Bread&Butter cambia date e fa arrabbiare Pitti Uomo
luglio 10 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsRaffaello Napoleone, Amministratore Delegato di Pitti Immagine, società organizzatrice, tra gli altri eventi, anche del colosso internazionale Pitti Uomo, non ha ovviamente gradito le ultime dichiarazioni di Karl-Heinz Müller, il patron del Bread&Butter. Napoleone non poteva che manifestare il proprio disappunto per il fatto che questi abbia scelto di passare davanti al Pitti Uomo nel 2015, collocandosi in calendario nei giorni dall’8 al 10 gennaio, mentre il Pitti si svolgerà dal 13 al 16.
«Naturalmente lo può fare, ma avrebbe almeno potuto consultarsi con gli altri attori del settore, perché esiste un calendario internazionale sui quale erano stati presi degli accordi», commenta Raffaello Napoleone. Il blitz di Müller sovverte, infatti, degli equilibri che sembravano essere stati finalmene raggiunti pochi mesi fa, dopo lunghe concertazioni. In base a tali accordi, la moda nel 2015 doveva aprirsi sulle sfilate londinesi, in calendario dal 10 al 12 gennaio 2015, seguite dal 13 al 16 dal Pitti Immagine Uomo a Firenze, dal 17 al 20 dalle sfilate di Milano e, dal 21 al 25, da quelle di Parigi. Bread&Butter aveva scelto di posizionarsi dal 20 al 22 di gennaio.
Ora tutto cambia e Napoleone ha manifestato il suo disappunto anche davanti alla mancanza di tatto del boss del Bread, che non si è nemmeno degnato di avvisarlo prima di rendere pubblico il suo annuncio. «L’ho appreso in quel momento come tutti gli altri, perché alcuni rappresentanti del Pitti erano a Berlino martedì sera», ci ha detto mercoledì mattina Raffaello Napoleone.
E’ vero che l’AD del Pitti Uomo aveva già speso molto tempo in queste ultime stagioni ad adoperarsi per realizzare un calendario delle manifestazioni europee che fosse coerente. Vi aveva lavorato con grande impegno già quest’anno, a causa della sovrapposizione di gennaio 2014 fra le date della fashion week maschile di Londra e il Pitti Uomo. Molti ricorderanno il volo charter speciale da Londra a Firenze predisposto perché giornalisti internazionali e grandi buyer potessero lasciare Londra subito dopo il termine della sfilata di Burberry per raggiungere Firenze e il défilé dell’ospite d’onore della stagione del salone fiorentino, Diesel Black Gold.
Karl-Heinz Muller aveva già palesato il suo obiettivo martedì sera, annunciando i cambiamenti futuri della sua fiera e precisare bene che la vera novità non era rappresentata dalla location di Barcellona, già anticipata del resto da FashionMag, bensì dal cambiamento di date.
E’ anche vero che, nel segmento dello sportswear maschile, il Pitti Uomo nelle ultime stagioni ha progressivamente guadagnato l’adesione di vari marchi storici del Bread&Butter, portandoli dalla sua parte. Il più rappresentativo di questi è G-Star, colonna portante del B&B sin dai suoi inizi. Jonas Bach, direttore delle vendite in Europa del brand, all’ultimo Pitti aveva dichiarato a FashionMag di aver scelto il salone di Firenze come tappa-chiave per dare il via alla stagione. Ma sono da ricordare anche altri grandi marchi che hanno scelto ultimamente di essere presenti solo al Pitti Uomo, declinando la partecipazione al Bread&Buter, quali Diesel, Scotch&Soda, Gas… Ubi maior, minor cessat?