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Si rafforza la collaborazione con l’Uzbekistan nel Meccanotessile

maggio 9 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News

Nei giorni scorsi una delegazione istituzionale uzbeka, composta da autorità governative e imprenditori tessili, ha visitato l’Italia, incontrando i vertici di Acimit. L’incontro è nato a seguito della missione istituzionale in Uzbekistan dell’ottobre 2010, organizzata da Acimit (l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchinario per l’Industria Tessile), in collaborazione con ICE (l’Istituto nazionale per il Commercio Estero) per porre le basi per una cooperazione tra i fornitori di tecnologia tessile italiana e le aziende tessili uzbeke.

 “L’Uzbekistan ha tradizioni secolari nella lavorazione delle materie prime – ha dichiarato Sandro Salmoiraghi, Presidente di Acimit – ed è il sesto produttore mondiale di cotone. E’ un Paese – continua Salmoiraghi – in fase di forte industrializzazione ed il suo settore tessile ha avviato da qualche anno una profonda ristrutturazione per la trasformazione in loco della materia prima. Molti progetti in corso riguardano la costruzione di complessi industriali che necessitano di macchinari tecnologicamente avanzati.”

 Il valore dell’export italiano di macchine tessili verso l’Uzbekistan è stato di 2,4 milioni di euro nel 2010. Le vendite italiane riguardano soprattutto macchinari destinati al comparto della maglieria (66% del totale), altre macchine (17%), macchine per filatura (9%) e accessori (8%). L’attenzione rivolta dal meccanotessile italiano a questo mercato è testimoniata dal nutrito numero di aziende italiane che hanno voluto incontrare la delegazione nei due giorni di visita presso la sede di Acimit; incontri che hanno portato anche alla chiusura di qualche contratto.

 “Come Acimit – ha sottolineato Salmoiraghi – intendiamo sostenere le aziende italiane in mercati emergenti e dalle reali potenzialità come l’Uzbekistan, presentandoci anche con offerte strutturate. E’ per questo che abbiamo coinvolto negli incontri avuti con la controparte uzbeka anche la società di engineering Endeco. La domanda di impianti chiavi in mano rende, infatti, necessario strutturare l’offerta avvalendosi di società con competenze specifiche in questo ambito.”

 In tal senso il prossimo passo sarà la visita da parte di alcuni consulenti Endeco in Uzbekistan per vagliare i progetti di maggiore interesse per le aziende italiane.


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