L’on. Polidori conferma gli incentivi per il tessile
maggio 26 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, NewsL’On. Catia Polidori, neo Sottosegretario allo Sviluppo Economico, responsabile in pectore
del Commercio con l’Estero (in attesa della relativa delega), il suo debutto l’ha fatto
proprio qualche giorno fa in difesa del Made in Italy a Bruxelles, al tavolo dei Ministri
europei del Commercio con l’Estero.
La Polidori, in rappresentanza del Governo italiano, ha infatti chiesto ai colleghi europei
precise garanzie a tutela dei prodotti italiani da inserire in tutti gli accordi di libero
scambio che l’Unione Europea sta negoziando con i suoi principali partner.
Domani, a Busto Arsizio, il Sottosegretario che concluderà i lavori del convegno
organizzato da Ceam (Consorzio Export Alto Milanese), ritornerà sulla tutela del Made in
Italy. “È una questione di giorni”, afferma Polidori, “a breve infatti il Ministero dello Sviluppo
Economico emanerà un decreto che prevede importanti agevolazioni ed incentivi per le
imprese del settore tessile che volontariamente adottino un sistema di tracciabilità riferito
sia ai luoghi che alle fasi di lavorazione. L’impegno del governo è dunque massimo”
conclude il Sottosegretario.
“La tutela del nostro tessile è un caposaldo dell’azione di questo Governo a difesa del
Made in Italy. Ci battiamo per un’adeguata etichettatura che assicuri ai consumatori la
necessaria informazione sul processo di lavorazione dei prodotti e alle imprese la tutela
dell’originalità dei propri manufatti. È una dura battaglia a livello comunitario in cui ci
troviamo spesso soli, per la quale stiamo sviluppando un’azione a largo raggio, a partire
dalla legge Reguzzoni-Versace, fino alle numerose iniziative presso la Commissione di
Bruxelles, l’Europarlamento e in tutti gli incontri bilaterali. È un’azione che non si limita
all’interno dell’Unione ma continua anche sui mercati extra comunitari: Stati Uniti, Canada
e Cina tutelano il loro Made in: non vediamo perche anche l’Europa non debba fare
altrettanto”.
Da Busto Arsizio quindi l’atteso messaggio di speranza per il settore in un’area a tradizione
e vocazione tessile.