’attenzione da parte di brand internazionali interessati a sviluppare rapporti con il mercato giapponese, e che a ogni edizione rappresentano una quota crescente del totale delle aziende presenti.
Le aziende italiane che partecipano a ‘Rooms’ Tokyo sotto l’egida ‘Italian Fashion’ sono: Absolut Joy, Hanita, Maria Calderara, Piumelli e Sexy Woman.
“Dopo i buoni risultati raccolti alla prima partecipazione - afferma Alberto Scaccioni, amministratore delegato di Ente Moda Italia - torniamo a Tokyo con alte aspettative. ‘Rooms’ abbina allo spirito commerciale del trade-show una forte immagine comunicativa, e si presenta come una valida piattaforma per posizionarsi nel mercato giapponese. Per le aziende italiane è indubbiamente una delle migliori opportunità per farsi conoscere, e presentare in modo efficace le loro collezioni ai grandi buyer giapponesi e ai rappresentanti del retail indipendente”.
“In un momento in cui il ritorno all’approccio ‘made in’ nella produzione moda è molto forte, le creazioni italiane hanno un grande appeal sui mercati internazionali, e ancor più su un mercato di peso come quello giapponese, che è tra i best performer nelle vendite estere italiane. E poi sappiamo tutti quanto i buyer giapponesi siano un punto di riferimento nel mondo della moda internazionale, per la loro grande attenzione alla qualità, al design e alle tendenze più evolute”, conclude.