Grande successo per l’edizione 93 di Pitti Uomo
gennaio 16 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsE’ stato di nuovo un appuntamento vincente quello di Pitti Uomo, la cui 93ma edizione si è svolta a Firenze dal 9 al 12 gennaio. “Spettacolare”, si potrebbe dire, tenendo anche conto del tema guida delle manifestazioni invernali, che ruotano intorno al Grande Cinema. Decisamente un “Live Movie” dalle proporzioni di un “colossaI” è andato in scena in Fortezza da Basso, dove, su 60.000 metri quadri di superficie espositiva, sono transitati oltre 36.000 visitatori, di cui quasi 25.000 buyer (+2,5% rispetto a gennaio 2017), alla scoperta delle novità per l’inverno 2018-19 proposte dai 1230 marchi presenti.
I compratori esteri hanno registrato una crescita del +4% a quota 9.200 totali, con ottime performance da Corea (+14%), Russia (+31%), Olanda (+15%), Austria (+8%), Giappone (+3%), Francia (+3%), Stati Uniti (+20% nel numero dei negozi), e Portogallo. Molto bene mercati relativamente nuovi come Messico, Australia, Brasile e India mentre, tra i paesi nord europei, spiccano Norvegia e Finlandia (Guest Nation dell’edizione). Vi è poi l’area dell’Europa dell’Est (Polonia al raddoppio dei suoi compratori, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Bulgaria e Slovacchia), seguita dai Balcani (Serbia, Slovenia e Croazia), per finire con l’Estonia nell’area baltica. In crescita anche i numeri del mercato italiano (+1,5%), con oltre 15.700 buyer registrati.
Ricerca, innovazione, eccellenza manifatturiera e qualità stilistica sono, secondo Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di Pitti Immagine, tra gli elementi portanti alla base del successo e dell’effervescenza della manifestazione, oggi punto di riferimento indiscusso per la moda maschile a livello mondiale. Un’opinione condivisa dalle numerose aziende che FashionNetwork.com ha incontrato nei quattro giorni della kermesse, tutte più che concordi nell’esprimere soddisfazione per la dinamicità dell’evento e, ovviamente, per il numero e l’importanza dei compratori presenti: i migliori negozi e department store internazionali e i più importanti shop online.
“Siamo tornati a Pitti Uomo dopo 7 anni di assenza. Il risultato è stato molto positivo, fin sopra le attese”, ci ha detto Paolo Roviera, AD di Corneliani, che in Fortezza da Basso aveva addirittura due spazi dedicati alle sue linee. “Per chi fa il nostro lavoro, Pitti è ideale per la presentazione del marchio, sia in termini di storicità che d’innovazione, molto più efficace di una sfilata”, precisa. “Se il primo giorno abbiamo ricevuto soprattutto clienti italiani, in quelli successivi protagonisti son stati i buyer asiatici e del Nord America, ma anche tanti europei. Pitti si conferma il luogo in cui, anche un marchio ben noto, può trovare nuovi clienti”, ha concluso.
Grande concretezza, al di là dell’aspetto “modaiolo”, è quanto le aziende che abbiamo intervistato dicono di trovare al Pitti: da Lardini a Paul & Shark, da Piquadro a Doria 1905, da Paoloni ad Harmont & Blaine, da Fratelli Rossetti a Colmar o ancora WP Lavori in Corso.
E non più solo uomo: c’è chi, come GeoSpirit (Peuterey Group) o Moon Boot, ha deciso di portare a Firenze solo collezioni femminili. “A Pitti, ormai, è presente tutto il fashion system e la moda, oggi, è spesso contaminazione di generi. Nessuno si è stupito di non trovare proposte maschili al nostro stand di Moon Boot”, ha osservato Tommaso Brescianini, Direttore Vendite e Marketing a livello internazionale di Tecnica Group. “Siamo molto soddisfatti, abbiamo riscontrato una crescita di buyer italiani, insieme al grande interesse di compratori stranieri, con in testa l’Europa”.
A corollario della manifestazione un ricco e multiforme calendario di eventi speciali, anniversari e première, così come tante iniziative mirate a promuovere brand emergenti e giovani designer. ”Una nuova stagione della moda internazionale è partita da Firenze, e lo ha fatto nel migliore dei modi”, ha chiosato Raffaello Napoleone.