Moda, Tessile, Abbigliamento

Al via la 5a edizione di “E’ di moda il mio futuro”

gennaio 18 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

Parte la 5a edizione di “E’ di moda il mio futuro”, il progetto promosso dalla sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord che ha l’obiettivo di valorizzare presso i giovani le opportunità professionali offerte dal tessile-abbigliamento e dal calzaturiero. Anche questa edizione, come la precedente, deve scontrarsi con i problemi organizzativi imposti dalla situazione sanitaria e conciliare quindi l’imprescindibile tutela della sicurezza dei partecipanti con le attività di orientamento. Una difficoltà, questa, che ha stimolato l’adozione di soluzioni flessibili e modulari, adottabili nei prossimi mesi in maniera diversa in funzione dell’andamento della pandemia.

I principali destinatari del progetto saranno come sempre i ragazzi delle scuole medie inferiori, cui vengono proposte iniziative che li avvicinino al mondo della moda in maniera coinvolgente e creativa, e delle superiori, sia per le scelte dell’indirizzo dopo il biennio sia per le decisioni da assumere dopo il diploma in relazione all’ingresso nel mondo del lavoro o alla prosecuzione del percorso di formazione.

Molteplici gli stimoli che il progetto fornisce ai giovani delle scuole aderenti: laboratori didattici, concorsi, video illustrativi del settore, testimonianze aziendali e scolastiche, partecipazione delle imprese alle iniziative di orientamento organizzate dalle scuole e dagli istituti di formazione post-diploma. In alcuni casi sarà valutato di volta in volta se adottare la modalità in presenza oppure ricorrere ai collegamenti online; nel caso dei laboratori didattici organizzati in collaborazione col Museo del tessuto di Prato, questi potranno tenersi o nei locali del Museo stesso o a cura dei formatori di quest’ultimo presso le scuole aderenti. Alla 5a edizione di “E’ di moda il mio futuro” hanno già aderito le scuole medie superiori ITS Buzzi di Prato, ISI Sismondi-Pacinotti di Pescia e Benvenuto Cellini di Firenze, ISISTL Bertrand Russell-Isaac Newton di Scandicci ed i licei artistici Umberto Brunelleschi di Montemurlo e Policarpo Petrocchi di Pistoia; per quanto riguarda le scuole medie inferiori, è in fase di avvio la promozione del programma che le coinvolgerà a partire da marzo.

“Come ogni altra attività, anche il nostro progetto è condizionato dalla pandemia, ma non per questo ci siamo arresi – dichiara Maurizio Sarti, presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord -. Già l’anno scorso, con una edizione tutta in digitale, raggiungemmo 750 ragazzi, meno del migliaio cui eravamo abituati nelle precedenti edizioni ma comunque un buon numero. Arrivare a quota cinque edizioni, oltretutto dopo due anni come quelli che abbiamo vissuto, costituisce il segnale più chiaro di quanto teniamo a questo progetto. Ci teniamo perché le imprese hanno bisogno di personale: un bisogno determinato dall’età avanzata di molti dei nostri addetti, un quarto dei quali ha più di 55 anni, ma anche dalla forte volontà di introdurre in azienda professionalità nuove e menti aperte come solo quelle dei giovani sanno essere. Ma teniamo a ‘E’ di moda il mio futuro’ anche perché ne abbiamo constatato l’efficacia. Se per esempio quest’anno al Buzzi ci sono tre sezioni complete per l’indirizzo tessile – quando solo otto anni fa ce n’era a stento una – il merito è, oltre che ovviamente della scuola stessa, anche dell’intensa opera di informazione e orientamento che è venuta dalle aziende e da questo progetto in particolare. Il messaggio che inviamo con questo progetto, come con le molte altre iniziative per la formazione e l’orientamento, viene evidentemente colto e recepito: nonostante i molti problemi che questi tempi difficili ci sottopongono, le aziende tessili e calzaturiere credono in quello che fanno, sono consapevoli della centralità delle risorse umane e sono disponibili a fare tutto quanto il possibile per mantenere e accrescere questo patrimonio essenziale e imprescindibile. Anche un anno come il 2021, ancora fortemente anomalo e penalizzante per il nostro settore, ha visto a Prato per il tessile un saldo positivo avviamenti-cessazioni per 274 unità. Certamente agisce in questo risultato anche il blocco dei licenziamenti, ma il dato resta, a fronte di un 2020 che invece portava un segno negativo. L’indagine Excelsior condotta continuativamente da Unioncamere e ANPAL-Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro prevede per Prato 2.900 nuovi ingressi nel tessile-abbigliamento nel primo trimestre di quest’anno: una cifra da prendere col beneficio del dubbio dati i tempi instabili che viviamo, ma comunque un segnale importante della volontà delle aziende di introdurre al proprio interno nuove risorse.”

