Moda, Tessile, Abbigliamento

Industria 4.0, Confindustria Toscana Nord mette a disposizione uno sportello per l’innovazione

febbraio 13 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

Le opportunità di Industria 4.0 destano l’attenzione delle imprese: le agevolazioni fiscali sono ritenute rilevanti e importanti ma soprattutto c’è in molti imprenditori la convinzione che la strada indicata dal piano del Governo per la digitalizzazione e la robotizzazione dei processi produttivi sia quella da adottare per le proprie strategie aziendali.

Grande interesse quindi da parte dell’uditorio durante i seminari che si sono tenuti oggi a Lucca e a Prato, organizzati da Confindustria Toscana Nord. I 13 miliardi di risorse destinate a Industria 4.0 sono per lo più destinate ad agevolazioni fiscali di notevole entità: il superammortamento del 140% e l’iperammortamento del 250% legati all’acquisto di beni che favoriscano i processi di trasformazione tecnologica o digitale.

“Come associazione riteniamo strategico il piano Industria 4.0 – spiega il presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi – Non vogliamo limitarci all’informazione ma intendiamo essere anche di reale supporto per chi voglia intraprendere questo percorso. Alle oltre cento imprese che sono intervenute oggi a Lucca e a Prato abbiamo posto delle domande sulle operazioni che ritengono per loro potenzialmente più interessanti e sulle loro preferenze riguardo agli strumenti che potremmo mettere a disposizione: dalla formazione specifica al contatto con università e centri di ricerca, fino al supporto per la predisposizione dei progetti. Vogliamo che lo Sportello innovazione dell’associazione sia loro vicino e ci siamo impegnati a sostenere le imprese nei loro progetti.”

Gli investimenti delle imprese riconosciuti da Industria 4.0 possono spaziare dall’utilizzo dei robot alla sicurezza informatica, dall’integrazione delle informazioni nella catena di fornitura alla realtà aumentata, dal ricorso al cloud all’uso delle stampanti 3D. Nei seminari odierni sono stati evidenziati i principi che consentono di etichettare una soluzione come 4.0, cioè interconnessionevirtualizzazionedecentralizzazionecapacità real timemodularitàsostenibilità: principi la cui declinazione in ogni specifica realtà aziendale potrà essere definita dalle aziende contando sul supporto dello Sportello innovazione e sulla sua vasta rete di relazioni.

Il progetto di Confindustria Toscana Nord si inserisce in OTIR2020 Tuscany Fashion Cluster, finanziato nel quadro del POR FESR 2014-2020.

Per maggiori informazioni innovazione@confindustriatoscananord.it

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Previsioni occupazionali a Prato, la maggioranza delle opportunità nei servizi

La fotografia dell’indagine Excelsior sul 1^ trimestre 2017

Sono 2.910 i lavoratori in ingresso previsti all’interno della provincia di Prato nel 1^ trimestre 2017: questa è la previsione fatta da Excelsior, l’indagine che rileva i programmi occupazionali delle imprese curata dal sistema camerale sulla base di interviste fatte alle imprese del territorio.

Il 36% delle opportunità di lavoro previste sul territorio (1040 unità) sarà rivolta a lavoratori dipendenti, mentre 560 sono lavoratori interinali e 1310 sono Co.Co.Pro. o soggetti con altre forme di lavoro indipendente. Delle assunzioni previste, il 47% sarà a tempo indeterminato o di apprendistato e il 53% a tempo determinato.

E’ il settore dei servizi a fare da traino: il 61% delle assunzioni si concentrerà tra servizi alle imprese e servizi alla persona. Previste anche 260 assunzioni nel tessile.

“Ci sono dei settori che stanno crescendo – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato – e che hanno quindi necessità di figure professionali da inserire e far crescere. La varietà dei profili richiesti sono la conferma della realtà di un territorio che si sta diversificando. Anche se il tessile gioca sempre un ruolo importante e le aziende hanno bisogno di personale preparato per crescere”

Sulla tipologia di figure ricercate, si tratta di diversi profili, in alcuni casi con una specializzazione difficile da trovare: il 23% delle imprese prevede infatti che avrà difficoltà a reperire il personale richiesto. Il 47% delle richieste riguarda operai specializzati, dato confermato anche dal fatto che nel 71% dei casi è richiesta una esperienza specifica. L’11% sono impiegati, il 15% dirigenti, specialisti e tecnici, mentre il 18% sono professionisti commerciali e dei servizi. La figura più richiesta è l’operaio specializzato e conduttore di impianti per il tessile-abbigliamento (220 addetti).

Solo una quota del 30% interesserà giovani con meno di 30 anni, a fronte di una media nazionale del 34%. Più bassa della media nazionale anche la percentuale di assunzioni di personale dipendente sul totale di inserimenti nel mondo del lavoro: a Prato è del 36% contro una media del 44%.

 


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