Congiuntura Lu-Pt-Po: miglioramenti e stabilità nel 2017
febbraio 22 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, PratoMiglioramento progressivo della produzione industriale nell’area Lucca-Pistoia-Prato nel corso del 2017: il 4° trimestre si è chiuso con una variazione del +1,6% rispetto allo stesso periodo del 2016, contribuendo a una chiusura dell’anno che porta il segno più, per quanto con valori molto modesti (+0,4%).
Ad evidenziare questo andamento è l’indagine congiunturale svolta dal Centro Studi di Confindustria Toscana Nord nelle province di Lucca, Pistoia e Prato sulle imprese manifatturiere con più di 9 addetti (consuntivo periodo ottobre-dicembre 2017 e previsioni gennaio-marzo 2018).
A livello settoriale, le industrie alimentari hanno registrato nel 4° trimestre una variazione della produzione del -1,0%, chiudendo il 2017 in linea con il 2016 (-0,3%). Nei settori della moda (tessile, abbigliamento, cuoio-calzature) il 4° trimestre 2017 è stato in progresso rispetto al allo stesso periodo dell’anno precedente (+1,0%) con un contributo positivo del settore tessile (+2,1%), e ancora negativo per abbigliamento e maglieria (-1,6%). Il settore cuoio e calzature è diminuito del -2,7%, limitando il risultato annuale al +0,2%. La carta e cartotecnica nel 2017 consolida la produzione 2016 (+0,5%), registrando un peggioramento nel 4° trimestre (-1,2%). Balzo del settore chimica e plastica che mette a segno un +10,1% nel 4° trimestre correggendo gli effetti della battuta di arresto del 3° per chiudere il 2017 a quota +3,2% rispetto al 2016. Non soddisfacente invece l’andamento delle lavorazioni di minerali non metalliferi (-0,2% nel 4° trimestre), che concludono l’anno con una diminuzione del -1,6% rispetto al 2016. La metalmeccanica (macro-settore eterogeneo composto dai settori della metallurgia, prodotti in metallo, macchine, elettromeccanica, mezzi di trasporto) prosegue la crescita e aumenta nel 4° trimestre 2017 del +4,8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il settore del mobile ritorna negativo con -1,3% nel 4° trimestre e chiude il 2017 con una contrazione della produzione del -2%.
Il commento del presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi
“I dati congiunturali emersi dal lavoro del nostro Centro studi ci incoraggiano a continuare a scommettere con convinzione e ottimismo sulle nostre aziende. Il bilancio del 2017 è sostanzialmente invariato rispetto a un anno positivo quale è stato quello precedente, ma quel che più conta è la progressione nel corso dei trimestri: dopo una partenza in sordina, il 2017 ha avuto un andamento costantemente in crescita, a fronte del dato nazionale complessivamente migliore ma segnato da marcate discontinuità. Su questo orizzonte di stabilità si stagliano alcuni casi particolarmente positivi: la metalmeccanica, con +4,8%, e la chimica-plastica, con un ottimo +10,1% che rende giustizia all’alto livello di questo settore, rappresentato nel nostro territorio da realtà di eccellenza. Le imprese lavorano con determinazione e con buon successo per salvaguardare e potenziare la propria competitività: occorre che il quadro normativo e le condizioni di contesto sostengano i nostri sforzi e non li penalizzino come troppo spesso accade. E’ questo il messaggio uscito dalle Assise di Confindustria, a cui ha partecipato anche la nostra associazione, ed è questo che stiamo dicendo ai rappresentanti delle forze politiche che abbiamo incontrato lunedì a Lucca e che incontreremo oggi a Prato e domani a Pistoia.”
Lucca
La produzione industriale manifatturiera lucchese registra nel trimestre ottobre-dicembre 2017 una variazione del +2% rispetto allo stesso periodo del 2016 e chiude il 2017 con un aumento del +1,1% rispetto all’anno precedente. La scomposizione nei settori merceologici rilevanti a livello provinciale evidenzia che la ripresa nella fabbricazione di macchinari (compresi quelli specifici per l’industria cartario-cartotecnica) e nella elettromeccanica è proseguita anche nel 4° trimestre 2017: +5,6%. Su base annuale è aumentata del +3,5% e le attese per il 1° trimestre 2018 sono di ulteriore aumento della produzione. Le industrie cartaria e cartotecnica registrano una battuta di arresto (-1,1% rispetto al 4° trimestre 2016), con una variazione su base annuale del +0,4% (a livello italiano il 2017 si è concluso a quota -1,8%). Le aspettative per i primi tre mesi del 2018 sono di sostanziale invarianza della produzione rispetto all’anno scorso.
