Moda, Tessile, Abbigliamento

Al via la 16ª edizione di Milano Unica Shanghai

settembre 26 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, Eventi, News, Prato

In crescita le aziende espositrici (+12%). Nonostante il rallentamento delle nostre esportazioni, Cina+Hong Kong si conferma il primo mercato di sbocco della tessitura made in Italy

Milano/Shanghai, Settembre 2019. Sono 47 (+12% rispetto all’edizione di Settembre 2018) le aziende dell’alto di gamma del tessile made in Italy che partecipano alla 16ª edizione di Milano Unica Shanghai, che si svolge dal 25 al 27 Settembre, all’interno dell’esclusiva vetrina del Milano Unica Pavilion, in occasione di Intertextile Shanghai, la più grande fiera tessile al mondo.

Un appuntamento, dove verranno presentate le collezioni di tessuti A/I 2020/2021, che resta imprescindibile per il nostro comparto manifatturiero. Nonostante le incertezze determinate dall’andamento dell’economia cinese, dalla situazione che da mesi travaglia Hong Kong che si sono riflesse nell’andamento delle nostre esportazioni nella prima parte del 2019, Cina e Hong Kong, infatti, continuano a rappresentare il primo mercato di sbocco dei tessuti italiani.

Milano Unica Shanghai rappresenta un affermato presidio del mercato cinese da parte delle migliori aziende tessili italiane, che vuole anche essere un momento di sostegno all’immagine del made in Italy, reso possibile dalla fattiva collaborazione di Agenzia ICE e dal sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico.

Considerando i primi 5 mesi del 2019, l’export complessivo verso Cina e Hong Kong, che è risultato in valore di oltre 144 milioni di euro, ha subito un calo del 7,9% rispetto al corrispondente periodo del 2018. Il contemporaneo aumento delle importazioni di tessuti dalla Cina+Hong Kong (+10,9%) ha annullato il sostanziale pareggio della bilancia commerciale di comparto tra Italia e Cina che era stato per la prima volta raggiunto nel 2018. Un dato, quello di Cina e Hong Kong, a cui si aggiunge anche quello negativo  della Germania (-16,9%), in larga misura controbilanciati dai risultati positivi a doppia cifra di Giappone (+16,1%), Bulgaria (+12,6%), Portogallo (+10,3%), Stati Uniti (+11,9%) e da quelli di Francia (+3,5%), che concorrono a contenere il risultato complessivamente negativo (-2,2%) dell’export di tessuti made in Italy,

L’ottimismo della volontà dei nostri espositori, accompagnato dalla qualità delle collezioni presentate in questa sedicesima edizione di Milano Unica in Cina, dimostra la consapevolezza che l’industria tessile italiana ha dell’importanza strategica di questo mercato. I dati della prima parte dell’anno e le previsioni non inducono all’ottimismo per il 2019, ma noi sappiamo che dobbiamo guardare avanti perché Cina+Hong Kong sono parte determinate del futuro della tessitura italiana. La situazione di Hong Kong, le incertezze derivanti dalla guerra dei dazi tra Cina e Usa, il rallentamento dell’economia cinese, sono variabili indipendenti di uno scenario in cui dobbiamo continuare a essere presenti con la forza della qualità, creatività e della sostenibilità della nostra offerta” commenta il Presidente di Milano Unica, Ercole Botto Poala.

“Nonostante il quadro congiunturale in rallentamento, il Pil cinese ha chiuso il primo semestre del 2019 in rialzo del 6,2 per cento in linea con le aspettative di una crescita meno esplosiva ma più sostenibile. Anche se preoccupa il rallentamento dei consumi, il rischio di una brusca frenata dell’economia cinese sembra scongiurato. L’Agenzia ICE continua ad accrescere i propri investimenti in Cina a supporto delle aziende italiane che operano in un contesto internazionale indebolito e in un mercato sempre più competitivo. Il settore tessile italiano può contare sulla piattaforma di Milano Unica Shanghai che la nostra Agenzia supporta convintamente contribuendo a realizzare la migliore vetrina delle nostre realtà produttive nazionali che suscitano interesse e 3 ammirazione tra i consumatori cinesi sempre più attenti alla qualità e all’innovazione elementi caratteristici dei distretti tessili italiani”. sostiene Massimiliano Tremiterra, Direttore dell’Agenzia ICE di Shanghai.

Il mix sostanzialmente paritetico di espositori che presentano collezioni di tessuti per uomo e di tessuti per donna e bambino – aggiunge il Presidente di Milano Unica – è anche l’ulteriore conferma della acquisita coscienza delle opportunità che la Cina offre non solo per chi produce  lane pettinate o cardate. Con ostinazione, per affrontare il vento contrario difendendo il nostro vantaggio competitivo, sappiamo di dover accrescere la qualità e la diversificazione della nostra offerta, che sempre di più si coniuga  con un forte e qualificato  impegno per la sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Un tema a salvaguardia del pianeta che non è prerogativa dell’Occidente industrializzato, ma che vede in prima fila anche la Repubblica popolare cinese e crescenti settori della sua società civile”.

All’aumento degli espositori e, ci auguriamo, dei visitatori, frutto di un’accurata selezione – sottolinea Massimo Mosiello, Direttore Generale della manifestazione -, abbiamo risposto proponendo un Salone in grado di aiutare a mettere in relazione nel migliore dei modi domanda e offerta. Grazie alla collaborazione con Agenzia ICE, l’organizzazione di Milano Unica si pone al servizio delle aziende tessili made in Italy per aiutarle ad affrontare un mercato dalle grandi potenzialità, ma anche difficile, soprattutto per chi non dispone delle adeguate dimensioni. Tutto questo senza mai dimenticarsi di avere, nel contempo, anche la responsabilità di concorrere a favorire una qualificata percezione dell’Italia in quel grande mercato”.

Un particolare ringraziamento va al Ministero dello Sviluppo Economico, e ad Agenzia ICE, oltre che a Sistema Moda ItaliaBanca Sella.

 


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