Presentata a Biella la 53^edizione di FILO (domani a Milano, il 12 a Prato).
dicembre 9 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Como, News, PratoIn vista della 53 a edizione che si terrà il 27 e 28 febbraio 2020 al MiCo – Milano Convention Center, Filo propone ai suoi espositori e, più in generale, agli operatori del sistema del tessile e dell’abbigliamento le proposte sviluppo prodotto, elaborate da Gianni Bologna, responsabile creatività e stile di Filo.
La macrotendenza
Perché parliamo di Wunderkammer: di primo acchito potrebbe sembrare ingiustificato giacché l’idea di stanza delle meraviglie viene collegata principalmente a una sorta di museo raccogliticcio delle stranezze e dei gusti di un singolo solipsistico e maniacale.
Se però si supera questa prima impressione si capisce che la Wunderkammer non è solo un “campionario” del passato ma è anche una significativa metafora del mondo che noi viviamo proprio ora. La ragione è semplice: la Wunderkammer è un catalogo “scientifico”, è una summa “estetica” (e caotica), è spettacolo di bellezze e brutture, è indubbiamente un viaggio. In poche parole: mutatis mutandis, ha tutte le caratteristiche funzionali (e fusionali) di Internet.
L’eterno interesse verso il vagabondaggio nello spazio (e nel tempo), il nomadismo, il lasciarsi andare alla deriva o alla flânerie è palese persino nelle parole che lo definiscono: non “usiamo” Internet, ma “andiamo” in Internet. E da quale termine meglio che da questo traspare l’idea di “viaggio”, emerge la reazione alla noia ed al disincanto del mondo divenuto disciplinare e costrittivo e che non di rado assegna le persone a ruoli inamovibili ed a luoghi spesso non mutabili. La mobilità di cui tanto si parla infatti è in molti casi un nomadismo fittizio, un paravento, una parvenza fantasmatica.
Di fatto questo nomadismo, fittizio o no che sia, ha tra le sue conseguenze anche una che riguarda da vicino il nostro settore industriale e si è palesata da tempo nell’anarchia di forme e atteggiamenti e in un nuovo stralunato manierismo fatto di iper-personalizzazione ed egocentrismo, espressione solipsistica di un sé avulso da codici formali comuni e rappresentante unicamente sé stesso in formule auto-compiacenti comprensibili solo a chi le esprime: spettacolo, moltiplicazione di forme e di maschere, proliferazione delle forme disorganiche, dell’ornamento, del debordare delle emozioni, dell’effimero, della ridondanza. Se ogni epoca ha un suo principio organizzativo e una forma istituente non possiamo non vedere che questo principio per la nostra epoca è il nuovo barocco.
Wunderkammer/Internet è dunque viaggio e spettacolo, moltiplicazione delle forme e delle esperienze ma, se consideriamo la sua origine di passatempo di lusso per ricchissimi signori e vogliamo andare oltre nella ricerca dei suoi significati, è anche il lusso del tempo. E l’uso del tempo, nel nostro oggi che vive un eterno presente e un’eterna accelerazione, è diventata cosa estremamente importante, profondamente sentita nonostante sembri essere volutamente “bandita”. La grande contraddizione sta nel fatto che, se il nostro presente ha una caratteristica saliente, è proprio quella di essere il tempo in cui il più grande privilegio riconosciuto è quello di sfuggire alle costrizioni e alle ansie della contemporaneità. Ecco perché dopo tanto parlare di eco-compatibilità e di doveroso rispetto per l’ambiente forse non è idea peregrina quella di iniziare anche a parlare di un’ecologia del tempo che viviamo.
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Tipologie tessili
Naturalia
CONSUMO, COSCIENZA E CONOSCENZA
Il consumatore sempre di più si indirizza verso prodotti che garantiscono la trasparenza sulla composizione dei tessuti, i luoghi e le condizioni di produzione del capo di abbigliamento causando, tra le altre cose, un passaggio della mentalità dell’acquirente dalla “supply chain” alla “demand chain”. I tessuti con una buona durata si rivelano vitali per il ciclo di consumo del capo d’abbigliamento e alla riduzione dell’impatto ecologico e l’aumento del valore nell’economia circolare. Ci ispiriamo alla bellezza delle entità vegetali e animali che stanno intorno a noi nel mondo che ancora ci fornisce spunti affascinanti. Fibre naturali pure o in mista. Filati non eccessivamente fini o medi non troppo corposi. Movimenti suggeriti dalle fiammature più o meno evidenti.
Exotica
OLISMO, COMFORT, IDENTITÀ
L‘atteggiamento più olistico del consumatore porta alla ricerca di un maggiore equilibrio tra lavoro e tempo libero, tra offline e online, tra tempi di attività e tempi di riposo. La ricerca di ritmi di vita più naturali con conseguente ricerca di tessili che abbinino un uso più netto del colore e dei suoi contrasti a mani con particolari sensazioni tattili ispirate agli elementi naturali e tradizionali. Un omaggio alla ricchezza e alle diversità del mondo, per rispetto del passato e del presente di ogni identità culturale e in appoggio al partito preso della eco-compatibilità e del riuso della materia e alla sempre più sentita coscienza della limitatezza delle risorse. Fibre principalmente naturali. Filati piuttosto corposi con begli effetti visibili di ritorsione come i cordonetti a più capi e gli ondati anche un poco irregolari.
Artificialia
FASCINO, EDONISMO, STIMOLO
Considerare il bisogno di allontanamento dall’iper-connessione del mondo digitale in cui siamo immersi e quello del ricollegarsi alla realtà del mondo circostante e ai nostri simili, ma anche alla ricerca di cose esteticamente piacevoli ed elaborate, dell’arte e del savoir-faire intese come antidoto alla uniformità programmata. Lo scopo è quello di permettere al consumatore esigente di discostarsi dalla uniformità crescente del mainstream della moda globale, dalla noia generata dalle vetrine debordanti di cose perfettamente seriali e identiche in qualsiasi parte del globo ci si trovi. Introduciamo nuove luci e nuovi plus estetici nei prodotti per suscitare nuovi interessi. Se il lusso ha un futuro, questo si trova nella sartorialità, nel fatto su misura, nelle serie minime e nelle elaborazioni sofisticate della materia. Fibre sia naturali sia man made. Filati di aspetto fine in declinazioni seriche o man made con aspetto serico lucido e semilucido ma anche leggermente rustici come le toussah o bourrette senza eccessive irregolarità e conservanti una buona dose di luce naturale.
Scientifica
MULTI-FUNZIONALITÀ, CONFORT, FUTURO
Abiti più flessibili: dal cross-over all’abito con alta performance tecnica. La ricerca di benessere è sempre di più una tendenza dominante e buoni risultati di vendita vengono dall’abbigliamento che soddisfa le richieste di alta versatilità e qualità del prodotto. Si riprendono i temi dell’active-wear e quello del casual, li si perfeziona con una ulteriore messa a punto che punta a un progetto evolutivo di questa “specie” tessile anche unendo ai man made performanti alcune fibre naturali per raggiungere mani e aspetti più sofisticati, spesso tridimensionali, e confortevoli. Filati man made puri e in mista con naturali. I filati e i finissaggi performanti sono di capitale importanza ma, per la parte non trascurabile del casuale che si ispira al tecnico, sono anche importanti le decorazioni e i movimenti sia sull’ortogonale che sul circolare. Quest’ultimo riprende anche i motivi jacquard molto decorativi a più colori e l’illustrazione di grafismi geometrici anche a grande rapporto.