“E’ di moda il mio futuro”, partecipazione record al progetto con tante novità per i concorsi e i premi
maggio 23 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, PratoLa 6a edizione di “E’ di moda il mio futuro” è stata ricca di novità, accolte positivamente da scuole e aziende, tanto che la partecipazione alle iniziative è stata la più elevata di sempre: 1.200 i ragazzi che hanno preso parte delle attività proposte dal progetto della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord. Obiettivo di “E’ di moda il mio futuro” la valorizzazione presso i giovani delle opportunità professionali offerte dal tessile-abbigliamento e dal calzaturiero. Il progetto è tornato a pieno regime in presenza dopo le limitazioni imposte dal covid alle due precedenti edizioni ed ha così potuto proporre nuovamente le visite in azienda, oltre a seminari e laboratori collegati a concorsi.
Anche questa 6a edizione di “E’ di moda il mio futuro” è stata patrocinata da Comune di Prato, Provincia di Prato, Comune di Monsummano Terme e Provincia di Pistoia ed è stata effettuata in collaborazione con il PTP Moda-Formazione Moda Toscana, la rete guidata dall’Istituto tecnico Buzzi di Prato che riunisce alcune fra le più importanti realtà formative del territorio nelle discipline del settore moda.
I numeri della partecipazione
Numerose le scuole che hanno aderito alla proposta di partecipazione alle iniziative del progetto o a parte di esse: 12 in tutto, precisamente i licei artistici Petrocchi di Pistoia e Brunelleschi di Montemurlo, gli Istituti tecnici Buzzi di Prato e Marchi-Forti di Pescia (il secondo solo per la parte del calzaturiero), gli Istituti professionali Sismondi di Pescia e Civitali di Lucca (il secondo solo per la parte del tessile-abbigliamento), il Liceo e Istituto tecnico Russell-Newton di Scandicci e l’Istituto di istruzione superiore Cellini di Firenze, cui si aggiungono – per la sola parte del tessile-abbigliamento – le scuole secondarie di 1° grado pratesi Buricchi, Malaparte, Tintori e Zipoli. Dei 1.200 ragazzi partecipanti, oltre 200 delle scuole superiori di 1° grado e oltre 150 delle scuole superiori hanno effettuato le attività più coinvolgenti e impegnative, quelle legate ai concorsi.
Le visite aziendali hanno visto la disponibilità di 17 aziende: A Zeta Filati, Beste (nelle due sedi di Prato e Cantagallo), Duesse, Gruppo Colle, Lanificio Bisentino, Lanificio Faliero Sarti & Figli, Manifattura Big, Manifattura Igea, Marini Industrie, Peuterey, Pointex e Rifinizione S. Stefano per il tessile-abbigliamento; Calzaturificio Cappelli, Navayos, Sergio Natalini, Stokton e Tailor Made International per il calzaturiero.
I concorsi e le premiazioni
Si sono svolte oggi le premiazioni dei tre concorsi inclusi nel programma del progetto: “Tut-Arte a colori”, decorazione di tute da parte dei ragazzi delle scuole secondarie di 1° grado, che vi si sono dedicate con il coinvolgimento collettivo di ciascuna delle classi partecipanti; “Tessuti e filati, all’origine della moda” e “Voilà… Yves Montand!”, ideazione – rispettivamente – di un tessuto e di una calzatura da parte delle scuole secondarie di 2° grado. Entrambi i concorsi per il tessile-abbigliamento rappresentano delle attività inedite, mentre il concorso del calzaturiero mantiene la formula, apprezzata e di successo, già sperimentata lo scorso anno.
I lavori svolti dai ragazzi sono stati preceduti da webinar volti a inquadrare storicamente stili e tendenze e da visite alle collezioni e alle mostre del Museo del tessuto, che come di consueto ha affiancato Confindustria Toscana Nord soprattutto per gli aspetti di didattica e di laboratorio; per le calzature è stato realizzato da aziende del settore anche un tutorial di contenuto tecnico.
