Moda, Tessile, Abbigliamento

Calzaturieri: non inizia bene il 2014

giugno 9 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News

Riprende il segno negativo la produzione di calzature made in Italy. Un’indagine su un campione di associati di Assocalzaturifici, riuniti oggi 6 giugno a Milano in assemblea, mostra un -0,3% dei volumi nel primo trimestre 2014, dopo il +1,8% del 2013.

La produzione in valore, tenuto conto delle dinamiche dei prezzi, è stimata in aumento dell’1,5% nel primo quarter. L’export, in particolare, ha registrato un +3,1% in valore, a fronte di un -2,8% in volume, penalizzato soprattutto dall’Est Europa (-18,3% in Russia, -7,1% Ucraina e Kazakistan -4,6%). Nell’Ue a 28 Paesi (-3,3% in quantità e +2,3% in valore) i due maggiori buyer, Francia e Germania, mostrano una tenuta (+0,2% e +0,7% in volume). I mercati esteri più dinamici sono però il Medio Oriente (+21% in quantità e +12% in valore), il Nord America (+15,6% in volume e +18% in valore) e il Far East, che però rallenta rispetto ai trimestri passati (+11,8% in valore).

Grazie a queste performance, il saldo della bilancia commerciale è in attivo per 786,3 milioni (+6% rispetto allo stesso periodo del 2013). Tuttavia, i consumi interni continuano a preoccupare: -2,4% in volume e -3,7% in cifre. Solo la categoria delle scarpe sportive e sneaker va in controtendenza: +1% in quantità e +0,6% in termini di spesa. Forte discesa invece nel segmento bimbo (-8,1% in volume).

Dall’indagine di Assocalzaturifici emerge inoltre un’ulteriore contrazione del numero delle imprese (-0,8%) e degli occupati (-1,3%), anche se l’intera filiera della pelle denota, nei tre mesi, un minore ricorso alla cassa integrazione.


Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!
Realizzazione sito MB web designer | Powered by Master elettronica S.r.l.