Pitti Uomo, primi dati di affluenza positivi: attese 12.000 presenze complessive, estero +20%, Italia +5%.
giugno 16 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsL’energia di Pitti Uomo e di Firenze infonde coraggio al settore e lancia le nuove proposte di moda maschile per il mercato internazionale.
Complessivamente i compratori esteri superano il 40%, con il ritorno in forze dei buyer asiatici.
“I dati di affluenza dei primi due giorni e mezzo, con i compratori italiani in aumento del 5% e quelli esteri di oltre il 20% rispetto al giugno 2022 – afferma con orgoglio Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – premiano anzitutto l’impegno e la capacità di rinnovarsi mostrata dagli 825 espositori di questo Pitti Uomo e confermano un percorso di ripresa del salone, che sta gradualmente ritornando alle dimensioni pre crisi. Lo confermano anche le tante iniziative ed eventi in città in questi giorni, che sono stati oltre 110. Di questo passo – a poco più della metà del percorso: i padiglioni della Fortezza da Basso chiuderanno domani pomeriggio – sono convinto che arriveremo intorno alle 12mila presenze, con una percentuale estera superiore al 40% (che si tradurrebbe in più di 5mila buyers provenienti da un’ottantina di paesi). Non è soltanto una questione di numeri: la qualità è alta, ci sono i migliori, motivati e intenzionati a far tornare i clienti nei loro negozi e department stores. L’elemento centrale della 104esima edizione di Pitti Uomo, al di là del consolidamento del dato europeo, è il ritorno in forze degli operatori asiatici, che complessivamente dovrebbero superare le 650 presenze: non solo i tre campioni di mercato – Cina Continentale, Corea del Sud e Giappone – ma anche Cina Hong Kong, Taiwan, Singapore, Thailandia, Vietnam, Indonesia, persino India e Pakistan”.
I 12 mercati esteri più presenti a Pitti Immagine Uomo 104 sono, nell’ordine: Germania, Gran Bretagna, Olanda, Giappone, Spagna, Usa, Turchia, Svizzera, Francia, Cina, Belgio e Corea del Sud.
“E’ una stagione da affrontare con coraggio – commenta Antonio Dematteis, al suo primo Pitti Uomo in qualità di presidente di Pitti Immagine – un coraggio consapevole e, insieme, con energia e determinazione. Sono contento anzitutto per i nostri espositori, per i miei colleghi, che hanno fatto un grande lavoro in termini di nuovi materiali e di stile e che continuano a credere nel salone. Sono molto soddisfatto anche della risposta della distribuzione italiana che, nonostante le comprensibili prudenze, è presente in forza, a partire dalle sue prime linee, quei negozi specializzati che fanno tendenza in tutto il mondo. La squadra di Pitti non smette mai di fare ricerca e scouting, di aggiungere servizi, di ideare eventi speciali e di comunicare. Questi risultati sono un premio anche per loro, anche se tutti, a partire dal sottoscritto, sappiamo quanta strada ci sia ancora da fare. E Firenze – grazie a tanti eventi di richiamo – è nuovamente un brulicare allegro e febbrile di voci, volti e colori, sale e fonte di ispirazione per qualsiasi evento basato sui rapporti umani”.