Moda, Tessile, Abbigliamento

57a edizione di Filo: “Crediamo nei giovani”

febbraio 24 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, News

Sono stati i giovani i protagonisti della cerimonia di inaugurazione della 57a edizione di Filo che si è tenuta stamani a Mico – Milano Convention Center.

Dopo l’introduzione di Paolo Monfermoso, responsabile di Filo, Pierfrancesco Corcione, presidente di ITS-TAM, si è soffermato sul ruolo degli “allenatori”, ovvero imprenditori e manager, che sappiano parlare ai giovani e offrire loro un “sogno”, la possibilità di un lavoro che permetta la loro autorealizzazione.

A moderare la tavola rotonda è stato Francesco Ferraris, presidente Gruppo Giovani Industriali di Sistema Moda Italia. Introducendo gli ospiti – loro stessi giovani imprenditori e manager -, Ferraris ha sottolineato la necessità per le aziende di “comunicare non solo verso il pubblico dei clienti, ma anche verso i futuri collaboratori” perché “dobbiamo continuare ad avere aziende orientate al futuro, in grado di creare bellezza e sostenibilità. Oggi il passaggio generazionale nelle aziende è molto meno conflittuale e di questo dobbiamo far tesoro, per valorizzare l’esperienza dei più anziani e trasmetterla ai più giovani, che su quella base sapranno costruire le innovazioni di cui il tessile-abbigliamento ha bisogno”.

Particolare l’esperienza di Federica Tirani: a Parigi, per un corso di studi lontanissimo dalla moda, insieme a Chiara Marconi, ha deciso di fondare Chité Milano. “Il valore principale che ho ricavato dalla mia esperienza è in quello che ho imparato: nelle università non si impara ad affrontare gli aspetti della vita quotidiana di una azienda. Molti giovani ci chiedono di lavorare nella nostra azienda: le lavorazioni richieste dal settore dell’intimo è un lavoro artistico, che dà grandissime soddisfazioni”.

Più tradizionale il percorso di Marco Cardinali (Cardinalini spa): “Nella mia azienda per molto tempo abbiamo lavorato con professionalità interamente costruite all’interno della nostra impresa. È anche sulla base di questa nostra esperienza che abbiamo finanziato due scuole. Vi abbiamo attivato momenti di formazione con i nostri lavoratori, che ripercorrono il processo di lavorazione che si realizza in una azienda di abbigliamento. Ai ragazzi più meritevoli offriamo uno stage nella nostra azienda”.

Proviene da un altro settore, ma affronta problemi simili a quelli dei colleghi del tessile abbigliamento Alessia Crivelli (Crivelli Gioielli). “I nostri prodotti sicuramente parlano di noi e per noi. Però resta dietro le quinte il ciclo di produzione. È anche per questo che abbiamo carenza di persone che sappiano costruire un gioiello. Abbiamo cercato di superare il problema costruendo una rete di imprese impegnata a costruire un modello attrattivo per i giovani nel territorio di Valenza. E con ITS TAM di Biella abbiamo avviato un progetto di formazione nella gioielleria. Il nostro obiettivo è parlare di un mestiere, non solo di brand”.

A offrire il punto di vista di chi è chiamato a formare i giovani in ambito tessile-abbigliamento è Silvia Moglia, direttore ITS TAM: “Siamo partiti come scommessa sulla base di una promessa. Oggi la scommessa è vinta e la promessa mantenuta. I nostri diplomati trovano lavoro facilmente e rapidamente, grazie a un modello che si basa su stage brevi durante il percorso di studio, ripercorrendo i passi della filiera. Alla fine del corso, gli studenti seguono uno stage finale, che spesso si trasforma in assunzione”.

Il successo del percorso di studi ITS TAM è confermato da Roberto Circelli, che ha frequentato l’Istituto e oggi è Product Manager di Suedwolle Group: “Sono felice nel mio lavoro perché ho potuto sceglierlo: dopo il diploma ho ricevuto varie proposte e ho potuto scegliere quella che più rispondeva ai miei desideri e alle mie attitudini”.

A conclusione dei lavori è intervenuta Elena Chiorino, assessore Istruzione, Lavoro e Formazione professionale della Regione Piemonte. “La 57 edizione di Filo è certo la più giovane di tutte” – ha esordito, ringraziando Paolo Monfermoso e Francesco Ferraris – “Si parla molto di orientamento: dobbiamo offrire ai giovani un ventaglio di possibilità tra le quali i ragazzi possano scegliere. Lo scandalo non è decidere di costruirsi una vita all’estero, lo scandalo è essere obbligati a farlo. I ragazzi devono poter scegliere di restare e avere la possibilità di realizzare le proprie ambizioni. La politica deve ascoltare le esigenze delle imprese e ha capito che dedicare risorse all’orientamento è un investimento e non una spesa. La Regione Piemonte dà il suo contributo a questi obiettivi in modo concreto, non solo con il sostegno all’ITS TAM in cui sono parte attiva Pierfrancesco Corcione e Silvia Moglia che ringrazio per il gran lavoro che svolgono quotidianamente e con passione, ma anche con gli investimenti nelle Academy per la formazione continua. Il Made in Italy è una grande ricchezza per il paese: oggi l’orgoglio manifatturiero italiano è ricamato sulle imprese che espongono a Filo”.

 


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