Pilotti (Assocalzaturifici): “Il governo deve intervenire”
febbraio 16 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsCrisi petrolifera, svalutazione del rublo, tensioni geopolitiche ed embargo verso la Russia. Per l’eccellenza italiana delle calzature la via dell’Est diventa problematica e si chiede aiuto al governo per provvedimenti di sostegno al settore che rimane fondamentale nel sistema produttivo coi suoi quasi 80 mila occupati e 8 miliardi l’anno di esportazione.
Nei primi dieci mesi del 2015 le vendite in Russia sono diminuite del 32% in volume, quelle in Ucraina del 44,6%, quelle in Kazakistan del 23,6%. Inevitabili le ripercussioni sull’export a livello mondo, sceso nell’anno di quasi il 5% in volume pur segnando un ulteriore miglioramento (+2%) in valore.
“Stiamo soffrendo per le sanzioni alla Russia – sottolinea il presidente di Assocalzaturifici Annarita Pilotti - che hanno fatto scappare i buyer dell’area russi e dell’area rublo. Il nostro governo sta superando il limite e deve intervenire in Europa e denunciare il grave danno subito dall’economia italiana”.
Nonostante le nubi che sono tante (incombono anche la mancanza di norme europee sul Made In, e la prospettiva della invasione cinese), theMICAM alla sua 81esima edizione è il salone più importante del mondo e continua a crescere.
Già alla prima giornata si sono registrati un 13% di visitatori in più. “Non ci sono al mondo altre fiere così importanti e che si rinnovano continuamente come quella delle calzature dove cresce anche la sinergia con Mipel” (la rassegna specializzata della pelletteria che si svolge contemporaneamente in Fiera a Milano fino al 17 febbraio). Ma non basta. C’è bisogno di un aiuto dal governo che non può essere quella della rottamazione come per le auto o del bonus fiscale come per i mobili e l’edilizia.
“Ci venga riconosciuto almeno - aggiunge la presidente Pilotti - che noi facciamo ricerca e innovazione come il mondo della chimica, della meccanica, ecc. ogni nuova collezione, due volte l’anno, può costare a seconda delle dimensioni delle aziende dai 100 mila fino a 1,5 milioni di euro. Il governo ci deve aiutare approvando un pacchetto di misure che defiscalizzi i campionari. E invece finora a noi è arrivata solo la rottamazione delle aziende che non ce la fanno e chiudono”.
E anche dalle Regioni può arrivare un aiuto. Il presidente della Lombardia Maroni che ha tagliato il nastro di theMICAM, si è detto disponibile. A metterle a un tavolo comune ci proverà Manuele Bora, giovane assessore allo sviluppo economico della regione Marche, il principale distretto delle scarpe italiane.
“I problemi che ha questo comparto non riguardano solo le Marche, nè solo la Lombardia - dice - e credo sia giusto riunire le regioni. Per chiedere sicuramente il ripensamento delle sanzioni verso la Russia e cercare insieme nuovi mercati da penetrare. E’ stato un errore sovraesporsi sul mercato dell’Est, mentre le calzature italiane devono avere il mondo come riferimento in un programma d’internazionalizzazione. Ad esempio penso agli USA, all’Iran”.