Le premiazioni si sono svolte a Prato, nella sede di Confindustria Toscana Nord, per i due concorsi del tessile-abbigliamento e a Monsummano Terme, nel Teatro Yves Montand, per il concorso omonimo.
Sono intervenuti a Prato il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Maurizio Sarti, la coordinatrice del gruppo di lavoro su offerta formativa, fabbisogni di professionalità e orientamento della stessa sezione Roberta Pecci, l’assessora Benedetta Squittieri in rappresentanza del Comune di Prato e Antonella Vitiello, direttrice dell’ITS MITA, in rappresentanza del PTP Moda.
Per “Tut-Arte a colori” – concorso con una impostazione nuova: in precedenza la decorazione veniva fatta sulle T-shirt – ha vinto la classe 2a F della scuola Zipoli con un originale decoro ispirato alle stelle e ai viaggi spaziali; seconda classificata la classe 2a G della stessa scuola Zipoli, con il richiamo agli elementi acqua, aria, terra e fuoco; terza la classe 2a E della scuola Tintori con richiami all’arte del Novecento. I laboratori da cui sono scaturite le tute sono il risultato dell’attività svolta dalla sezione Didattica del Museo del tessuto, il cui presidente Francesco Marini – che è anche componente del Consiglio di presidenza di Confindustria Toscana Nord – è stato presente stamani per salutare i ragazzi. I tre progetti sono stati selezionati sui 10 complessivi realizzati da altrettante classi delle scuole partecipanti.
“Tessuti e filati, all’origine della moda” ha visto la partecipazione di 50 ragazzi che, singolarmente o in piccoli gruppi, hanno presentato loro progetti di tessuti che richiamano gli anni ’50, ’60 o ’70 del Novecento, corredati da una scheda sintetica di descrizione dell’ispirazione ed eventualmente da dati tecnici. La scelta del periodo storico di riferimento è nata dallo stimolo delle mostre “Mr&Ms Clarck. Ossie Clarck and Celia Birtwell. Fashion and Prints 1965-1974″ e “Due secoli di Textile e fashion design” (quest’ultima ancora in programmazione) del Museo del tessuto, che i ragazzi hanno potuto conoscere attraverso visite guidate. A vincere sono state le studentesse Giulia Cambi e Annasole Cusin della 4a C del Liceo artistico Petrocchi di Pistoia con un progetto ispirato allo stile Missoni reinterpretato con originalità ma anche con forte attenzione agli aspetti tecnici e di realizzabilità del tessuto. Come previsto dalle regole del concorso le studentesse hanno avuto la soddisfazione di vedere realizzato il loro progetto: a entrambe è stato donato un campione del tessuto, che hanno potuto così toccare con mano. Seconda classificata Viola Coppini della 4a A dell’Istituto Tecnico Buzzi di Prato, con un elegante disegno ispirato agli anni ’50 e allo stile Audrey Hepburn. Al terzo posto Rosy Arcopinto e Olimpia Falco della 5APM dell’Istituto professionale Sismondi di Pescia con un progetto ispirato alla pop art e pensato per l’arredamento.
A Monsummano Terme sono intervenuti invece gli assessori comunali alle attività produttive Monica Marraccini e alla cultura Elena Sinimberghi; non ha potuto garantire la presenza la provincia di Pistoia, che comunque, come il Comune, anche per quest’anno ha concesso il patrocinio all’evento. Per Confindustria Toscana Nord, erano al tavolo il capogruppo dei calzaturieri Rodolfo Checcucci e il delegato dell’associazione all’education Davide Trane. Presente anche Eleonora Antonini, amministratore delegato e responsabile stile, modelleria e industrializzazione di Tailor Made International. Antonini, assieme all’assessore Marraccini, hanno costituito la commissione che ha valutato i progetti.
