Il nuovo contratto del tessile-abbigliamento, fiducia e investimento nel futuro
novembre 15 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, PratoMaurizio Sarti, componente la Delegazione Ristretta della Commissione per le relazioni industriali di Sistema Moda Italia, oltre che coordinatore del gruppo Produttori di tessuti della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord, commenta il contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore tessile-abbigliamento moda sottoscritto ieri:
“Incrementare le retribuzioni, introdurre nuovi strumenti di welfare, accogliere elementi di flessibilità per favorire la conciliazione vita-lavoro: questi capisaldi del nuovo contratto del tessile-abbigliamento rappresentano per le imprese oneri significativi in un momento in cui sono moltissime le richieste di cassa integrazione. Che il settore moda stia vivendo un momento difficile è un dato assodato: la crisi c’è ed è diversa da quelle che Prato ha attraversato numerosissime volte nella sua storia, una crisi di mercato che come sezione stiamo studiando e analizzando con l’aiuto di esperti.
Aver concentrato su dicembre 2024 la prima e più sostanziosa tranche degli aumenti, associata ai primi 200 euro di welfare, significa – come stima molto approssimativa, giusto per dare un ordine di grandezza – che dalle aziende uscirà, solo in conseguenza del rinnovo contrattuale, una somma complessiva fra i 5 e i 6 milioni di euro. In questo quadro di difficoltà, un esborso estremamente impegnativo.
Ma nonostante questo la soddisfazione per la sottoscrizione di questo contratto è autentica e sentita. E’ un equilibrato compromesso fra le posizioni del sindacato e della parte industriale ma soprattutto, considerato dal punto di vista confindustriale, è un atto di fiducia e un investimento nel futuro. Il contratto contiene elementi coerenti con una visione moderna e innovativa delle relazioni industriali. Fra queste, il riconoscimento della pari dignità, e quindi il trattamento normativo omogeneo, di tutte le professioni, dagli operai agli intermedi e agli impiegati: una attestazione dell’importanza determinante che ciascuna di queste funzioni ha per l’azienda. Ma voglio ricordare anche, fra le altre novità, l’agevolazione della trasformazione temporanea del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale per i genitori con figli fino a 3 anni di età e il potenziamento della banca ore straordinarie. Quindi non solo incrementi retributivi e importi per il welfare, ma anche le esigenze delle persone poste al centro del rapporto di lavoro. Un modo, questo, anche per attrarre verso il nostro settore persone giovani e preparate, che desiderino sentirsi riconosciute in tutti gli aspetti della propria vita.
Le risorse umane sono il patrimonio più importante per le aziende: lo abbiamo detto e ripetuto e, firmando questo contratto molto qualificante ma anche oneroso, lo abbiamo dimostrato concretamente.”
Nel distretto pratese il contratto sottoscritto ieri è applicato da un migliaio di imprese per un totale di 10.000-12.000 lavoratori (stime). Anche aziende non socie di Confindustria Toscana Nord si avvalgono del contratto confindustriale. Per i soli soci dell’associazione è previsto a breve a Prato un incontro con una rappresentanza di Sistema Moda Italia che illustrerà il documento in tutti i suoi aspetti applicativi.