La produzione del settore nautico di Viareggio nel 4° trimestre 2017 è aumentata del +1,3% rispetto al 4° 2016, chiudendo il 2017 con una variazione media del +0,5%. Le previsioni per la produzione del 1° trimestre 2018 sono abbastanza positive. Continua la crescita della produzione metallurgica lucchese e della fabbricazione di prodotti in metallo: +10,8% il quarto trimestre 2017 rispetto al 2016 (dopo il +9,1% del terzo e il +5,1% del 2°, e a fronte di un dato nazionale che si ferma al +2,3%). Le previsioni tendenziali degli operatori per gennaio-marzo 2018 sono orientate alla stabilità. Negativa nel trimestre ottobre-dicembre 2017 la produzione tendenziale del settore aggregato della moda lucchese (-8,2%, influenzato dal risultato non positivo del cuoio-calzature); la produzione 2017 chiude così a quota -2,2%, ma le previsioni per la produzione del primo trimestre 2018 sono di leggero miglioramento. Il lapideo versiliese nel 4° trimestre 2017 ha aumentato tendenzialmente la produzione del +2,6% rispetto allo stesso trimestre 2016, facendo meglio del settore a livello nazionale (+0,1%) e chiudendo il 2017 a -2% rispetto al 2016 (Italia -1,1%). La produzione negli ultimi tre mesi 2017 delle industrie alimentari lucchesi è risultata in diminuzione (-0,9%), con chiusura dell’anno a -0,4% rispetto al 2016. Le attese sono di un miglioramento della produzione nei primi mesi 2018. Il settore della chimica e plastica balza del +13,2% e la chiusura del 2017 si porta a +2,6% rispetto al 2016, con previsioni di aumento tendenziale. Gli altri settori manifatturieri lucchesi (prevalentemente legno e componenti arredo) nel periodo ottobre-dicembre 2017 diminuiscono la produzione del -5,4% rispetto al 2016, chiudendo l’anno a -0,4%. Le previsioni per il trimestre in corso sono di stabilità rispetto alla produzione dello stesso periodo dell’anno scorso.
Il commento del presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi
“In un contesto di ripresa l’industria lucchese dimostra di essere ben collocata dentro questa tendenza. La meccanica ha continuato anche nell’ultimo trimestre a mettere a segno ottimi risultati. Buone anche le variazioni di nautica, lapideo e chimica-plastica, mentre la piccola battuta d’arresto della carta va letta in un contesto reso più complicato dalla dinamica di forte incremento delle materie prime. I principali motori produttivi dell’economia della nostra provincia girano, quindi, anche se è da valutare con attenzione la maggiore debolezza di altri settori. Importante rilevare anche la vivacità che finalmente dimostra la domanda interna. Le previsioni per il trimestre in corso fanno presupporre un andamento in linea con quello dell’ultimo.”
Pistoia
Il settore manifatturiero pistoiese chiude l’anno con una lieve crescita dei livelli produttivi nel 4° trimestre (+0,2% tendenziale). Nell’intero 2017, nella media dei quattro trimestri, i livelli produttivi sono però rimasti quasi fermi rispetto al 2016 (-0,2%), condizionati dai risultati dei mesi centrali. A livello settoriale, il comparto dei minerali non metalliferi, chimica e plastica presenta una frenata della produzione (-1,1% il 4° trimestre, tendenziale), con previsioni che confermano il rallentamento. Anche l’alimentare rallenta nel 4° trimestre (-1,2% tendenziale la produzione) dopo una crescita prolungata, durata oltre un anno.
Gli ordini in pareggio, sia dall’interno che dall’estero, confermano il rallentamento in corso, che compare anche nel quadro delle previsioni, dove gli ottimisti pareggiano i pessimisti nelle valutazioni prospettiche per la maggior parte delle variabili aziendali, salvo un certo maggiore ottimismo circa la possibilità di una ripresa per gli ordini dall’estero. I settori aggregati della metalmeccanica mostrano indicazioni di una forte ripresa in corso. Alla crescita dei livelli produttivi (+2,6%) si accompagna un aumento marcato del portafoglio ordini (+16,8% e +22,6%, rispettivamente, per gli ordini dall’estero e dall’Italia), che dovrebbero rappresentare la premessa di una crescita importante, in prospettiva, anche dei livelli produttivi.
Nel comparto della moda, il settore del cuoio e calzature continua a mostrare una maggiore vivacità nella provincia rispetto alla media dell’area, con livelli produttivi ancora in crescita (+1,9%). Il quadro delle previsioni mostra valutazioni leggermente positive per la produzione. Il settore tessile pistoiese è in accelerazione, la produzione è cresciuta del +2,2% tendenziale dopo il +0,8% del trimestre precedente. Situazione ancora incerta nella produzione di abbigliamento e maglieria: la produzione è risultata ancora in flessione (-1,4% tendenziale), ma molto meno rispetto al trimestre precedente (era a -5,4%). In frenata anche la produzione nella carta e cartotecnica, che chiude l’anno con un -2% per i livelli produttivi nel 4° trimestre, dopo un 2016 generalmente in rialzo (+1,1% nella media dell’intero anno). Il mobile torna a mostrare livelli produttivi in leggera flessione tendenziale (-2,4% nel 4° trimestre). Il settore mostra un andamento divergente rispetto alla media italiana (+7,8% il 4° trimestre e +5,4 la media dell’anno); la maggioranza delle aziende formula previsioni positive per la prima parte del 2018.
