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Stampa tessile digitale: Epson e For.Tex lanciano polo mondiale per la ricerca

aprile 17 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Como, News

Inaugurato ieri a Fino Mornasco (Co) il primo centro mondiale dedicato allo sviluppo e alla promozione della stampa tessile digitale, che proprio nel distretto comasco sta vivendo la maggiore espansione. Ma si stima una crescita nel mondo del 25% l’anno, di qui al 2017.

Il polo – denominato Textile Solution Center (TSC) – è stato voluto e creato dal colosso giapponese Seiko Epson Corporation, leader mondiale nelle stampanti, e da For.Tex, azienda di Fino Mornasco specializzata nei coloranti, addensanti e prodotti per la stampa, dal 2012 controllata al 50% da Seiko Epson. L’investimento globale ammonta a due milioni di euro.

Esteso su 3mila metri quadrati di superficie, il centro presenta al piano terra le aree di stampa digitale e quelle di pre e post trattamento: essendo coperto tutto il ciclo produttivo di stampa digitale, qualunque idea creativa può essere velocemente concretizzata e studiata con il supporto del personale Epson e For.Tex. Il primo piano ospita invece una showroom di tessuti stampati e tre sale meeting per convegni e futuri corsi dedicati a scuole e operatori specializzati.

Destinatari del TSC sono le aziende che stampano tessuti, che possono valutare le potenzialità del rivoluzionario processo o, se già in uso, la possibilità di sviluppare un campionario (per poi decidere o meno di produrre su larga scala). L’idea è anche quella di coinvolgere i designer emergenti, gli uffici stile delle aziende di moda e le scuole specializzate.

Epson è entrata nella tecnologia digitale, sviluppata con le comasche For.Tex eRobustelli (che ha ingegnerizzato la macchina), nel 2003, con il lancio sul mercato della stampante Monna Lisa. Il distretto comasco è stato il primo al mondo ad adottarla e oggi il 58% dei metri quadrati stampati nell’area hanno utilizzato il digitale, ma i promotori stimano che nel 2017 si arriverà all’81%. Tra tre anni, in Italia, i tessuti per abbigliamento stampati in digitale dovrebbero raggiungere i 360 i milioni di metri quadrati (dai 168 milioni del 2013). Su scala mondiale, invece, dovrebbero salire da 420 milioni a oltre un miliardo di metri quadrati (dei 32,5 miliardi che si prevede verranno complessivamente stampati nel 2017).

Il campo d’applicazione è vasto: non solo abbigliamento e sportswear ma anche homewear, cartellonistica, rivestimenti per vetrine e pareti e car wrapping (pellicole adesive su auto). Tra i plus dell nuove soluzioni, il risparmio energetico (40% circa, rispetto ai sistemi tradizionali), il minor consumo di acqua (tra il 70 e il 90% in meno), una minore incidenza del costo della manodopera sui metri stampati nonché il minore ingombro delle macchine.


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