Moda, Tessile, Abbigliamento

Pagine Tessili: storia di un portale

aprile 19 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

Pagine Tessili esiste ormai da più di 10 anni. Fu creato per l’iniziativa di alcuni imprenditori pratesi che, miscelando la propria esperienza con quella di un internet provider, con la collaborazione esterna di ingegneri informatici e di vari professionisti nel campo della ricerca tessile e del marketing, decisero di creare un portale verticale, una sorta di fabbrica virtuale, per sfruttare appieno tutte le potenzialità ed opportunità di internet. Pagine Tessili si propose per diventare il punto di riferimento per gli operatori nei distretti della filiera del Tessile-Abbigliamento. Il tutto attraverso un alto contenuto informativo e un motore di ricerca che consente alle aziende di cercare ed essere trovate in tempo reale, per i prodotti, i servizi e le lavorazioni che l’azienda è in grado di offrire.

Oggi dire che è sopravvissuto a mille vicissitudini, potrà sembrare riduttivo ma se andiamo a ripercorrere la sua storia, vi renderete conto che non lo è affatto.

Pagine Tessili apparve per la prima volta a PratoExpo nel settembre del 2000 e l’idea piacque subito alla nostra banca, nostra inteso come pratese che già a quei tempi, eravamo nel 2000, pratese forse non lo era già più. Cariprato, passando anche dalla valutazione di Ernst & Young, ci propose di rilevare il 51% della società che gestiva il portale. Il loro obiettivo era quello di cederne parte a Unione Industriali, Confartigianato e CNA per farne lo strumento ufficiale del distretto. Con nostra grande sorpresa, ci trovammo a dialogare con i vari responsabili delle categorie, come se avessimo una colpa anziché il merito dell’idea. Loro entravano ma noi avremmo dovuto farci da parte!

Quando arrivò la proposta di Carifirenze, (“Contesi da due banche” titolavano i giornali), non avemmo dubbi. Acquistarono il 40% (lasciando dunque a noi la gestione), con un piano industriale molto più allettante; il gruppo Carifirenze stava per essere acquisito dal San Paolo di Torino e nella filiera del nuovo soggetto bancario, Pagine Tessili sarebbe diventato il portale di riferimento per il tessile-abbigliamento a livello nazionale. Diventammo una s.p.a. e nel progetto della banca c’era anche l’ipotesi di una futura quotazione in borsa. Partimmo alla grande, poi la bolla di internet, l’operazione con San Paolo che saltò (si sarebbe concretizzata solo dieci anni dopo) e così Pagine Tessili fu lasciato al suo destino in attesa di tempi migliori (che non arrivarono mai…).

Consideriamo anche il fatto che a Prato (grazie anche a qualcuno che considerò uno sgarbo la cessione a Carifirenze?) fummo sistematicamente boicottati. Ci furono comunque alcune importanti eccezioni tra le quali vanno citati ad esempio il gruppo Albini & Pitigliani che tra l’altro ci portò in partnership FEDEX oppure il gruppo Ambrosetti che più volte sollecitò le categorie a fare di Pagine Tessili uno strumento di distretto e infine CNA che nonostante gli inviti (o minacce?) a lasciar perdere, acquistò comunque il 4% del portale anche se poi la collaborazione non portò a grandi risultati.

Nel 2007 ci chiedemmo se era giusto farlo morire nelle mani di Carifirenze e così decidemmo per un ultimo sforzo. Rilevammo le quote della banca, cercando nuove partnership per rilanciarlo, ma anche questo tentativo non diede i frutti sperati e così arriviamo a oggi.

Per questo usare il termine “sopravvissuto” è motivo di vanto e non certo di mediocrità. Solo la passione e l’amore per il tessile, per il nostro distretto, per la nostra città, ha fatto si che Pagine Tessili, non solo esista ancora ma che possa ripartire con un nuovo progetto: la creazione di un giornale on line. Il nuovo Pagine Tessili affiancherà quanto rimane di buono del vecchio progetto, cercando di dare voce a chi ha competenza, forza e voglia di costruire un nuovo progetto, per Prato in particolare e per tutti i distretti del tessile-abbigliamento più in generale.

Ho infine il dovere di ricordare e ringraziare per il grande impegno di questi anni i vecchi soci: Massimo Coveri, Massimo e Roberto Dondini, Stefano Barni e soprattutto Marco Barni che ci lasciò prematuramente (e chissà come sarebbe andata con lui insieme a noi…),che insieme al sottoscritto, hanno dedicato tempo e soldi a questo progetto con uno spirito costruttivo e con l’unico scopo di dare uno strumento efficiente ed efficace alle aziende del nostro territorio.

Luigi Sorreca


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