Il programma di governo di Renzi in 16 punti
febbraio 25 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News1. Sblocco totale debiti Pa
Il primo impegno assunto dal presidente del consiglio Matteo Renzi nel discorso programmatico pronunciato al Senato per la fiducia è lo sblocco totale dei debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese attraverso un diverso utilizzo della Cassa depositi e prestiti
2. Fondi garanzia per accesso credito Pmi
Il secondo impegno è la costituzione e il sostegno di fondi di garanzia per facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese «anche attraverso un rinnovato utilizzo della Cassa depositi e prestiti».
3. Riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale
Renzi si impegna a portare immediatamente all’attenzione del Parlamento una riduzione «a doppia cifra» del cuneo fiscale con «misure serie, irreversibili, non solo legate alla revisione della spesa, che porterà già nel primo semestre 2014 risultati immediati».
4. Lavoro, entro marzo discussione su piano lavoro
Partirà entro marzo la discussione parlamentare del piano del lavoro (“Jobs act”) attraverso «uno strumento universale a sostegno di chi perde il posto del lavoro e con regole normative anche profondamente innovative». Renzi nel suo intervento in Senato spiega che «se non creiamo nuove assunzioni non si pone neanche il problema dei nuovi assunti», e dunque il punto fondamentale è «intervenire nella capacità di attrarre investimenti». Inoltre, nel piano lavoro ci sarà una sorta «di piano industriale per i singoli settori»: energie alternative, innovazione tecnologica applicata alla ricerca, investimenti contro il dissesto idrogeologico.
5. Stop a dirigenti pubblici a tempo indeterminato
Renzi parla di «contestualità» tra responsabilità di governo e struttura dirigente della macchina pubblica, prevedendo «tempi certi», fatti salvi «i diritti acquisiti», per il ruolo dei dirigenti pubblici, «perché non può esistere la possibilità di un dirigente a tempo indeterminato che fa il bello e il cattivo tempo».
6. Trasparenza Pa, spesa pubblica online
La pubblica amministrazione va «rivoluzionata». Ogni centesimo di spesa pubblica «deve essere verificabile online». Questo significa «un meccanismo di rivoluzione nel rapporto tra cittadino e Pa, per cui il cittadino può verificare giorno dopo giorno».
7. Ipotesi tassazione rendite finanziarie
A margine del discorso il premier chiarisce che «i temi della tassazione sulle rendite finanziarie e le risorse per la riforma del lavoro saranno oggetto di valutazione». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio aveva anticipato: «Se una signora anziana ha messo da parte 100 mila euro in Bot, non credo che se le togli 25 o 30 euro ne avrà problemi di salute. Vediamo».
8. Stop patto stabilità interno per edilizia scolastica
Il patto di stabilità interno «va cambiato subito» per sbloccare i fondi destinati all’edilizia scolastica, perché non ci possono essere «delle norme che si occupano della stabilità burocratica e non della stabilità delle nostre scuole». Dal 15 giugno al 15 settembre «dovremo fare un piano per intervenire in modo concreto e puntuale sull’edilizia scolastica, un programma nell’ordine dei miliardi di euro».
9. Semplificazione fiscale: dichiarazione dei redditi inviata a casa
E’ necessario cambiare i «connotati» al fisco italiano per ribaltare il rapporto con i contribuenti. Renzi promette di intervenire nell’ottica della semplificazione. Fra le proposte, il premier parla di «inviare a tutti i dipendenti pubblici e ai pensionati direttamente a casa, magari attraverso uno strumento di teconologia, la dichiarazione dei redditi pre-compilata».
10. Fisco, interventi con delega entro maggio
Nel suo discorso programmatico Matteo Renzi anticipa: «Prima delle elezioni» europee (quindi entro maggio, ndr) «vogliamo a tutti i costi intervenire sul Fisco attraverso l’utilizzo della delega fiscale».
11. A giugno piano organico di riforma della giustizia
Dopo «vent’anni di scontro ideologico», nel mese di giugno arriverà in Parlamento «un pacchetto organico di revisione della giustizia che non lasci fuori niente»: giustizia amministrativa, civile e penale. Al riguardo, il presidente del Consiglio fa l’esempio del drogato o dell’ubriaco che provoca un incidente stradale mortale ricevendo una sanzione simile a quella di un semplice furto. E commenta: «Tutto questo va cambiato».
12. Riforma Senato e Titolo V: al via entro marzo
«Noi proponiamo – afferma il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel discorso programmatico per ottenere la fiducia – che entro marzo la riforma del Senato parta dal Senato e la riforma del titolo V dalla Camera».
13. Nuova legge elettorale: è priorità ma tutt’uno con le altre riforme
Renzi sottolinea che la riforma della legge elettorale è un tutt’uno con quella del Senato e quella del Titolo V della Costituzione. «L’Italicum – spiega il premier – è pronto per essere discusso alla Camera. È una priorità ed è una prima parziale risposta all’esigenza di evitare che la politica perda ulteriormente la faccia. Come possiamo dire che è urgente fare la riforma e poi perdere la procedura d’urgenza? L’Italicum è un pacchetto con la riforma del Senato e del titolo V. Politicamente esiste un legame netto: sono 3 parti della stessa cosa».
14. Immigrazione, un ciclo scolastico per cittadinanza italiana
Dare la possibilità «ad una bambina straniera nata in Italia che in quinta elementare si trova accanto ad una compagna di scuola italiana, dopo un ciclo scolastico, di essere considerata italiana». Lo propone il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nelle sue dichiarazioni programmatiche al Senato. Per Renzi «l’identità è la base dell’integrazione, un Paese che non si integra non ha futuro».
15. Cultura, aprire a privati
«La cultura è una cosa con cui si mangia», sottolinea Renzi nel suo intervento in Senato. Ma «bisogna avere il coraggio di aprirsi agli investimenti privati» per creare posti di lavoro.
16. Caso marò, Renzi: garantisco il mio impegno personale
Nel suo discorso programmatico Renzi affronta anche il caso marò, i due fucilieri della marina in attesa di essere processati in India. Il presidente del Consiglio garantisce il proporio «impegno personale» sulla vicenda che, ricorda, è «allucinante e assurda» e «dura da troppo tempo».