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Lavanderie industriali, Confindustria e sindacati firmano accordo 2019-2022

gennaio 7 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News

ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA FIRMA CON FILCTEM CGIL, FEMCA CISL E UILTEC UIL L’ACCORDO PER IL RINNOVO DEL CCNL 2019-2022 PER I LAVORATORI DELLE LAVANDERIE INDUSTRIALI OPERANTI NEI SETTORI DELLA SANITA’ E DEL TURISMO.

IL PRESIDENTE EGIDIO PAOLETTI: “L’ ACCORDO RAPPRESENTA UN ATTO DI GRANDE RESPONSABILITA’ VERSO LE IMPRESE, I LAVORATORI E LE FAMIGLIE, A CUI ABBIAMO VOLUTO DARE UN SEGNALE DI STABILITA’ NONOSTANTE LA DRAMMATICA SITUAZIONE ECONOMICA CHE STIAMO VIVENDO”.

“IN QUESTO PERIODO DI FORTE CRISI DEL SETTORE, INOLTRE, IL RINNOVO DEL CCNL INTENDE DARE UN SEGNALE DI RICHIAMO FORTE ALLE ISTITUZIONI SUGLI AIUTI PREVISTI DAGLI INTERVENTI NORMATIVI CHE SONO DEL TUTTO INADEGUATI A GARANTIRE LA SOPRAVVIVENZA DEL SETTORE”.

Roma, 5 gennaio 2021 – E’ stato firmato oggi l’accordo tra Assosistema Confindustria e Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil per il rinnovo del CCNL per i lavoratori delle lavanderie industriali che svolgono il servizio di sanificazione dei tessili e di sterilizzazione dello strumentario chirurgico per i settori della sanità e del turismo.

Il settore delle lavanderie industriali è stato colpito duramente dalla pandemia soprattutto per la parte relativa alle lavanderie che operano nell’ambito del turismo che hanno registrato un calo di fatturato di più di 260 milioni di euro.

A ciò, si è aggiunta l’inadeguatezza degli aiuti previsti dal Governo che, con il Dl Ristori bis, hanno rappresentato circa il 5% di quanto richiesto per la sopravvivenza del settore, ovvero almeno 148 milioni nel 2020.

L’intero comparto delle lavanderie industriali è composto da circa 1200 aziende sul territorio nazionale ed occupa circa 20.000 addetti, di cui gran parte donne.  E’, inoltre, un anello essenziale ed immancabile della supply chain di due settori chiave del nostro Paese, quelli della sanità e del turismo.

Il Presidente di Assosistema Confindustria Egidio Paoletti commenta: “Questo nuovo anno si apre con un accordo storico, in un contesto drammatico per le nostre aziende. Tuttavia, abbiamo ritenuto opportuno dare stabilità all’intero indotto composto da imprese, lavoratori e famiglie, avendo davanti un 2021 e un 2022 che si presentano pieni di incognite.”

Il nuovo contratto, negoziato secondo lo schema definito dal patto della fabbrica, prevede un Trattamento Economico Minimo (TEM) per il periodo 2019-2022 di 63 euro, con una diversificazione di decorrenza delle tranches tra le aziende che operano nel turismo e quelle nel sanitario ed una individuazione condivisa di ciò che rientra nel Trattamento Economico Complessivo.  “Era impensabile – prosegue il Presidente Paoletti – far decorrere prima della stagione estiva gli incrementi salariali per le aziende che operano per hotel e ristoranti, vista l’incertezza del momento.”

Definita a livello nazionale la stagionalità, non più rimessa alla singola iniziativa dei territori o degli accordi aziendali, è stato convenuto di indentificare l’attività delle lavanderie che operano nel turismo come attività stagionale, subendo la volatilità tipica del settore alberghiero e ristorativo.

Assosistema Confindustria e le Organizzazioni sindacali, proprio su quest’ultimo tema, hanno già chiesto un incontro urgente al Ministero del Lavoro, al fine di favorire un dialogo, quanto prima, con l’INPS per il riconoscimento della stagionalità per i lavoratori delle lavanderie, come avviene per i lavoratori del turismo, eliminando discriminazioni oggi ancor più inadeguate.

Continua il Presidente Paoletti: “Ci tengo a sottolineare un aspetto importantissimo, ovvero la lotta al dumping contrattuale. A questo è dedicato un vero e proprio articolo del contratto, relativo all’analisi degli appalti e alla verifica delle pratiche di concorrenza sleale che si verificano attraverso l’applicazione di contratti pirata sottoscritti da organizzazioni sindacali e datoriali non rappresentative del settore con l’unica finalità di abbattere costi e diritti di imprese e lavoratori.”

In conclusione, il Presidente di Assosistema Confindustria esprime il suo favore ad un accordo che ha saputo trovare un equilibrio normativo ed economico, in un periodo difficilissimo per tutto il Paese: “E’ un segno importante di continuità e stabilità per un settore che vivrà i prossimi anni in uno scenario di difficile previsione”.


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