Anche dal lato calzaturiero il progetto è stato articolato: i numeri sono importanti ed hanno coinvolto 5 aziende del territorio, visitate da 94 ragazzi, di 2 scuole diverse e di 5 classi. Esaurito il primo approccio, si è lanciato il progetto, che prevedeva la ricerca stilistica tesa a studiare il look di Yves Montand ed il suo periodo, fino all’ideazione di una calzatura coerente con la ricerca. Prima di cimentarsi con la progettazione, gli studenti hanno assistito a due webinar che hanno illustrato le caratteristiche di stile che si sarebbero dovute ricercare. I ragazzi infine (104, di tre scuole diverse e di sette diverse classi) hanno presentato 51 lavori. Fra questi, la giuria ne ha selezionati 15, che sono arrivati in finale. I loro autori erano presenti con i loro insegnanti alla cerimonia conclusiva del concorso. Non poteva esserci luogo più appropriato del teatro dedicato alla memoria dell’artista che, ricordiamo, a Monsummano ha avuto i natali.
La graduatorie dei finalisti ha premiato: come prime classificate Erza Krasniqi e Aurora Sarti della classe 3N dell’Istituto di Istruzione Superiore Benvenuto Cellini di Firenze con il progetto “Elegante Bianca”; al secondo posto: Aurora Magni, Margherita Fusco, Matilde Pacini, Chiara Di Maio e Aurora Materassi della 4B del Liceo artistico Brunelleschi di Montemurlo, con il progetto “Espadrillas”; al terzo posto infine Cristina Lin, Vittoria Chen e Sabrina Sang della 4B Brunelleschi con il progetto “Francesina con cravatta”. Come già lo scorso anno, la calzatura progettata dalle vincitrici è stata realizzata e consegnata loro durante la cerimonia.
Dati sul lavoro nei due settori
Il quadro delle dinamiche del lavoro a Prato emerge dai dati dell’Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione della Provincia di Prato promosso da Comune di Prato e Co.Ge.F.I.S. (il Comitato di Gestione dei Fondi per gli Interventi Sociali, ente paritetico pratese costituito da Confindustria Toscana Nord e CGIL, CISL e UIL) e da questi affidato al PIN-Polo Universitario Città di Prato. La manifattura nel suo complesso ha nel 2022 un saldo positivo di avviamenti-cessazioni di 723 unità: nel tessile, gli avviamenti sfiorano le 5.000 unità e un quarto del totale del settore industria, superati solo – per le sue peculiarità che ne fanno un caso del tutto a sé – dall’abbigliamento che è prossimo al 60% del totale; le mansioni più richieste sono state quelle degli addetti ai macchinari per la filatura e ad altri generi di impianti, degli addetti al magazzino e dei tessitori. Su quest’ultima figura le previsioni Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, evidenziano per il trimestre maggio-luglio 2023 la necessità di 820 addetti, il numero più alto nell’ambito del tessile, dove sono però ricercati anche conduttori di macchinari per il finissaggio (240 accessi previsti) e per la filatura (140 accessi previsti).
I dati sul calzaturiero non si discostano da quelli generali della manifattura a Pistoia, e medesime sono le preoccupazioni: il panorama con cui le imprese nel complesso si dovranno confrontare dice – secondo Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior – documentano che in questo mese di maggio a Pistoia saranno programmate circa 1.420 entrate. Le imprese sono già in difficoltà a reperire i profili desiderati che, per una quota pari al 32% interesseranno giovani con meno di 30 anni. Nello specifico del settore, poi, anche l’industria calzaturiera avrà bisogno di spingere a fondo sui processi di innovazione e digitalizzazione; uno dei profili più richiesti emerge non a caso essere quello di conduttore di macchine per la produzione in serie di calzature. Le imprese segnalano che occorrerà formare anche addetti alla modelleria, secondo i dettami delle più nuove tecniche produttive; le due professionalità si coniugano, e su questi si gioca gran parte del futuro del settore.
