Moda, Tessile, Abbigliamento

Textile Hub, Confindustria Toscana Nord si prepara a partecipare al tavolo nazionale

maggio 19 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

Quella rappresentata dai Textile Hub può essere una carta importante per il rilancio del tessile europeo, all’interno del quale Prato costituisce la realtà più forte per dimensione e più qualificata per competenze nel riciclo delle fibre.

A parlare di “European Textile Recycling Hubs (ReHubs)” è stata lo scorso novembre Euratex, l’organizzazione che riunisce le principali associazioni europee del settore tessile-abbigliamento fra cui SMI-Sistema Moda Italia, componente del sistema Confindustria e capofila nazionale per questa operazione. L’obiettivo che si propone Euratex è in linea con atti di indirizzo fondamentali dell’Unione Europea quali l’European Green Deal del 2019 e il New Circular Economy Action Plan varato nel marzo dello scorso anno: la strategia economica che ne emerge è all’insegna della centralità dei temi della sostenibilità e dell’economia circolare, con un rilievo significativo assegnato in questo ambito al settore tessile.

L’impostazione è ripresa a livello italiano dal PNRR-Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, nel capitolo dedicato all’economia circolare, indica per il settore tessile – unico fra gli altri citati, dalla carta alla plastica e alle apparecchiature elettroniche – l’obiettivo del riciclo totale, da perseguire appunto attraverso “Textile Hubs”.
“Abbiamo colto subito la rilevanza del messaggio che arrivava dalle istituzioni pubbliche europee e da un soggetto come Euratex che con queste è, per sua natura, ben sintonizzato – spiega il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini -. Abbiamo quindi avviato da tempo, ancor prima del varo del PNRR, una riflessione su opportunità e implicazioni che un Textile Hub italiano potrebbe avere per Prato. Il tavolo nazionale guidato da SMI ha il compito di coordinare le operazioni, complesse per una struttura del genere, che, almeno con le connotazioni che emergono dai documenti europei e dalle indicazioni del PNRR italiano, non ha precedenti a cui riferirsi. Confindustria Toscana Nord si appresta a portare il proprio contributo ai lavori del tavolo aperto a Milano, partendo dall’idea generale di una struttura con una doppia valenza: da un lato un centro logistico e di primo trattamento dei materiali, dall’altro un polo di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie applicate al riciclo. Questa secondo noi potrebbe essere l’impostazione di fondo, che però necessita, prima ancora di essere tradotta in progettualità, di approfondimenti e valutazioni puntuali. All’interno della nostra associazione abbiamo quindi avviato un percorso conoscitivo su basi scientifiche, appoggiandoci alle competenze di soggetti di indiscusso valore quali la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Next Technology Tecnotessile. E’ un processo impegnativo, che vogliamo però compiere per essere preparati a collaborare con piena cognizione di causa al lavoro coordinato da SMI e, parallelamente, ad affrontare il tema al meglio anche con le istituzioni locali, anch’esse impegnate sul fronte dell’economia circolare nel tessile.”

Nella foto: Francesco Marini

 


Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!
Realizzazione sito MB web designer | Powered by Master elettronica S.r.l.