Première Vision rivela le sue strategie internazionali
aprile 18 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsParlare con Guglielmo Olearo, direttore dei saloni internazionali di Première Vision, è come fare un giro intorno al mondo all’insegna delle opportunità di business per il tessile di qualità. L’attenzione della società fieristica, che recentemente ha acquisito il salone Cuir à Paris sui pellami, va alla Turchia con il lancio a ottobre di Première Vision Istanbul, ma anche agli Stati Uniti e al Brasile.
«Abbiamo deciso di sospendere l’appuntamento di Mosca, attivo dal 2006, perché il mercato russo, dopo la crisi del 2008/2009, è diventato quasi inesistente per quanto riguarda i tessuti per la confezione – spiega Olearo, a Milano per la presentazione alle aziende delle tendenze per la spring-summer 20015, stagione di scena a Première Vision Paris dal 16 al 18 settembre -. Da 18 mesi siamo impegnati nel lancio di Première Vision Istanbul: la Turchia è un Paese giovane e dinamico, che vive di tessile-abbigliamento, ha un filiera integrata, dal filo alla confezione, e anche marchi interessanti, che partecipano alle fashion week internazionali».
Istanbul è stata scelta anche per la sua posizione strategica, a metà strada tra Europa e Asia, una città in grado di attrarre operatori anche da Bulgaria, Romania, Russia e potenzialmente anche da Iran e Iraq.
«Per la prima edizione, in programma dal 29 al 31 ottobre, coinvolgeremo 150 espositori, sia turchi, sia internazionali, riproponendo la filosofia che è alla base di tutti gli appuntamenti di Première Vision nel mondo: selettività, informazione moda e indipendenza – continua Olearo -. Il nostro è un marchio autorevole, ha una funzione di trend setter nel fashion e una copertura globale. Sono 12 gli uffici di Première Vision nel mondo e la “prossimità” con i mercati e gli operatori è molto forte».
Un altro Paese su cui l’organizzazione punta sono gli Usa. «Negli Stati Uniti la ripresa è già in atto – sostiene Olearo -. Al prossimo salone di New York, in calendario dal 22 al 23 luglio, rafforzeremo l’offerta con gli accessori tessili, arrivando a circa 300 espositori, di cui il 40-45% italiani».
«Negli States si assiste a una ripresa della produzione di abbigliamento. Una sorta di nuovo patriottismo verso la moda made in Usa. Si tratta di una tendenza limitata ad alcune linee di punta ma pur sempre interessante », aggiunge il direttore dei saloni internazionali di Première Vision. Anche Giappone e Corea sono in crescita, mentre verso la Cina l’entusiasmo sta un po’ scemando.
«Il Brasile – prosegue Olearo – è un mercato a parte, che si sta sviluppando e che sta facendo grandi sforzi in termini di creatività. Qui recentemente gli organizzatori delle fashion week hanno rivoluzionato le date e noi ci siamo adeguati, portando Première Vision São Paulo a novembre (prossimo appuntamento dal 4 al 5) e a maggio».
L’acquisizione di Cuir à Paris avrà degli esiti anche in termini di internazionalizzazione. «Abbiamo intenzione di esportare il format in Turchia, negli Usa e in Brasile già a partire del 2015/2016. Quello della pelle è un settore che ci interessa molto e che stiamo studiando a fondo».