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Aspettando Itma 2015: le imprese meccanotessili pratesi incontrano Acimit

maggio 27 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

Un’attività ad alto contenuto tecnologico come la produzione di macchine tessili richiede programmazione e tempi lunghi: così questi mesi di metà 2014 possono considerarsi una sorta di “antivigilia” di Itma 2015.

La più importante e prestigiosa vetrina del meccanotessile si terrà infatti nel novembre 2015 a Milano e le imprese pratesi si stanno preparando a l’appuntamento.

L’incontro di ieri con Acimit (l’associazione confindustriale di settore) è stato l’occasione per delineare scenari e fare il punto sul settore a Prato. All’incontro ha partecipato per Acimit il direttoreFederico Pellegata, oltre al vicepresidente pratese Andrea Piattelli.

22 aziende che producono macchine per l’industria tessile nel distretto (escluse le officine che effettuano riparazioni ma non producono in proprio); 360 addetti, molti dei quali con elevata specializzazione; un fatturato complessivo di 78 milioni di euro ed un export che ha chiuso il 2013 a quota +21,4% rispetto all’anno precedente, anch’esso positivo: questi i numeri-chiave del settore. Molto diversificata la produzione: dalle macchine per la filatura e la preparazione delle fibre fino alla pressoché totalità delle macchine per tintoria e finissaggio, includendo anche macchine per tessuti speciali e non tessuti.

“L’incertezza e l’instabilità dei mercati rimangono, ma in effetti le performance del nostro settore a Prato in questo momento possono dirsi abbastanza soddisfacenti” commenta la presidente della sezione Meccanici dell’Unione Industriale Pratese Francesca Fani “La recente indagine congiunturale qualitativa effettuata dall’Unione conferma aspettative positive, seppure prudenti: per oltre il 70% degli intervistati l’ andamento per il 1° semestre 2014 può dirsi buono in sé e comunque migliore del secondo semestre 2013. In particolare, gli imprenditori hanno espresso aspettative di miglioramento per il mercato interno, che è stato finora un punto di debolezza, e una continuità positiva sui mercati esteri.”

Il mercato interno finora non ha messo a segno gli stessi risultati dell’export; la variazione complessiva del fatturato incorpora il peggior andamento delle vendite sul mercato nazionale rispetto a quelle all’estero: nel 2012 la variazione dei ricavi si è attestata al +4,5%, e anche per il 2013 si stima una variazione intorno al +4%. Dall’indagine congiunturale sono emerse valutazioni anche sull’effettiva sussistenza della ripresa: il 22% dei meccanotessili ha risposto di sì, il 67% che una ripresa c’è  ma in termini contenuti, e il restante 11% non rileva ad ora nessuna ripresa.

 


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