Lombardia-Russia: la crisi brucia 620 milioni di euro, ma la moda resiste
settembre 16 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsAlla Lombardia la crisi nell’ex Urss è costata circa 620 milioni di euro. Secondo un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano e della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Istat, nei primi sei mesi del 2014 l’interscambio tra la regione e la Russia ha subito una flessione del 21%. Di segno meno sia l’import (- 33,8%), sia l’export (-7,6%). Ma le esportazioni di moda resistono.
Il conflitto ha avuto un forte impatto sugli scambi tra la regione lombarda e il Cremlino, che tra gennaio e giugno hanno superato i 2 miliardi e rappresentano un sesto circa del totale nazionale, con Milano in pole position per l’export e Pavia per l’import.
Tra le province, Milano, Bergamo e Mantova hanno continuato a registrare performance positive per le esportazioni, rispettivamente con un +3,6%, +4,9% e +8,8%.
Anche l’export manifatturiero ha risentito della crisi nel primo semestre dell’anno, a livello sia regionale (-7,7%), sia italiano (-8,8%). A livello nazionale, il tessile ha incassato il colpo di -129 milioni.
In sostanziale tenuta (-0,1%) le esportazioni lombarde di moda, con l’abbigliamento in crescita del 2,3% (dai 110 milioni dei primi sei mesi del 2013 ai 112 milioni nell’analogo periodo del 2014), la maglieria del 5,5% e, soprattutto, la biancheria per la casa del +23%.
Sempre le Camere di Commercio fanno notare che in ambito nazionale, gli scambi tra Italia-Russia nel primo semestre dell’anno hanno accusato un calo dell’11,8%, pari a -1,8 miliardi di euro: -13,3% l’import, -8,9% l’export. Tra le province hanno tenuto le città di Milano (+3,6%), Bologna (+3,5%) e Treviso (+1,9%), mentre sono arretrate Vicenza (-2,5%), Verona (-6,7%), Reggio Emilia (-8,2%) e Brescia (-6%).
a cura della redazione di Fashion magazine