Il commento del vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini
“Il quadro rappresentato per l’industria pistoiese dall’ultima indagine sulla congiuntura è positivo. Non è ancora visibile una ripresa marcata nei livelli produttivi, ma ci sono indicazioni di accelerazione rispetto alla parte centrale dell’anno. Gli ordini invece sono cresciuti in modo brillante, sia dall’interno che dall’estero in diversi settori e soprattutto, in modo molto forte, per i produttori di beni di investimento, come macchine ed elettromeccanica. Questo significa che la ripresa è in corso e dovrebbe proseguire, come confermano le previsioni delle aziende, che sono prevalentemente orientate al rialzo.”
Prato
La produzione industriale nel quarto trimestre 2017 a Prato è cresciuta del +2,1% rispetto ai livelli dello stesso trimestre 2016, risultato positivo che porta a un pareggio della produzione 2017 su quella del 2016 (-0,1%).
Nei territori del distretto tessile pratese i livelli produttivi nel 4° trimestre sono cresciuti del +1,8% (+2,2% nella sola provincia di Prato), rispetto allo stesso periodo del 2016. Il dato complessivo del tessile incorpora un aumento nella produzione dei filati: +8,2%, soprattutto grazie al mercato interno, che recuperano parzialmente le contrazioni dei mesi precedenti e chiudono l’anno a -2,7% sul 2016, in linea con l’andamento nazionale (-2,3%). Le aspettative di produzione per l’inizio 2018 si mantengono ancora molto prudenti. La produzione dei tessuti (per abbigliamento, tecnici, per arredo e speciali), ha registrato nel 4° trimestre una variazione tendenziale del +4,3% (media nazionale +3,1%), e il settore chiude il 2017 a quota +1,5% rispetto al 2016, con buone aspettative per il 1° trimestre 2018. Il comparto conto terzi tessile ha registrato una diminuzione delle lavorazioni del -2,5% rispetto allo stesso trimestre del 2016. Le attese degli operatori per le lavorazioni nel 1° trimestre tornano prudentemente con il segno più.
A livello provinciale, prosegue sottotono l’andamento della produzione nel settore abbigliamento e maglieria che mette a segno un -1,2% rispetto al 4° trimestre del 2016 (Italia -11,4%). L’anno 2017 per le confezioni pratesi chiude con una diminuzione del -3,9% rispetto al 2016, a fronte del -5,8% dell’Italia. Le previsioni degli operatori per il 1° trimestre 2018 sono tornate leggermente positive. La produzione metalmeccanica pratese (espressa anche dai produttori di macchine per l’industria tessile) nel 4° trimestre registra un aumento della produzione del +2,7%; dopo una media del +7,9% nel primo semestre, nella seconda parte dell’anno la produzione ha rallentato (+1,8% il secondo semestre 2017 rispetto al 2016) chiudendo il 2017 con un aumento del +4,8% (+2,5% il dato nazionale). Le attese degli operatori della meccanica per il primo trimestre 2018 sono però tiepide.
Buono l’andamento di tutti gli altri settori manifatturieri pratesi (alimentari, materassi, chimica, arredo, ecc.) che aumentano nel trimestre del +2,3%, e chiudono il 2017 con un miglioramento tendenziale della produzione del +1,9%.
Il commento del vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Tempestini
“Il dato saliente che emerge per Prato dalle rilevazioni del nostro Centro studi è la buona prestazione dei tessuti. Anche questo comparto segue l’andamento di progressiva crescita che caratterizza nel 2017 tutto il manifatturiero pratese, ma in maniera piuttosto sostenuta, arrivando al +4,3% del 4° trimestre, e con effetti particolarmente rilevanti dato il suo peso nell’ambito del tessile locale. Un segnale incoraggiante, questo, che viene nel periodo dell’anno successivo alle fiere e quindi denso di attività commerciale: porta i suoi frutti la tenacia con cui i lanifici pratesi hanno continuato a investire e innovare anche in anni tutt’altro che positivi. Bene anche i filati, che rialzano la testa dopo un periodo piuttosto sofferto, e il meccanotessile, anche se la seconda parte dell’anno ha avuto prestazioni meno brillanti della prima; per abbigliamento e maglieria continua invece una fase caratterizzata dal segno meno, che fa seguito però a un lungo periodo di espansione anche a due cifre. Ancora delicata la situazione del conto terzi tessile, per il quale continua un segno meno che merita approfondimenti. Secondo molti operatori conto terzi si aprono spiragli positivi, ma è evidente che la filiera tessile debba rimanere in cima alle priorità sia della nostra associazione sia della politica e delle amministrazioni. ”
(Nella foto il vice presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Tempestini)