Moda, Tessile, Abbigliamento

Confindustria Toscana Nord:i dati congiunturali dei primi sei mesi del 2016

ottobre 3 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

Congiuntura manifatturiera di Lucca, Pistoia e Prato nel 1° e 2° trimestre 2016: i dati del Centro Studi di Confindustria Toscana Nord, elaborati con nuove e rigorose metodologie

Una nuova metodologia e un approccio integrato ed esteso all’intero territorio di riferimento: il Centro Studi di Confindustria Toscana Nord ha presentato oggi i dati della congiuntura manifatturiera di Lucca, Pistoia e Prato nel 1° e 2° trimestre 2016. La confluenza in Confindustria Toscana Nord delle competenze delle tre associazioni di partenza ha portato alla formazione di un servizio con pochi uguali nel sistema delle associazioni di categoria: la rilevazione congiunturale manifatturiera trimestrale, in particolare, è stata reimpostata adottando metodologie rigorose analoghe a quelle Istat. Le interviste personalizzate (500 in tutto, realizzate via internet o telefono) coinvolgono un campione statistico di imprese manifatturiere, socie e non, con 10 o più addetti.

Il presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi spiega: “L’obiettivo che la nostra associazione si pone attraverso l’attività del proprio Centro Studi non è soltanto di sostenere le attività di servizio e rappresentanza ai soci ma anche di offrire un monitoraggio rigoroso e tempestivo a tutte le forze istituzionali dei tre territori. A regime saremo in grado di rendere pubblici i risultati trimestrali dell’indagine congiunturale entro 4-5 settimane dal termine del periodo di indagine: tempistiche quindi ottimali per questo tipo di rilevazioni.”

Gli esiti delle rilevazioni sul 1° e 2° trimestre 2016, le prime del nuovo Centro Studi, mostrano andamenti complessivamente coerenti con l’economia nazionale e internazionale: in un contesto interno di ripresa incerta, se non di risultati negativi, rispetto al 2015 si indebolisce il ritmo di crescita della produzione industriale. Non sorprende quindi che i dati complessivi Lucca-Pistoia-Prato  delle variazioni tendenziali (sugli stessi periodi dell’anno precedente) per l’intero settore manifatturiero segnino +1,7% per il primo trimestre e si fermino a un più contenuto +0,8% nel secondo.                               Nelle aziende con meno di 50 dipendenti l’andamento presenta nel 2° trimestre una leggera contrazione (-0,2%).

A livello settoriale, il metalmeccanico dell’area Lucca-Pistoia-Prato registra una variazione tendenziale della produzione industriale del +2,1% nel 1° trimestre 2016 e +3,9% nel 2°; quello cartario presenta variazioni sostanzialmente stabili, con +1,8% nel 1° trimestre e +2% nel 2°. In rallentamento ma con variazioni positive il settore aggregato dei materiali da costruzione, chimica e plastica che passa da +4,3% a +0,4%; nello stesso solco il tessile passa da +2,6% a +1,9%. Il mobile registra una variazione nulla (0%) nel 1° trimestre e una contrazione nel 2° (-4%); l’alimentare, già in diminuzione nel 1° trimestre (-0,7%),  registra una più marcata contrazione nel 2° (-10,1%); la produzione di abbigliamento e maglieria risulta in contrazione nel 1° trimestre (-3,5%) ma migliora nel 2° (-0,4%); il cuoio e calzature passa da una variazione leggermente negativa nel 1° trimestre a un +1,4% nel 2° trimestre.

L’ indebolimento congiunturale incide sulle previsioni degli imprenditori rispetto alla produzione industriale di luglio-settembre: il saldo percentuale di risposte “aumento” e risposte “diminuzione”, a quota +25% a fine 1° trimestre, scivola a +9% a fine 2° trimestre.

Lucca

I dati Il manifatturiero lucchese è passato da una produzione del 1° trimestre 2016 in leggero aumento (+1,2%) rispetto al 2015 a un sostanziale pareggio (+0,1%) nel 2°. Scomponendo il dato nei settori merceologici, nei primi sei mesi 2016 risultano in crescita la produzione del settore cartario lucchese (+1,9% nel 1° trimestre, aumenta a +2,7% nel 2°), della chimica e plastica (+2,2% il 1° trimestre, +5,4% il 2°); la produzione di macchinari (passa da +4,2% del 1° trimestre a +9,8% del 2°). I settori lucchesi che, dopo un avvio positivo nel 1° trimestre hanno registrato una frenata nel 2° sono: il lapideo che passa da un aumento del +11,7% a una diminuzione del -9,7%; la metallurgia e prodotti in metallo da +2,4% a -2,8%; la nautica (altri mezzi di trasporto) da +2,3% a -2,2%. Risultano in diminuzione in tutto il semestre il settore alimentare, i settori “moda” (tessile, abbigliamento e calzaturiero) e tutti gli altri settori manifatturieri.

