Moda, Tessile, Abbigliamento

“E’ di moda il mio futuro”, 8^ edizione: le novità del progetto di Confindustria Toscana Nord

ottobre 22 | Pubblicato da Luigi Sorreca | News, Prato

Sta per avere inizio l’8a edizione di “E’ di moda il mio futuro”, il progetto promosso dalla sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord che negli anni si è andato affermando come un appuntamento atteso dalle scuole di Prato, Pistoia e Lucca. Un progetto, questo, fortemente voluto dalle imprese, che si rendono disponibili per visite e testimonianze e che vedono nell’iniziativa uno strumento utile a rappresentare le opportunità che la moda, pur in un momento difficile per il settore, può offrire ai giovani.

I destinatari del progetto sono gli studenti degli istituti secondari di primo e di secondo grado del territorio di Confindustria Toscana Nord ma anche, in caso di disponibilità di posti, delle province limitrofe.

Si sono già chiuse le iscrizioni alle visite aziendali, ma c’è tempo fino al 25 ottobre per le prenotazioni alle altre iniziative.

Gli eventi finali del progetto con le premiazioni dei relativi concorsi avranno luogo a maggio a Prato e a Monsummano Terme.

Il programma del progetto

Le visite aziendali

Lanciata un mese fa, all’inizio dell’anno scolastico, questa edizione di “E’ di moda il mio futuro” ha ricevuto iscrizioni per le visite aziendali che hanno ampiamente saturato le disponibilità: dovevano essere un massimo di 400 partecipanti complessivi nelle imprese tessili e calzaturiere, ma gli studenti iscritti superano i 650 e l’associazione sta cercando di accontentare tutte le richieste distribuendole fra le 19 aziende dei due comparti che si sono poste a disposizione per accogliere i ragazzi e far loro da guida.

L’orientamento e il concorso per i ragazzi più piccoli

Vengono riproposti in questa 8a edizione gli incontri di orientamento dei ragazzi delle medie inferiori, che si terranno a Pistoia e Prato il 9 novembre – rispettivamente nella prima e nella seconda parte della mattinata – con Stefania Fierli, consulente esperta in formazione e coaching. Al dialogo con la dottoressa Fierli faranno seguito le testimonianze di studenti degli indirizzi moda di istituti secondari di secondo grado del territorio. I giovani, di poco più grandi dei loro ascoltatori, racconteranno le loro scelte ed esperienze scolastiche. L’obiettivo finale è focalizzare l’attenzione dei giovanissimi – di 2a e 3a media, accompagnati ciascuno da un familiare – sulla scoperta e lo sviluppo delle loro potenzialità, aiutandoli a scegliere un percorso personale e professionale consapevole.

Sempre per i ragazzi più piccoli sono confermati laboratori e concorso sulla decorazione delle magliette: dopo il successo dell’edizione precedente, viene riproposta anche per il 2024-2025 la capsule collection di T-shirt, da realizzare da parte dell’intera classe su un tema assegnato. “Noi stilisti del futuro: la nostra capsule di T-shirt” – questo il nome dato quest’anno all’iniziativa – è un modo divertente e creativo per avvicinarsi al mondo della moda e imparare a lavorare in gruppo a un progetto condiviso.

I concorsi per le scuole secondarie di secondo grado

Le principali novità di questa edizione riguardano i concorsi per le scuole secondarie di secondo grado.

Sul versante tessile, il concorso “Tailleur, tessuti e modelli dall’eleganza senza tempo” prende le mosse dalla mostra “Walter Albini – il talento, lo stilista” in corso al Museo del tessuto, dove fra gli altri capi si trovano esempi anche di un classico senza tempo dell’abbigliamento femminile come il tailleur, nella sua versione più tradizionale costituita da giacca e gonna. I giovani partecipanti al concorso riceveranno dal Museo una formazione ad hoc sulla storia del tailleur e conosceranno esempi di tessuti adeguati alla sua realizzazione; saranno poi chiamati a proporre un proprio tessuto originale e mostrarne la destinazione con un abbozzo di modello. A differenza degli altri anni, quando la giuria del concorso stabiliva un podio con primo, secondo e terzo posto, quest’anno verranno assegnati tre premi di uguale rilevanza, selezionati con motivazioni diverse: la creatività; lo stile, inteso come coerenza e armonia fra il progetto del tessuto e il disegno del capo finito; l’aderenza alle tipicità tessili del distretto pratese. I tre premi equivalenti sono un modo per valorizzare approcci e talenti diversi, anche in relazione ai differenti indirizzi di studio dei ragazzi. Uno dei tre premi, quello che risulterà di maggior realizzabilità nel breve tempo intercorrente fra l’individuazione dei vincitori e la loro premiazione, verrà prodotto materialmente da imprese della filiera tessile e presentato in occasione dell’evento finale del progetto.

