Fiera digitale e-MilanoUnica Connect, Sarti: “Un esperimento opportuno e necessario”
febbraio 5 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, PratoUna soluzione inevitabile, quella del ricorso a una piattaforma digitale, per questa edizione di Milano Unica segnata dalle limitazioni imposte dalla pandemia: e-MilanoUnica Connect si è aperta il 2 febbraio e si protrarrà fino alla prossima edizione, offrendo alle aziende la possibilità di presentare le proprie collezioni anche in assenza della fiera fisica.
“Una soluzione non solo opportuna ma necessaria, vista la situazione – commenta il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord e del consorzio Pratotrade Maurizio Sarti -. L’organizzazione di Milano Unica ha adottato per la sua piattaforma digitale una formula funzionale, a più livelli di approfondimento e quindi di accesso alle proposte delle aziende. Una misura utilizzata anche in altri contesti espositivi e commerciali per salvaguardare il più possibile le esigenze contrastanti di rendere visibili le collezioni ma anche di non esporle a occhi indiscreti. Il mondo del tessile sta comunque continuando a lavorare intensamente, a livello di fiere come di singole aziende, per sviluppare soluzioni digitali: siamo ancora agli albori di processi di virtualizzazione che la pandemia sta accelerando fortemente. Le aziende pratesi che hanno aderito a e-MilanoUnica Connect sono ad oggi in un numero limitato ma, vista la situazione eccezionale e la novità dell’evento che sarà fruibile fino alla prossima edizione della manifestazione, è consentito aggiungersi agli espositori digitali anche in itinere. In ogni caso la partecipazione o meno alle manifestazioni digitali è una decisione prettamente aziendale, frutto di valutazioni che riguardano ogni singola impresa.”
La prossima settimana si aprirà anche Première Vision, con modalità analoghe a quelle della fiera milanese.
La produzione di tessuti, per abbigliamento e speciali, nel distretto pratese chiude il 2020 a -18,2% rispetto al 2019: il dato, inedito, è scaturito in questi giorni dalla rilevazione congiunturale effettuata dal Centro studi di Confindustria Toscana Nord sul 4° trimestre dell’anno (-18,6% sul 4° trimestre dell’anno precedente; il 1° 2° e 3° trimestre 2020 avevano segnato rispettivamente, in confronto con i corrispondenti periodi del 2019, -9,7%, -31,4% e -13,1%)*. Un simile arretramento, per quanto meno pesante rispetto al -27,4% del dato nazionale, è motivo di forte preoccupazione nel distretto pratese, che ha nella produzione di tessuti la sua principale componente. Non molto diverse le dinamiche dell’export dei primi 9 mesi del 2020, che segna per i tessuti del distretto pratese -22,7% rispetto allo stesso periodo del 2019 (-20,8% il dato nazionale).
* I dati del 4° trimestre 2020 e della chiusura dell’anno per tutti i settori dei territori di Confindustria Toscana Nord e per tutti i comparti della moda del distretto pratese sono ancora in fase di elaborazione e verranno resi noti nei prossimi giorni. I dati Istat sull’export del 4° trimestre 2020 saranno disponibili a marzo.
Nella Foto: Maurizio Sarti,  presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord e di Pratotrade