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Come difendersi dai truffatori online

gennaio 8 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Economia

Come avviene la truffa per carpire i dati personali

Il ladro di dati per impossessarsi dei dati personali utilizza dei mezzi che cerca di camuffare come provenienti da soggetti autorevoli, tramite:

  • e-mail
  • sms
  • chat
  • social media

simulando false richieste per convincere il malcapitato a fornire i propri dati. Di solito invita a cliccare in un link dove è invitato a compilare un form.

Ecco i consigli del Garante della privacy per difendersi dalle truffe on line

1.Il buon senso prima di tutto

Dati, codici di accesso e password personali non dovrebbero mai essere comunicati a sconosciuti. E’ bene ricordare che, in generale, banche, enti pubblici, aziende e grandi catene di vendita non richiedono informazioni personali attraverso e-mail, sms, social media ochat: quindi, meglio evitare di fornire dati personali, soprattutto ditipo bancario, attraverso tali canali. Se si ricevono messaggi sospetti, è bene non cliccare sui link in essi contenuti e non aprire eventuali allegati, che potrebbero contenere virus o programmi trojan horse capaci di prendere il controllo di pc e smartphone. Spesso dietro i nomi di siti apparentemente sicuri o le URL abbreviate che si trovano sui social media si nascondono link a contenuti non sicuri. Una piccola accortezza consigliata è quella di posizionare sempre il puntatore del mouse sui link prima di cliccare: in molti casi si potrà così leggere in basso a sinistra nel browser il vero nome del sito cui si verrà indirizzati.

2.Occhio agli indizi

I messaggi di phishing sono progettati per ingannare e spesso utilizzano imitazioni realistiche dei loghi oaddirittura delle pagine web ufficiali di banche, aziendeed enti. Tuttavia, capita spesso che contengano anche grossolani errori grammaticali, di formattazione odi traduzione da altre lingue. E’ utile anche prestareattenzione al mittente (che potrebbe avere un nome vistosamente strano o eccentrico) o al suo indirizzo di posta elettronica (che spesso appare un’evidente imitazione di quelli reali). Meglio diffidare dei messaggi con toni intimidatori, che ad esempio contengono minacce di chiusura del conto bancario o di sanzioni se non si risponde immediatamente: possono essere subdole strategie per spingere il destinatario a fornire informazioni personali.

3.Proteggersi meglio

E’ utile installare e tenere aggiornato sul pc o sullo smartphone un programma antivirus che protegga anche dal phishing. Programmi e gestori di posta elettronica hanno spesso sistemi di protezione che indirizzano automaticamente nello spam la maggior parte dei messaggi di phishing: è bene controllare che siano attivati e verificarne le impostazioni. Meglio non memorizzare dati personali e codici di accesso nei browser utilizzati per navigare online. In ogni caso, è buona prassi impostare password alfanumeriche complesse, cambiandole spesso e scegliendo credenziali diverse per ogni servizio utilizzato: banca online, e-mail, social network, ecc. [vedi anche la scheda del Garante con i consigli per gestire le password in sicurezza ], a meno di disporre di sistemi di autenticazione forte (strong authentication).

4.Acquisti online in sicurezza

Se si fanno acquisti online, è più prudente usare carte di credito prepagate oaltri sistemi di pagamento che permettono di evitare la condivisione di datidel conto bancario o della carta di credito.

5.La prudenza non è mai troppa

Per proteggere conti bancari e carte di credito è bene controllare spesso le movimentazioni e attivare sistemi di alert automatico che avvisano l’utente di ogni operazione effettuata. Nel caso si abbia il dubbio di essere stati vittime di phishing è consigliabile contattare direttamente la banca o il gestore della carta di credito attraverso i canali di comunicazione conosciuti e affidabili.


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