Presentate le tendenze P/E 19 di Denim Première Vision
novembre 21 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsProporre le ultime innovazioni degli specialisti dei jeans ai gruppi della distribuzione, ai marchi consolidati e ai giovani stilisti: questa è la vocazione del salone francese Denim Première Vision. E per catturare l’attenzione dei creativi della nuova generazione, la fiera francese, svoltasi il 14 e 15 novembre al Paris Event Center, a Nord di Parigi, ha optato per un nuovo approccio nella presentazione delle tendenze per la stagione primavera-estate 2019.
Il team di Denim Première Vision ha proposto a otto stilisti di sfruttare il know-how degli espositori del salone per interpretare questi trend a modo loro. Ognuno ha concepito due modelli, che riprendono i punti forti della stagione identificati dall’équipe di Marion Forêt, responsabile prodotto moda di Première Vision. Così, i francesi di Savoar Fer hanno puntato sul plissé per le loro proposte, lavorando anche sull’asimmetria e i grandi volumi in collaborazione con Toray, KMS e YKK.
Il marchio Knorts, di Eleanore Guthire, ha potuto contare su Kassim, Era Garnment e KMS per concepire dei pantaloni da pescatore. L’utilizzo del jacquard per i suoi capi in denim lavorato a maglia apporta un effetto materico originale e fornisce un’impressione di confort.
Invece, l’etichetta berlinese Fade Out ha lavorato con Soory, Desert Studio, Akkus Tekstil e Polsan Button per sviluppare creazioni che giocano con la sua competenza nella produzione di capi di jeans per realizzare i vestiti. Vari giochi di sfumature e slavature sono sfruttati su una salopette. Nell’altro modello creato, l’etichetta propone un capo sportivo che punta sulla leggerezza, con un mix di denim in un gradiente di sfumature di viola e una maglia applicata alle maniche.
Un esempio tangibile di cosa possono portare in più al mondo della moda gli sviluppi ottenuti dagli industriali di tutto il mondo presenti in fiera. Lo spazio tendenze, mettendo in evidenza i capi principali inviati dagli espositori attorno a dieci temi, e le varie conferenze, hanno permesso di completare e affinare le riflessioni.
Tra i punti salienti, si nota in particolare che il lavoro al laser è quasi scomparso dalle proposte degli industriali. “Il laser c’è sempre per i lavaggi intensivi di slavatura”, precisa Marion Forêt, “ma vediamo una diminuzione delle creazioni fatte utilizzando il laser a vantaggio dei jacquard, con i motivi floreali particolarmente in evidenza. Ciò apporta un chiaro valore aggiunto al prodotto. Ci sono stati investimenti in macchinari per il jacquard, il che consente di aggiungere soluzioni interessanti per qualità e prezzo”, spiega la responsabile del prodotto moda di Première Vision.
Tra gli altri elementi interessanti della stagione, si può notare l’onnipresenza dei colori (in particolare nuovamente attraverso dei jacquard), e ancora quella dei ricami, ma più discreta rispetto alle ultime stagioni. Visti anche effetti da ologramma, effetti metallizzati e strass molto leggeri, così come il contributo di cerniere e allacciature. A livello di tessuti, il materiale porta volumi discreti con effetti tremolanti, l’ondeggiamento delle superfici, delle pieghe, dei colori inseriti…. e molti quadretti, piccoli, ma anche di dimensioni molto grandi.
“Gli effetti di slavatura apportano maggiore fantasia”, sottolinea Marion Forêt. “C’è un’evoluzione, rispetto alle ultime stagioni, sulla lavorazione del quasi bianco e dell’ecru con degli sbiancamenti applicati molto delicati”.
Per quanto riguarda forme e fit, il jeans “a sigaretta” inizia a prendere piede, come il lavoro sull’asimmetria e le lunghezze per giocare sui risvolti o i tagli ampi. “L’indumento si sta allontanando dal corpo e regala una silhouette più longilinea”, analizza Marion Forêt. Fra i trend principali si può notare lo sviluppo del Paperbag Waist, vale a dire la fuoriuscita “a sacchetto di carta” dei pantaloni a livello della cintura, ma soprattutto la notevole presenza delle gonne e delle sottane “campagnole”.
Anche il tono stilistico delle tendenze è tecnico, sia come riferimento all’outdoor con prodotti idrorepellenti o cerati, talvolta integranti addirittura del collagene, ma anche alla leggerezza, con, per esempio, un sofisticato jeans strappato.