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La legge del bail-in di Francesco Pontelli

luglio 9 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News

In piena crisi greca il Governo Italiano ha approvato la legge del bail-in.

In pratica pur venendo confermate le tutele per i conti correnti fino a 100.000 euro , garanzia diventata ora europea, di fronte ad uno stato di crisi della banca verranno chiamati a rispondere in solido anche i correntisti oltre i 100.000 euro di deposito. ( come da allegato  Il Sole 24 Ore ).

Questa aberrazione europea tende ancora una volta a scaricare di ogni responsabilità gli organi dirigenti della banche ma soprattutto sovverte il carattere del contratto di servizio e trasforma i depositi bancari in capitali di rischio.

Il singolo privato come l’azienda conferisce  la gestione della propria liquidità alle banche a fronte di un prezzo per tali servizi. Dal gennaio 2016 tale servizio verrà mutuato in una specie di  “ sottoscrizione di investimento “ nella quale il correntista diventa implicitamente responsabile dei risultati ottenuti dalla banca.

Al tempo stesso , però , in nessun modo il correntista parteciperà  alle decisioni relative alle linee guida di sviluppo della banca stessa , come per gli azionisti riuniti in assemblea, nè alla scelta del managment che tali obbiettivi viene  chiamato a perseguire.

Lo stesso correntista ,  poi , non verrà  inserito tra i beneficiari della redditività che la banca riuscirà  ad assicurare attraverso il raggiungimento degli obbiettivi come invece  per gli  azionisti ed il managment.

Ma verrà  chiamato a ripianare attraverso un prelievo forzoso sui propri depositi  le eventuali perdite ovviamente nella più assoluta assenza di un qualsiasi mandato del correntista stesso alla banca all’utilizzo dei propri conti correnti con fini diversi da quelli previsti dal contratto di servizio sottoscritto in precedenza.

Attraverso questa legge scellerata un contratto  di servizio viene modificato senza alcun chiarimento ed accettazione del consumatore in una vera e propria sottoscrizione di rischi : in un vero  investimento in capitale , dal quale però viene escluso da qualsiasi  plusvalenza finanziaria , con buona pace dell’articolo VI del principio di trasparenza del Testo Unico bancario.

Da tempo si parla di ripristinare la divisione della banca commerciale da quella d’affari , vero inizio della deriva finanziaria dell’economia mondiale voluta da Clinton nel 1992, ma l’introduzione del bail-in di fatto annulla completamente gli effetti che la  nuova  divisione di obbiettivi fini e mezzi delle due tipologie bancarie potrebbe portare.

Trasformare un conto corrente in cauzione , questo è il significato inglese del termine bail , rappresenta l’ulteriore dimostrazione della lontananza dell’Europa polico-burocratica  da quella reale composta di aziende e lavoratori  che competono nel mercato globale .

Con questo ulteriore delirio delle UE , dopo quello relativo al formaggio senza latte ,il sistema bancario diventa così un aggiuntivo  fattore di debolezza e non competitivo per il sistema economico europeo che opera nel mondo globale e e per quello italiano in particolare.

al tempo stesso la Unione Europea  manifesta ancora una volta in modo inequivocabile la propria  vicinanza  al mondo finanziario e della grandi banche.

Francesco Pontelli

 


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