Moda, Tessile, Abbigliamento

Al via Milano Unica China 2013

ottobre 21 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Biella, Carpi, Como, Eventi, News, Prato

Silvio Albini, Presidente di Milano Unica: “In Cina si gioca una parte importante del futuro della tessitura italiana” – Espositori in aumento – Export in difficoltà ma un contributo indiretto al tessile nei primi 6 mesi del 2013 è arrivato dalle esportazioni di abbigliamento verso la Cina che sono cresciute del 18,7% per un valore di oltre 206 milioni.

Cristina Tajani, Assessore alla Moda del Comune di Milano, e Silvio Albini, Presidente di Milano Unica, hanno presentato, a Palazzo Marino, la quarta edizione di Milano Unica Cina, che si terrà a Shanghai dal 21 al 24 Ottobre p.v. in collaborazione con Intertextile Apparel Fabrics. All’ormai tradizionale appuntamento cinese del Salone Italiano del Tessile parteciperanno 133 aziende del top di gamma tessile-accessori Made in Italy. Una partecipazione ancora in crescita rispetto alla corrispondente edizione del 2012 che aveva visto la presenza di 124 aziende.

La terza edizione si era svolta a Pechino nel marzo di quest’anno ed era stata visitata da circa 2.300 rappresentanti di aziende e stilisti provenienti dall’intero Far East (+ 15% su Pechino 2012). Di questi, circa 650 risultavano essere state nuove registrazioni, provenienti da tutto il continente, in linea con i criteri di selezione stabiliti dalla manifestazione.

L’andamento delle esportazioni di tessuti verso la Repubblica Popolare Cinese nei primi 6 mesi del 2013 ha visto un calo complessivo del 2% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. In crescita significativa (+35%) sono risultati i tessuti a maglia, a fronte di un calo (-6,8%) delle esportazioni di tessuti di lana pettinata che rappresentano circa il 45% del valore totale delle esportazioni di tessuti made in Italy (pari a oltre 103 milioni di euro).. Assieme ai tessuti di lana cardata, anch’essi in calo (-7,6%), tuttavia sono i soli a far registrare un saldo positivo della bilancia commerciale che, complessivamente, vede le nostre esportazioni pesare per circa la metà del valore delle importazioni.

In calo anche le nostre esportazioni di tessuti di cotone (-3,1%) che presentano un saldo negativo della specifica bilancia commerciale. Va però sottolineato che mentre in quantità rappresentano solo il 10% delle importazioni di tessuti di cotone dalla Cina, in valore il loro peso risulta essere superiore al 22%. Ovvero che il valore unitario dei prodotti esportati è significativamente più elevato. Un contributo indiretto alla tessitura nei primi 6 mesi del 2013 è però arrivato dalle esportazioni di abbigliamento verso la Cina che sono cresciute del 18,7% per un valore di oltre 206 milioni di euro.

“Milano è sempre più vicina agli operatori del tessile e all’intero sistema moda. A conferma che la collaborazione iniziata nei mesi scorsi sta diventando oggi un modo nuovo di presentare all’estero la città insieme al meglio della sua produzione made in Italy, perché Milano è indissolubilmente sinonimo di moda, creatività e qualità”. Così l’Assessore alla Moda del Comune di Milano Cristina Tajaniche ha aggiunto: “Milano si conferma così, nonostante la concorrenza internazionale di altre città, la vetrina preferita per i produttori del tessile di alta gamma e noi, come Amministrazione, siamo sempre più impegnati nel favorire la cooperazione settore pubblico e operatori per valorizzare la competitività del comparto”.

“Le esportazioni di tessuti verso la Cina – commenta Silvio Albini, Presidente di Milano Unica – hanno complessivamente subito una flessione a causa del rallentamento dell’economia di quel grande mercato, che tuttavia, assieme a Hong Kong è il secondo mercato per importanza. La qualità, la ricerca, il servizio offerto dai produttori italiani sono però alla base dello sviluppo del fashion cinese. Sempre più il gusto italiano, lo stile di vita nazionale, hanno presa nell’immaginario collettivo locale. La Cina è un mercato in costante evoluzione, dove i “nuovi” consumatori sono sempre più attenti ai “vecchi” valori: chiedono eccellenza e coerenza della filiera -  il controllo delle materie prime, del processo produttivo, della esclusività del prodotto, della relazione e del servizio al cliente. In altre parole i consumatori cinesi, come anche quelli russi, giapponesi, turchi vogliono l’eccellenza, il saper fare, i valori autentici del vero Made in Italy”.

