Modadamare: bene il mercato interno ma pochi buyer dall’estero
luglio 27 | Pubblicato da Luigi Sorreca | NewsChiusa il 25 luglio, con un risultato che invita all’ottimismo la nona edizione diMaredamare. La rassegna del beachwear ha richiamato in Fortezza da Basso a Firenze circa 9mila compratori (il 5% dall’estero), una cifra in linea con quello dell’anno precedente.
«Si tratta per noi di un ottimo bilancio, soprattutto considerando l’andamento generale e le performance dei saloni moda e beachwear in particolare», commentaAlessandro Legnaioli, presidente della manifestazione.
«Partito lento la mattina del sabato – continua il patron – l’appuntamento ha recuperato affluenza dal pomeriggio, per poi fare il pieno la domenica. I buyer intervenuti hanno potuto confrontarsi con un’offerta qualificata e rinnovata (65 i nuovi ingressi), che ha contemplato nomi più noti e giovani designer della moda mare e degli accessori».
250 brand che hanno ispirato i compratori proponendo per l’estate 2017 campionari festosi e vastissimi – è composto, per esempio, da circa 1.600 modelli quello di Antica Sartoria Positano, storica etichetta della costiera, che porta il suo stile dalle località di vacanza del Mediterraneo fino in Cina – oppure segnalando nuovi percorsi di crescita.
C’è chi va verso l’activewear, come fa Blugirl con la capsule Gym nata tre stagioni fa, che mette d’accordo funzione e stile in legging, felpe e abitini maculati, doppiati in rete e ricamati, perfettamente in linea col dna del marchio.
Save The Queenamplia invece gli orizzonti con il lancio della linea Fun, bikini d’ispirazione Miami, animati da almeno tre stampe diverse ciascuno, abbinati a gonnelline di balze “strappate” in voile di seta, che si usano al posto del solito pareo, borse da spiaggia e cappelli in paglia decorati da cravatte dalle fantasie vintage.
Tra gli stand una scoperta: Emmanuela Swimwear, un’etichetta greca molto amata da attrici e IT-girl elleniche, caratterizzata da stampe minute, tessuti doppiati che assottigliano lievemente la silhouette, giochi di volant, e tagli Fifty’s. Per la prima volta in Italia, ha all’attivo dieci anni di storia.
Ottanta sono invece le candeline spente da Imec in Fortezza, celebrando l’importante traguardo con una sfilata di modelli vintage e di nuova progettazione.
«Un’emozione e un grande orgoglio – ha commentato a caldo Fabio Micheli, a.d. diTex Zeta, cui fa capo il marchio, con altre label simbolo del made in Italy come Ritratti Milano -. Il segreto della longevità sta nella qualità e nella vestibilità dei prodotti Imec, che una volta indossati non li abbandoni più. Da qui ripartiamo con rinnovato entusiasmo, tante idee da tradurre in argomenti di vendita per il dettaglio, e una spinta in più verso l’export».
Nel 2015, secondo Sistema Moda Italia, l’export di costumi da bagno è aumentato del 2,6%, raggiungendo quota 133 milioni di euro, con le importazioni a 181 milioni (+16,4%). Il settore ha sviluppato un fatturato di 459 milioni di euro, con una crescita in valore del 2,2% ma una contrazione in volume del 4,1%.
Nel primo trimestre 2016 le esportazioni di underwear, maglieria intima e costumi da bagno hanno superato i 350 milioni di euro, +0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre i risultati in volume danno un +40,3%. Tra i principali clienti Germania, Francia e Spagna, con un’incidenza sul fatturato rispettivamente dell’11,3%, 10,4% e 10%.
Nel periodo considerato, l’export verso la Germania ha registrato un balzo in avanti a valore del 15,4%. A doppia cifra anche l’incremento delle vendite nel Regno Unito (+17,4%), vedremo solo a consuntivo gli effetti della Brexit.