Moda, Tessile, Abbigliamento

Dall’8 luglio la 41a edizione di Milano Unica: i pratesi in fiera

luglio 8 | Pubblicato da Luigi Sorreca | Eventi, News

La 41a edizione di Milano Unica sta per prendere il via: l’8, 9 e 10 luglio l’appuntamento per i produttori di tessuti è a Milano Fiera, protagoniste le collezioni autunno/inverno 2026/2027. Nessun “tandem” immediato con Première Vision, che nella sua versione originaria e principale, quella parigina, è in calendario per il 16 settembre mentre a luglio si terrà solo l’edizione newyorkese.

Il plotone delle imprese pratesi in partenza per Milano rimane numericamente lo stesso, molto consistente, della corrispondente edizione del 2024: 118 espositori, che confermano la forte attenzione del distretto per una fiera di cui viene apprezzato il profilo di eccellenza.

“Anche se la maggioranza delle imprese pratesi ha come riferimento unico o principale Milano Unica, è positivo che non ci sia una stretta contiguità temporale tra la vetrina milanese e Première Vision, che è e rimane una grande e importante fiera – commenta Maurizio Sarti, coordinatore del gruppo Produttori di tessuti della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord -. Una migliore distribuzione nel tempo degli appuntamenti fieristici consente maggiori opportunità, in un momento in cui sicuramente di buone opportunità c’è bisogno. I dati sulla produzione di tessuti pratesi emersi dalle rilevazioni del Centro studi di Confindustria Toscana Nord indicano per il 1° trimestre 2025 +4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; non ci sono ancora gli esiti per il 2° trimestre ma è certo che nel quadro di perdurante stagnazione del mondo della moda le imprese pratesi si stiano battendo con la massima efficacia possibile. Non si può creare la domanda che non c’è, ma si può fare molto per intercettare quella che potenzialmente c’è: lo si fa con le idee innovative, con la capacità di creare prodotti sempre nuovi, con gli investimenti per assicurare forniture in linea con le esigenze di tracciabilità e sostenibilità. I problemi comunque rimangono, quelli generali derivanti dalle tensioni belliche ma anche il tema specificamente italiano dei costi energetici, che compromettono la nostra competitività anche nei confronti dei nostri concorrenti europei.”

Le aziende pratesi produttrici di tessuti (trama ordito, a maglia, jacquard, speciali, tecnici, spalmati, velluti, a pelo e altri) sono 230 con oltre 3.900 addetti diretti. Attualmente la stima del fatturato del settore si attesta intorno a 1,6 miliardi di euro, di cui il 75% è da attribuire all’export, che nel 2024 è stato pari a 1,17 miliardi di euro (-5% sul 2023).

“Quello di Milano Unica è un appuntamento fieristico fondamentale per le nostre aziende – aggiunge Giovanni Gramigni, presidente del consorzio Pratotrade -. Pur in questo quadro economico così complicato le aspettative sono alte. Lo dimostrano gli investimenti che le nostre aziende stanno facendo per massimizzare l’efficacia della propria presenza in fiera: in molti casi i visitatori potranno trovarci in stand più grandi e curati, presidiati da un numero maggiore di addetti. Del resto Milano Unica è una vetrina essenziale per presentarsi alla clientela sia nazionale che estera. La nostra forza continua a essere l’export, che costituisce la maggior parte della nostra produzione. I nostri principali mercati sono Spagna e Germania, ognuno dei quali con una quota del 10%; a seguire la Francia con l’8%, gli Stati Uniti col 6% e Portogallo, Romania e Marocco ciascuno col 5%. Nell’Estremo Oriente si registra la crescita di Hong Kong, a fronte di una lieve contrazione della Cina: complessivamente comunque i due mercati valgono il 7% del totale. La questione dei dazi USA costituisce un motivo di preoccupazione, tanto più che la clientela americana, chiedendo spesso spedizioni nei paesi di produzione dei capi di abbigliamento, pesa in realtà più di quanto appaia.”


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