“Oltre alle nostre collezioni, intendiamo portare a Shanghai, all’ingresso del Pavillion, una versione più piccola dell’Area Trend, creare quella che a Milano definiamo “la via di accesso al mondo del tessile–accessori, la guida professionale alle collezioni e alle tendenze della stagione. L’Area Trend è di impatto sicuro sui visitatori, è un patrimonio che merita di essere proposto a un mercato desideroso di input qualificati e di alto livello professionale del Made in Italy. E’ un valore aggiunto che intendiamo dare alla nostra manifestazione. Si tratta di una selezione dei materiali, effettuata a giudizio della Commissione Stile di Milano Unica, in base ai due temi dell’edizione in corso, delle collezioni delle aziende espositrici che hanno interpretato le direzioni indicate” dichiara Massimo Mosiello, Direttore Generale di Milano Unica.

Il grande evento di Milano è sempre il cuore della parte mondana “Italian lifestyle” del salone: una importante mostra fotografica, realizzata dal maestro di fotografia Giovanni Gastel, uno dei nomi più internazionali della fotografia italiana. Erede dello stile aristocratico e sofisticato che caratterizza l’antica noblesse milanese (è nipote di Luchino Visconti), riflette nel suo stile cultura, eleganza e charme. La cena di gala sarà arricchita da video e importanti iniziative dedicate ai giovani talenti cinesi, alcuni dei quali affermatisi nel panorama internazionale anche grazie alla partecipazione a On STAGE, una fra tutti Uma Wang. L’intento è sempre quello di avvicinare il fashion design cinese emergente alla qualità e al prodotto Made in Italy. Madrina della serata sarà Ying Wang, ricercatrice a scouter di talenti nell’ambito della moda cinese e internazionale.

Ancora una volta Milano Unica e i giovani: il futuro della qualità della moda internazionale risiede nel connubio nuovi talenti e tessile, in un percorso di formazione delle nuove generazioni alla qualità, alla ricerca e all’innovazione  del Made in Italy.

Altra novità da comunicare è l’anticipazione della data della prossima edizione, che si svolgerà a ancora Shanghai e non più a Pechino. Per rispondere alle esigenze degli espositori e del mercato, Intertextile Apparel Fabrics e Milano Unica Cina presenteranno le collezioni P/E 2015 il 3-5 marzo 2014.

Pratotrade a Milano Unica Cina e in Corea

Sono 27, per lo più socie di Pratotrade, le imprese pratesi che prendono parte da oggi e fino a giovedì 24 a Milano Unica Cina. Un numero in lento ma costante aumento, a testimonianza del crescente interesse per la fiera e per il mercato cinese in generale. La fiera sarà anche l’occasione per continuare a sviluppare relazioni con operatori cinesi, in vista di eventi che Pratotrade intende organizzare nel contesto delle prossime fiere europee per dare particolare evidenza ai propri consorziati.

La missione in Asia del consorzio avrà anche un’ulteriore importante appendice: lo stesso giovedì 24 e venerdì 25 in Corea, a Seoul, avrà luogo uno workshop organizzato espressamente da Pratotrade ed al quale parteciperanno 9 aziende socie. Grazie al contributo di Toscana Promozione/Regione Toscana Pratotrade torna dunque dopo alcuni anni in Corea, mercato anch’esso in crescita e di grande interesse per il tessile italiano.

Le imprese socie di Pratotrade che parteciperanno al workshop in Corea:

Inseta s.r.l.

Lanificio Cangioli 1859 spa

Lanificio Fortex s.p.a.

Linea Ross spa

Linea Tessile Italiana s.p.a.

Gruppo Emmetex (Emmetex, Emmeci, Masterloom black)

Marini Industrie spa

Pontetorto spa

Warp & Weft srl

 


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