Accordo UE–Mercosur, ACIMIT auspica una rapida approvazione
dicembre 17 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News
Il Mercosur è il blocco commerciale sudamericano (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay) con cui l’UE cerca di chiudere un accordo di libero scambio dopo 25 anni di trattative. L’intesa abbatterebbe i dazi per le nostre industrie, in particolare per la meccanica strumentale.
ACIMIT, l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine Tessili, esprime l’auspicio che l’accordo commerciale tra Unione Europea e Mercosur possa essere approvato al più presto, riconoscendone il valore strategico per il rafforzamento delle relazioni economiche e industriali tra le due aree.
L’Associazione guarda con preoccupazione allo stallo che sta caratterizzando il processo di ratifica, in una fase in cui le imprese europee necessitano di un quadro commerciale stabile per competere sui mercati internazionali. In questo contesto, ACIMIT si riconosce pienamente nelle posizioni espresse da Confindustria, che ha sottolineato l’importanza di una rapida finalizzazione per sostenere la competitività del sistema produttivo italiano.
“L’accordo UE–Mercosur rappresenta un’opportunità cruciale per la meccanica tessile italiana, che trova in questi mercati partner storici e in forte fase di ammodernamento tecnologico”, dichiara il Presidente di ACIMIT, Marco Salvadè. “Pur comprendendo la complessità del confronto politico, riteniamo fondamentale giungere in tempi rapidi a una decisione che garantisca la crescita dell’export e l’innovazione, in linea con le direttrici di Confindustria”.
Per i costruttori di macchine tessili, il Sud America non è solo un mercato di sbocco, ma un partner industriale storico. Rinviare ulteriormente la firma dell’accordo significherebbe cedere quote di mercato a competitor extra-UE, con un danno strutturale difficilmente recuperabile per il Made in Italy.
ACIMIT rappresenta un settore industriale che comprende circa 300 aziende (che impiegano circa 13.000 persone) e che produce macchinari per un valore complessivo di circa 2,1 miliardi di euro (2024), con una quota di export che supera l’85%. La tecnologia tessile italiana è considerata leader mondiale per innovazione, affidabilità e sostenibilità.