Le dichiarazioni degli imprenditori
“Come è normale in un settore manifatturiero ad alta intensità di manodopera, le professionalità numericamente più richieste riguardano figure impegnate nella produzione – commenta il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Maurizio Sarti -. Ma le necessità delle imprese investono anche professionalità diverse da impiegare in funzioni legate alla tecnologia, alla progettazione, al commerciale, alla logistica, all’area direzionale. La parola-chiave per comprendere la situazione che si sta profilando ed è già in atto è ricambio generazionale, reso particolarmente complesso da dinamiche demografiche generali, e di demografia dei lavoratori in particolare, che aprono scenari preoccupanti. Nell’area Prato-Pistoia i lavoratori under 39 del tessile sono solo il 27% del totale, mentre gli over 55 sono il 28%: è evidente la falla che sta per aprirsi nelle risorse umane del nostro settore. Sapere qual è il quadro effettivo del tessile e le opportunità che offre, avere informazioni e dati e, cosa forse più importante di tutte, andare nelle aziende e vedere come sono, chi ci lavora e come ci lavora, sono cose importanti per i ragazzi e per le loro famiglie che li affiancano nelle scelte scolastiche. E’ per questo che è stato ideato ‘E’ di moda il mio futuro’ e il successo del progetto è una buona notizia per tutti.”
“Questa è stata una delle edizioni più interessanti e ricche di ‘E’ di moda il mio futuro’, oltre che quella con la partecipazione più ampia – aggiunge Roberta Pecci, coordinatrice del gruppo di lavoro su offerta formativa, fabbisogni di professionalità e orientamento della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord -. E’ stato importante aver potuto riprendere le visite aziendali perché niente è più efficace che avere esperienza diretta di cosa significa il lavoro in un settore come il nostro. Accanto a questo, trattandosi di ragazzi così giovani, è fondamentale stimolare la creatività, far scoprire la manualità, i materiali, i gesti del mondo della moda. Servono a questo i laboratori e i concorsi collegati, che introducono un elemento giocoso e divertente e per i quali usiamo criteri di giudizio legati anche alla risposta dei giovani in termini di curiosità, di domande, di propensione a sperimentare, di capacità di lavorare in gruppo. Bravi gli studenti che hanno vinto ma bravi anche tutti coloro che hanno partecipato e di cui abbiamo comunque apprezzato l’entusiasmo e l’inventiva. A tutti loro diciamo: la vostra strada, se vorrete, potrebbe continuare a incrociarsi con il mondo del tessile, dell’abbigliamento e del calzaturiero; un mondo che si caratterizza per stabilità del lavoro e che può aprire prospettive interessanti di crescita professionale e personale; intanto avete la fortuna di studiare in scuole, che hanno tutto il nostro apprezzamento, disponibili ad aprirsi ad esperienze come quelle di ‘E’ di moda il mio futuro’.”
“Non posso che sottoscrivere quanto affermano i colleghi del tessile – conclude il coordinatore del gruppo Cuoio e calzature di Confindustria Toscana Nord Rodolfo Checcucci -. La preoccupazione poi cresce se consideriamo che gli addetti impiegati a Pistoia nel settore calzaturiero sono, secondo dati INPS del 2021, percentualmente così suddivisi: il 38,5% hanno (avevano al tempo della rilevazione) meno di 40 anni, il 39,6% va da 40 a 54 anni e un importante 21,9% supera i 55 anni. Sono persone che spesso hanno fatto la fortuna del nostro comparto, con la sapienza e l’esperienza che hanno maturato, ed a cui va tutta la gratitudine degli industriali calzaturieri di Pistoia; ma il vuoto che abbiamo davanti ovviamente ci spaventa. Si pone per noi, come per tutti, il tema dell’attrattività delle giovani generazioni. Ci interroghiamo spesso sui motivi per cui il lavoro in fabbrica, pur così modernizzato, abbia perso appeal: oltre ai motivi già espressi, esiste una carente o distorta conoscenza di cosa significhi ‘fare scarpe’ oggi. Iniziative come questa, che per noi di Confindustria Toscana Nord hanno significato quasi un anno di lavoro, sono utili a rappresentare esattamente la nostra realtà. Ci poniamo per come siamo, e il fatto che la manifestazione da sei anni stia crescendo ci dimostra che l’obiettivo di suscitare curiosità è raggiunto. Appuntamento, quindi, alla prossima edizione”.