Tutto pronto per 11^ edizione di Feel The Yarn – il Contest
marzo 4 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, News, PratoSelezionate le 22 scuole e definite le 34 aziende che prenderanno parte all’appuntamento con il concorso dedicato alla scoperta di nuovi talenti nel campo della maglieria. Organizzato da “Consorzio Promozione Filati – CPF” e da “Pitti Immagine Filati”, curato da Ornella Bignami, il contest proseguirà con l’abbinamento tra studenti e aziende funzionale allo sviluppo delle singole realizzazioni di ciascuno studente che saranno presentate poi alla Kermesse Fiorentina di Luglio.
Primi importanti passi per l’undicesima edizione di “Feel the Yarn – The Contest”, il concorso che anche per il 2020 si propone di mettere in relazione scuole di moda internazionali – studenti/designer – aziende creando un circolo virtuoso per dare ai futuri stilisti l’opportunità di perfezionare le loro competenze sul campo e alle imprese dei filati l’occasione di intercettare nuovi talenti della maglieria.
Gli organizzatori (“Consorzio Promozione Filati – CPF” e “Pitti Immagine Filati”) hanno già selezionato le 22 scuole internazionali di moda cui faranno capo gli studenti che prenderanno parte al Contest e identificato le 34 aziende che forniranno i filati per la realizzazione degli outfit presentati durante Pitti Immagine Filati (1-3 luglio 2020, Firenze). Con il coordinamento di Ornella Bignami, “Feel the Yarn – The Contest” si concluderà infatti nel corso di un “Evento Collaterale” alla kermesse Fiorentina (1° Luglio 2020), durante il quale i suoi contenuti saranno ulteriormente valorizzati.
“Nato nel 2010 - spiega il Presidente di CPF Federico Gualtieri – oltre ad essere un appuntamento fortemente rappresentativo delle diverse iniziative che poniamo in essere ogni anno, il concorso è un elemento di valore per i giovani e per le aziende. In un’ottica di crescita e sviluppo professionale per i designer e imprenditoriale per le aziende è infatti un utile strumento di interconnessione: le filature possono conoscere futuri stilisti che, grazie alla freschezza delle loro idee e al loro approccio 4.0, possono concorrere a dare linfa creativa; gli studenti possono comprendere gli step che si nascondono alle spalle della materia prima usata nelle loro realizzazioni”. Una contaminazione di valore che va oltre il gap generazionale e parla la lingua della collaborazione. “A seguito dell’abbinamento dei singoli studenti alle aziende – spiega la curatrice del progetto Ornella Bignami - i designer contatteranno direttamente le filature per avere le cartelle colori degli articoli e dei filati disponibili. Fatta la scelte dei materiali da utilizzare ed effettuato l’ordine, i ragazzi proseguiranno creando gli outfits per il contest”.
I PROTAGONISTI DEL CONTEST: LE FILATURE
“Feel the Yarn – The Contest”, per il 2020, ha coinvolto 34 filature tutte associate a CPF o parte delle diverse attività di promozione proposte sotto l’egida del marchio “Feel the Yarn”.
A fornire agli studenti i filati necessari per gli outfit saranno:
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I PROTAGONISTI DEL CONTEST: LE SCUOLE INTERNAZIONALI
Nel nome della triangolazione (studenti – scuole – aziende) un ruolo fondamentale lo ricoprono anche le scuole. Dei 98 studenti indicati da 24 scuole internazionali che hanno manifestato interesse al progetto, ne sono stati selezionati da un commissione composta da membri di CPF e Pitti Immagine Filati 34 iscritti a 22 istituti.
A fare la parte del leone sono le realtà scolastiche italiane (Accademia del costume e della Moda; Istituto Marangoni; NABA – Nuova Accademia; Polimoda; Politecnico di Milano – Scuola di Design), seguite dalle francesi (Ecole Duperré Paris; Esmod International- Enseignement Supérieur Privé; Institute Français de la mode; L’école de la Maille de Paris;), dalle inglesi (Kingston School of art; Royal College of art; University of Brighton) e dalle tedesche (Hochschule Niederrhein; Hochschule Trier).
Da segnalare anche la partecipazione di istituti irlandesi (NCAD National College of Art & Design), finlandesi (Aalto University), danesi (DK – Designskolen Kolding), svizzeri (Hochschule Luzern), spagnoli (ESNE University School of Design, Innovation and Technology), israeliani (SHENKAR – Engineering. Design. Art), taiwanesi (USC Shih Chien University, non direttamente partecipanti), cinesi (BIFT - Beijing Institute of Fashion Technology) , giapponesi (Bunka Fashion College;) e sud coreani (Hanyang Women’s University, non direttamente partecipanti).
Un metaforico giro del mondo che fa dei prodotti d’eccellenza italiani il proprio fil rouge.
“Il Contest, per le aziende, è una iniziativa non secondaria anche in ottica di internazionalizzazione fungendo da vetrina per i filati italiani che meritano di essere promossi ben oltre i confini del Paese, diventando espressione del “saper fare” e del “know how” delle nostre aziende”, conclude il Presidente Gualtieri.