Le aspettative per l’andamento della produzione nel trimestre successivo espresse dagli imprenditori lucchesi scendono da un saldo percentuale di risposte “aumento” e risposte “diminuzione” del +21% del 1° trimestre, a un +14% di fine giugno.

Il commento della vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Cristina Galeotti

“In un contesto di  rallentamento economico globale, anche la crescita della nostra provincia si sta appiattendo. La produzione industriale è cresciuta dell’1,2% nel primo trimestre arrivando una crescita pressoché nulla nel secondo. Tuttavia, come abbiamo avuto modo di sottolineare anche in altre occasioni, da una parte l’eterogeneità dei comparti produttivi del nostro territorio, dall’altra le caratteristiche strutturali delle aziende, che sono internazionalizzate, dimensionalmente organizzate, innovative e patrimonializzate, tutte leve queste su cui dobbiamo continuare ad agire per arginare gli urti dell’incertezza economica e politica, consentono di mantenere aspettative di crescita per i prossimi mesi.”

Pistoia

I dati A Pistoia la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso periodo del 2015 migliora leggermente, passando dal +0,7% del 1° trimestre a +1% del 2°. I dati a livello settoriale evidenziano in entrambi i trimestri una crescita per il settore cuoio e calzature (rispettivamente, +3,3%; +6,0%) e per l’estrattivo, chimica e plastica (+4,3% il 1° trimestre; +9,6% il 2°); in rallentamento gli “altri settori manifatturieri” (+7,3% il 1° trimestre, +0,2% il 2°). Il settore metalmeccanico ha invece registrato una produzione tendenziale negativa (-2,5%) nel 1° trimestre e una positiva (+0,9%) nel 2° trimestre. Rallentano l’alimentare (da +1,0% a -0,3%), l’abbigliamento e maglieria(-2,8%; -2,6%) e il mobile (+0,0; -4,0%).

Le aspettative degli imprenditori pistoiesi per l’andamento della produzione nel trimestre successivo (saldo percentuale di risposte “aumento” e risposte “diminuzione”) passano dal +38% del 1° trimestre al +28% del 2°, con una diminuzione di risposte positive da attribuire principalmente ai minori ordinativi previsti sui mercati esteri.

Il commento della vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Federica Landucci

“La manifattura pistoiese mostra, nel suo complesso, un’accelerazione riferita al secondo trimestre dell’indagine. La ripresa è tanto più significativa perché riguarda anche settori che nel tempo – il cuoio e calzature, ad esempio – hanno sofferto periodi di maggiore difficoltà e minore fiducia. Con piacere registriamo la crescita di settori ad alto contenuto tecnologico come la chimica. Confidiamo che la tendenza si consolidi, confermando le aspettative che sono positive, nonostante il clima di generale incertezza dovuta a fattori che sono in gran parte ingovernabili, soprattutto quelli relativi a scenari internazionali complicatissimi”.

Prato

I dati La variazione della produzione manifatturiera pratese registrata nel 1° trimestre (+3,2%) rimane positiva nel 2° trimestre ma scende a +1,6%. La scomposizione del dato nei settori evidenzia un leggero rallentamento della produzione tessile, che pur rimanendo positiva passa da +3,7% del 1° trimestre a +2,0% del 2°; così anche la meccanica che dal +9,9% passa a +6,5% nel 2° trimestre. In leggera diminuzione nel periodo aprile-giugno la produzione dei settori abbigliamento-maglieria e degli altri settori manifatturieri pratesi. Le aspettative degli imprenditori pratesi per la produzione del trimestre luglio-settembre registrano un saldo del 10% (percentuale di risposte “aumento” meno risposte “diminuzione”) dal 25% del 1° trimestre: il calo è da attribuire alle peggiori aspettative sul mercato interno.

Il commento del presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi “Il settore tessile, e ancor più l’abbigliamento e la maglieria del distretto pratese, scontano le difficoltà del mercato interno: la precedente indagine sull’export ha evidenziato una sensibile crescita per quasi tutte le specializzazioni interne al settore, segno che sono i mercati esteri, una volta di più, il punto di forza delle produzioni pratesi. L’andamento comunque positivo della produzione tessile e meccanica pratese, che ha nel meccanotessile il suo principale riferimento, è un segnale di consolidamento della ripresa del distretto.“

 


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