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La meccanica del distretto pratese alla ricerca di personale qualificato

novembre 21 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

La meccanica dell’area pratese ha subito anch’essa qualche danno dall’alluvione: non molte le imprese coinvolte, comunque, e in tutte la forte determinazione di riprendere l’attività con la stessa intensità precedente. Rimane aperto uno dei principali problemi che affliggono il settore: la necessità di personale qualificato che garantisca il ricambio generazionale e porti nelle aziende nuove competenze e nuove energie.

Le imprese del meccanotessile e di comparti del settore focalizzati sulla produzione di macchine industriali e componentistica sono consapevoli che è fondamentale far conoscere ai giovani le proprie aziende: i ragazzi hanno ben presenti attività come quelle delle officine che si occupano di autoveicoli, ma hanno spesso difficoltà a identificare specializzazioni diverse. Da qui l’esigenza di rendere riconoscibili le imprese industriali del settore anche e soprattutto attraverso l’esperienza diretta delle visite aziendali.

“Una prima tornata di visite aziendali di classi terze e quarte dell’istituto Marconi è già stata effettuata – spiega l’imprenditrice Sara Dell’Orco, che nell’ambito della sezione Metalmeccanica di Confindustria Toscana Nord si occupa del tema education -. Ospitare gli studenti è per un’azienda un’esperienza esaltante: riscontriamo interesse, curiosità, qualche volta vero entusiasmo per realtà che non conoscevano e di cui colgono tutti in una volta i tratti salienti. Ma anche noi impariamo qualcosa da loro, attraverso occhi che vedono per la prima volta i nostri ambienti e il nostro lavoro.”

“Nell’ambito del progetto ‘Metti in moto!’ il gruppo degli ‘Amici del Marconi’ ha organizzato intanto queste prime visite a sei aziende; altre, più incentrate sull’elettronica, verranno programmate fra qualche settimana – aggiunge Massimo Becheri, coordinatore del gruppo meccanotessili della sezione Metalmeccanica di Confindustria Toscana Nord -. Con queste visite continua l’ottimo rapporto con l’istituto Marconi, con il quale poche settimane fa abbiamo avuto contatti sul tema fondamentale dei programmi per l’indirizzo ‘Industria e artigianato per il Made in Italy’, così da attualizzarli e metterli in linea con le esigenze delle imprese. Ma la collaborazione ha anche altre concretizzazioni: donazioni di materiali e macchinari, docenze, attività di laboratorio.”

Le prospettive occupazionali nel settore sono promettenti: l’IRPET ha stimato per la Toscana una tendenza di lungo periodo (2022 su 2009) per gli addetti dipendenti della metalmeccanica (esclusi i mezzi di trasporto) a quota +25,6%, quasi due punti in più della media degli altri settori, con un aumento del peso sul totale dei dipendenti regionali dal 10 all’11%.

Da quanto emerge dai dati del sistema informativo Excelsior di Unioncamere/ANPAL, negli ultimi anni la richiesta di personale per il settore è forte e, mediamente, le difficoltà di reperimento si registrano almeno nel 50% dei casi. Così è stato nel 2022, ma il quadro non è diverso nemmeno per il 2023. Per il trimestre in corso lo stesso Excelsior (stime pre-alluvione, che comunque non dovrebbero aver subito significativi ridimensionamenti) prevede per la meccanica delle province di Prato, Pistoia e Firenze la necessità di 120 figure formate negli ITS, 900 diplomati (di cui 140 nella sola Prato) provenienti dall’indirizzo meccanica, meccatronica ed energia e 1.000 figure (di cui 200 a Prato) provenienti dagli istituti professionali.

Dati del settore

L’insieme delle imprese manifatturiere appartenenti ai settori dell’elettro metalmeccanica comprende attività trasversali rispetto agli altri settori merceologici, come la fabbricazione di oggetti in metallo, computer ed elettronica; gli apparecchi di misurazione e le apparecchiature elettriche (e non) per ogni uso; i mezzi di trasporto; tutti i tipi di macchinari per l’industria. Nel complesso, in provincia di Prato ci sono 460 imprese dell’elettro metalmeccanica con 3.550 addetti, di cui 2.500 afferiscono alle 88 imprese sopra i 9 addetti.

Comprendendo, oltre alla provincia di Prato, anche i comuni distrettuali di Agliana, Quarrata, Montale, Campi Bisenzio e Calenzano, sotto la voce ‘produttori di macchine per l’industria’ troviamo il gruppo delle imprese meccanotessili, che si sono sviluppate nel distretto in modo parallelo alla crescita del settore tessile. Oltre ad accompagnare a tutt’oggi l’innovazione di processo e la crescita dell’industria locale, queste imprese si sono fortemente internazionalizzate; il peso medio annuo dei mercati esteri sul fatturato oscilla in linea generale tra il 60% e il 70%, con punte aziendali del 95%-100%. Le imprese meccanotessili del distretto sono 30 con un totale di 500 addetti; le 5 imprese più grandi esprimono la metà del fatturato aggregato, che ammonta a 145 milioni di euro nel 2021, mentre le prime 15 ne coprono il 90%. Ai produttori veri e propri si aggiungono altre 60 officine dislocate sul territorio, perlopiù artigiane, con 230 occupati ulteriori, che comprendono sia piccoli produttori di componentistica per il meccanotessile che i riparatori specializzati.

 

Nella foto la visita all’ impresa Dell’Orco & Villani

 


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