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Senza limitazioni le spese di soggiorno e per i ristoranti degli amministratori in trasferta

maggio 9 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Economia

Le spese sostenute dagli amministratori in trasferta fuori dal proprio comune non subiscono la limitazione prevista all’art. 109 del T.U.I.R.

 Visto che l’art. 95, al terzo comma del T.U.I.R. definisce gli importi massimi che possono essere portati in deduzione dal datore di lavoro per le spese di vitto e alloggio sostenute in occasione di trasferte fuori dal territorio comunale dai dipendenti e dai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.

Essendo gli amministratori inquadrabili in via generale nella categoria dei collaboratori (esclusi i soggetti per i quali tale carica configura esercizio professionale abituale), allora i costi dei servizi a questi resi nel corso di missioni extra comunali vanno considerati non soggetti al limite del 75%.

 rag. Gabriele Giovannini

membro della Commissione Tributaria

Provinciale di Prato

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