«A breve pronto un piano straordinario per il made in Italy»
giugno 3 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsIntervenendo all’assemblea di Confindustria, il ministro per lo Sviluppo Economico,Federica Guidi, ha annunciato che il Governo sta preparando un piano straordinario per il made in Italy.
Come riporta Il Sole 24 Ore, entro il 20 giugno il consiglio dei ministri elaborerà interventi mirati per l’industria e la competitività delle Pmi, oltre che per la ripartenza dei consumi, con l’obiettivo di «aumentare stabilmente le realtà esportatrici di almeno 20mila unità entro il 2015, attraverso iniziative di formazione su tutto il territorio e incrementando le figure professionalmente dedicate all’export».
All’ordine del giorno «una significativa agevolazione fiscale sugli investimenti incrementali in beni strumentali e asset intangibili. Si affiancherà alla nuova Sabatini(che prevede finanziamenti agevolati per gli investimenti in macchinari e che in poche settimane ha generato oltre 3mila domande) e al credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo».
Al centro dei provvedimenti anche un piano di riduzione della bolletta energetica, per abbassare del 10% i costi delle aziende in quest’ambito. Prende forma, in sintesi, «un pacchetto articolato volto al rafforzamento patrimoniale delle imprese, anche per favorirne la quotazione in Borsa».
Federica Guidi si dice convinta che la fiducia dei mercati verso l’Italia sia in ripresa. «I capitali stranieri – ha affermato – stanno prepotentemente tornando a investire». «La forza del Paese – ha aggiunto – non sta solo nei ristoranti e negli alberghi pieni ma soprattutto nelle fabbriche che esportano, che investono, che innovano, che assumono».
«Dobbiamo dire basta – ha concluso – alla dilagante cultura anti-imprenditoriale e alla criminalizzazione del profitto».
Molti applausi per l’ex vice presidente di Confindustria, ma anche critiche. Al termine dell’incontro, durante il quale Guidi ha esortato a «riprendere le esplorazioni di idrocarburi, senza farsi bloccare da intransigenze ambientaliste o resistenze locali», il presidente della Commissione Ambiente alla Camera, Ermete Realacci, ha commentato: «Non siamo il Kuwait».