Questa 5a edizione del progetto è patrocinata da Comune di Prato, Provincia di Prato, Comune di Monsummano Terme e Provincia di Pistoia ed è effettuata in collaborazione con il PTP Moda-Formazione Moda Toscana, la rete guidata dall’ITS Buzzi che riunisce alcune fra le più importanti realtà formative del territorio nelle discipline del settore moda. Il programma presenta alcune conferme di attività già consolidate nelle edizioni precedenti ma anche delle significative novità.

“Il progetto ‘E’ di moda il mio futuro’ è una delle nostre attività più importanti – spiega Roberta Pecci, coordinatrice del gruppo di lavoro su offerta formativa, fabbisogni di professionalità e orientamento della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord -. Quest’anno per l’orientamento dei giovani verso il tessile-abbigliamento la novità principale è la realizzazione di un video in collaborazione con l’ITS Buzzi, partendo da un’idea che ci ha proposto la stessa scuola: incuriosire i ragazzi sul ciclo tessile partendo dalla fine, da ciò che già conoscono, cioè dagli abiti che indossano ogni giorno. Ne è nato un cortometraggio in cui in 5 minuti percorriamo a ritroso la produzione di abiti in tessuto e maglieria e che proporremo alle scuole come contributo alle loro attività di orientamento. Il video, dal titolo ‘Dall’abito alla fibra tessile. E ritorno!’, è da oggi disponibile sui social network di ‘E’ di moda il mio futuro’ e sul canale YouTube di Confindustria Toscana Nord. Volevamo che fosse uno strumento per i giovani, fatto da giovani – tutti, dai videomaker che lo hanno realizzato per noi alla protagonista che è una studentessa del Buzzi – e rispondente al loro modo di vedere: speriamo di esserci riusciti e di raccogliere interesse. Rimangono nel programma del progetto, anche se le modalità di realizzazione potranno variare in relazione all’evoluzione della pandemia, i laboratori con il Museo del tessuto ‘Remake jeans’ e ‘Occhio all’etichetta’ per i ragazzi delle seconde e terze classi delle medie superiori e ‘T-shirt creativa’, collegata anche a un concorso, per le medie inferiori. Confermati anche gli incontri, virtuali o meno, con istituti post-diploma che potranno illustrare le opportunità che offrono. L’attività del nostro gruppo di lavoro non è però circoscritta al solo orientamento. Con le scuole del settore lavoriamo per contribuire alla definizione dei programmi e all’aggiornamento dei docenti, oltre che per aiutarle a individuare temi e strumenti coerenti con le necessità delle aziende; un esempio è l’accordo quadro con il Buzzi. Per il post-diploma siamo stati promotori e abbiamo in vario modo supportato numerosi corsi, realizzati o in via di realizzazione con finanziamenti regionali o ministeriali dalla Fondazione Its Mita, peraltro impegnata anche in questa edizione del progetto, e da agenzie formative come il Pin e lo stesso Buzzi: parliamo di competenze cruciali per il nostro settore, dalla chimica applicata alla tintoria e finissaggio al controllo qualità, dal disegno tessile al coordinamento della filiera, fino ad addetti alla funzione commerciale che abbiano competenza specifica nel settore moda. Recentemente siamo stati coinvolti dall’Università di Firenze per un futuro corso di laurea triennale in tessile e moda che dovrebbe essere avviato col prossimo anno accademico. Auspichiamo anche di poter realizzare un evento dedicato a persone inoccupate e disoccupate che potrebbero trovare nuove opportunità nel settore moda. Un impegno ad ampio spettro, quindi, che ha come obiettivo la disponibilità di competenze forti e centrate sui bisogni delle imprese. Sarà particolarmente prezioso, e ne attendiamo con estremo interesse la costituzione, uno strumento come l’Osservatorio sul mercato del lavoro previsto dal protocollo sottoscritto da Regione Toscana, Camera di commercio Pistoia-Prato, categorie economiche e sindacati, sulla base dell’iniziativa coordinata dal Comune di Prato e dal PIN.”

