Piccole aziende di qualità in missione negli USA
aprile 15 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsE’ stata presentata presso la sede di Confesercenti a Padova, l’11 aprile scorso, la missione negli Stati Uniti per la promozione delle piccole aziende di qualità del tessile ‘Made in Italy’, nuova iniziativa del progetto AltoItaliano, che offre sinerge fra produttori e rete retail.
Nel caso della missione negli Stati Uniti, AltoItaliano metterà a disposizione delle imprese selezionate un ufficio commerciale e uno spazio espositivo di 300 mq di vendita a Los Angeles denominato ‘Showroom Italia’ così da permettere contatti diretti con buyer e stampa, con un’adeguata visibilità, promozione e consulenza commerciale, fino a ieri appannaggio solo dei grandi gruppi tessili.
Linda Ghiraldo, Presidente della Fismo, settore moda di Confesercenti, ha ribadito il forte sostegno dell’Organizzazione a questo nuovo modello di distribuzione che vede una forte collaborazione tra produzione e distribuzione, settori da sempre in competizione. ”I problemi della filiera della moda – ha sottolineato la Ghiraldo – non nascono solo dalla crisi, ma anche dal cambio degli stili di consumo, per questo iniziative del genere sono opportunità di crescita per gli imprenditori. Lo sbarco all’estero è la logica conseguenza dello sviluppo di un modello che mette al centro la grande eccellenza nel piccolo quantitativo e la capacità artigianale di chi fa lusso accessibile. Una capacità che non è replicabile industrialmente e che se usata a dovere rappresenta un potenziale enorme”.
“Con il progetto USA – ha spiegato Paolo Galli, Presidente di AltoItaliano – puntiamo a esportare non solo il prodotto moda di qualità negli USA, ma anche un modello di vendita, quello delle boutique specializzate, che tutto il mondo ci invidia”. A livello nazionale, invece, dopo le aperture dei primi negozi totalmente
riforniti e organizzati dal sistema AltoItaliano, a Bologna e a Pistoia, e un’altra decina di negozi affilati di cui alcuni anche nel Padovano, prosegue la ricerca e apertura di nuovi spazi espositivi e rafforza il contatto con negozianti qualificati: il tutto sempre nell’ottica di garantire una adeguata visibilità ai prodotti del sistema moda del Made in Italy ma al tempo stesso di permettere agli operatori di minimizzare il rischio di invenduto.