Moda, Tessile, Abbigliamento

Domani in anteprima a Prato il documentario “Stracci”

novembre 19 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

Uscirà il 20 novembre in anteprima a Prato, presso Manifatture Digitali Cinema, il documentario “Stracci”, un viaggio nella sostenibilità della moda.

Diretto da Tommaso Santi, che lo ha anche scritto insieme alla giornalista Silvia Gambi, il documentario racconta l’impatto ambientale dell’industria della moda e partendo proprio da Prato, l’esperienza di un’economia circolare straordinaria, antichissima e tornata di grande attualità: quella del riciclo della lana da parte delle industrie tessili del distretto pratese.
“Stracci” è prodotto da Kove, in collaborazione con Solo Moda Sostenibile, la piattaforma sulla sostenibilità fondata da Silvia Gambi. Il documentario, realizzato nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema”, sarà distribuito in DVD a partire dal prossimo dicembre e sarà presente anche in vari festival ed eventi.

Al centro del documentario ci sono ovviamente gli “stracci pratesi”, ovvero gli abiti usati di lana che sono da sempre e quindi da molto prima che si iniziasse a parlare di sostenibilità e di circolarità,  la risorsa inesauribile per la produzione tessile di Prato.

A Prato il riciclo degli abiti di lana e la sua rigenerazione in fibra è infatti un’esperienza antica e condivisa, spiegano Tommaso Santi e Silvia Gambi in un comunicato, che ha come protagoniste centinaia di aziende del territorio, le quali nel tempo hanno saputo creare ricchezza da quello che gli altri gettavano. Per questo motivo “Stracci” è un racconto corale, realizzato grazie alle interviste di tanti imprenditori del distretto che descrivono il ciclo di produzione.

Potenzialità, quelle dell’economia circolare, che nel documentario vengono illustrate dalla “Ellen MacArthur Foundation”, organizzazione internazionale che sviluppa e promuove l’economia circolare ed una delle voci più autorevoli al mondo quando si parla di questo tema.
“Stracci” vuole anche mostrare l’altra faccia della medaglia dell’industria della moda: il suo impatto sull’ecosistema e la quantità di rifiuti che produce. Lo spiega bene la testimonianza di Liz Ricketts, co-fondatrice di “The OR Foundation”, organizzazione statunitense che ha sede in Ghana e si occupa di promuovere progetti di economia circolare, operando nel mercato di Kantamanto.

Con Ricketts, gli autori fanno tappa proprio in Ghana, nella capitale Accra, dove c’è la discarica più grande dell’Africa, per raccontare la storia di come questo Paese, e altri del continente africano, sia diventato il punto di arrivo di enormi quantità di rifiuti tessili. Un problema ambientale serissimo, che può anche aprire nuovi scenari: riuso e riciclo possono diventare un’opportunità anche per le nazioni emergenti.
Il viaggio del documentario finisce tornando in Toscana, per raccontare quali siano le prospettive e quali livelli di qualità abbia raggiunto l’industria del riciclo della lana.


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