Novità importanti della 5a edizione di “E’ di moda il mio futuro” riguardano anche il calzaturiero.

“Il nostro comparto ha attraversato probabilmente in questi ultimi due anni la peggior crisi dal dopoguerra e in questi ultimi mesi stiamo registrando i primi segnali di ripresa – afferma Rodolfo Checcucci, coordinatore del gruppo Cuoio e calzature della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord -. Nonostante ciò, le industrie calzaturiere hanno deciso di continuare a investire tempo e risorse economiche in operazioni di orientamento come questa. Dal nostro punto di vista, che tenta anche nelle difficoltà di guardare al futuro, osserviamo che esistono e si stanno sempre più ricreando opportunità di lavoro nel settore calzaturiero anche e soprattutto per i profili più qualificati. Professionalità nuove e maggiormente formate vengono ricercate tanto negli ambiti dedicati alla produzione per i grandi brand della moda mondiale, quanto nelle aziende con strutture organizzative di produzione e commercializzazione più articolata che puntano a creare prodotti di qualità per le fasce più alte del mercato piuttosto che di lusso. La tendenza del mercato, già iniziata prima della pandemia, ha accelerato questa evoluzione sia nelle strutture che nelle competenze all’interno delle singole aziende che stanno sforzandosi, sempre di più e con enormi sacrifici, di investire sia nei propri impianti che nella formazione del proprio personale. Tuttavia, non c’è ancora la percezione sufficientemente diffusa che lavorare in un calzaturificio significhi, e sempre più significherà in futuro, appartenere a un mondo glamour, attrattivo e capace di dare grosse soddisfazioni. Il senso di questo progetto è di fatto duplice. Da un lato vogliamo veicolare il messaggio positivo che in quest’area esiste lavoro, e lavoro di buon livello e qualità, nella speranza che i nostri giovani non disperdano il patrimonio di competenze che i loro genitori e nonni hanno fondato in Valdinievole, ma anzi lo arricchiscano con i loro studi, idee e, soprattutto, il loro entusiasmo. Dall’altro lato, quello delle imprese, vogliamo sottolineare che ci troviamo ormai nel collo di bottiglia del pensionamento dei nostri addetti di maggior esperienza, ed abbiamo necessità di garantire il giusto ricambio generazionale nelle aziende, che rappresentano ancor’oggi un’importante risorsa da preservare del nostro territorio. I dati rilevati dal nostro Centro studi in questo sono decisamente espliciti. Un valore aggiunto all’edizione 2022 di ‘E’ di moda il mio futuro’ è il concorso ‘Glam Rock, Glam Shoes’: in collaborazione con il comune di Monsummano, che ha già realizzato manifestazioni in ricordo di David Bowie che qui muoveva i primi passi artistici già nel 1969 (fra l’altro, grazie alla sponsorizzazione di un collega calzaturiero): pubblicheremo infatti un bando per la progettazione di una calzatura che evochi lo stile del ‘Duca Bianco’. Data la continua evoluzione del quadro sanitario, non possiamo andare per adesso oltre l’annuncio, poiché i contenuti del bando saranno condizionati dalla situazione epidemica presente al momento della sua pubblicazione, prevista nel mese di febbraio e che prevederà la premiazione del vincitore a maggio. Ma in ogni caso vogliamo favorire la consapevolezza che la moda è un fantastico trasmettitore di valori, di arte, di musica e che anche il nostro distretto, nel suo piccolo, è stato parte del periodo più rock della storia. Se eravamo all’avanguardia allora a maggior ragione possiamo immaginare ora di porre le basi per proiettare le nostre attività nel futuro.”

 

Link al video “Dall’abito alla fibra tessile. E ritorno!”

 


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