Macchine tessili: la partecipazione italiana a ITME AFRICA 2023
novembre 14 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsUna delegazione di 12 costruttori meccanotessili italiani sarà presente alla manifestazione fieristica ITME Africa, che si terrà a Nairobi (Kenya) dal 30 novembre al 2 dicembre 2023. Le aziende italiane esporranno nel padiglione Italia, organizzato da ACIMIT, l’associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, e da ICE Agenzia.
L’economia del Kenya è tra le più dinamiche dell’Africa subsahariana, con tassi di crescita annua del PIL intorno al 6% e il settore tessile-abbigliamento è tra i più importanti dell’economia keniota, oggetto di programmi governativi a sostegno della crescita e di accordi internazionali, quali l’Economic Partnership Agreement (EPA) tra Unione Europea e Kenya, attualmente in via di ratifica.
Il valore delle importazioni totali di macchinari tessili del Kenya ha raggiunto i 24 milioni di euro nel 2022. In futuro la richiesta delle aziende locali riguarderà soprattutto la tecnologia di fascia alta e medio-alta, consentendo così ai costruttori italiani di rafforzare la propria quota di mercato in Kenya. Attualmente le importazioni dall’Italia rappresentano il 4% circa del totale importato, per un valore di circa 900 mila euro registrato nel 2022.
Tra i 12 espositori italiani ci sono i seguenti membri associati ACIMIT: Biancalani, Bianco; Danitech, Ferraro, Lgl, Mei, Monti Antonio, Reggiani Macchine, Savio, Stalam, Tomsic.
ACIMIT (Associazione dei Costruttori Italiani di Macchinari per l’Industria Tessile) è nata nel 1945 con l’obiettivo prioritario di promuovere l’industria meccanotessile italiana supportandone l’attività in Italia e all’estero. Senza fini di lucro, attualmente riunisce circa 180 aziende produttrici di macchine tessili, suddivise nelle diverse categorie di riferimento: filatura, tessitura, maglieria, nobilitazione e altre macchine. ACIMIT rappresenta un settore industriale che comprende circa 300 aziende (che impiegano quasi 13.000 persone) e che produce macchinari per un valore complessivo di circa 2,7 miliardi di euro, di cui circa l’86% viene esportato.