All’insegna dell’impegno civile il concorso calzaturiero “Scarpette rosse, un simbolo tante storie”, incentrato sul valore simbolico delle scarpe rosse come segno di rifiuto della violenza sulle donne. I partecipanti dovranno realizzare il disegno di una calzatura spaziando tra tutti i modelli possibili, purché di colore rosso. Gli studenti assisteranno a un webinar in collaborazione con il gruppo Cuoio e calzature della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord: esperti delle aziende spiegheranno in modo semplice agli studenti i modelli delle calzature. Saranno poi i ragazzi a dare espressione alla creatività con propri disegni, uno dei quali, quello vincitore, verrà realizzato dalle aziende del settore e presentato nell’evento finale del progetto. In coerenza con lo spirito che anima il concorso, Confindustria Toscana Nord ha anche organizzato l’incontro “Oltre il simbolo” che si terrà, presso la sede di Pistoia dell’associazione, con un esperto del tema della violenza di genere. All’incontro, riservato agli istituti secondari di secondo grado della Provincia di Pistoia, possono partecipare sia gli studenti iscritti a iniziative di “E’ di moda il mio futuro” sia altri giovani interessati.

I commenti degli imprenditori

“Quella di quest’anno è un’edizione di ‘E’ di moda il mio futuro’ particolarmente interessante e ricca, con tanti stimoli e idee nuove – commenta Maurizio Sarti, delegato per la formazione della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord -. L’interesse che stiamo riscontrando ci dice che le scuole e i giovani stessi guardano con favore al settore e sanno vedere anche al di là della situazione contingente. Siamo molto contenti, in particolare, che la proposta di venire a visitare le nostre aziende abbia raccolto un successo così clamoroso, maggiore degli anni precedenti. E’ un aspetto fondamentale del progetto: solo vedendo con i propri occhi quali sono gli ambienti di lavoro, i contesti produttivi, le persone che vi operano i giovani possono immaginare realisticamente il proprio futuro nella moda. Quello attuale è un momento apparentemente inadatto per promuovere l’avvicinamento dei giovani al nostro mondo: il settore moda, così come molti settori del manifatturiero, sta attraversando una fase di spiccata criticità, e Prato non fa eccezione, per quanto alcuni dati come quello della richiesta di ammortizzatori sociali ci dicano che il distretto ha un po’ meno problemi di altre aree tessili. Ha senso indicare oggi ai giovani la via della moda per i loro studi e la loro futura occupazione? Secondo noi sì, per molti motivi. In primo luogo la qualità del lavoro che si prospetta dal punto di vista dei trattamenti contrattuali, con oltre il 90% dei rapporti a tempo indeterminato e le retribuzioni più che dignitose previste dal contratto collettivo nazionale: in tempi in cui è sempre più comune la precarietà, un valore non da poco. Ma soprattutto per le molteplici opportunità offerte dal settore dal punto di vista tecnico, creativo, gestionale, amministrativo.”

“Lavorare nella moda significa far parte del grande e prestigioso mondo del settore-bandiera del made in Italy, a sua volta un brand che mantiene la sua connotazione di pregio e valore – aggiunge Francesco Marini, presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord -. Per quanto riguarda il rapporto domanda-offerta di lavoro il momento attuale non è certo dei più dinamici: c’è stata nei mesi scorsi, e potrà continuare a esserci per qualche tempo, una riduzione degli avviamenti. Da segnalare comunque che gli addetti – quindi l’insieme dipendenti più titolari d’impresa – del distretto tessile pratese restano stabili da alcuni anni a quota 18.000 unità. Il numero delle imprese tessili è invece in contrazione, per quanto lieve e concentrata soprattutto nelle realtà più piccole: un segnale, questo, di un cambiamento organizzativo del distretto che si impone, ma che è già in parte una realtà, in direzione di un irrobustimento delle imprese. Perché in questa fase di transizione del settore un giovane dovrebbe scommettere sulla moda per il proprio futuro? Innanzitutto perché le scelte di oggi si tradurranno in lavoro fra anni: la situazione contingente non ha un gran rilievo. Ma poi c’è il fattore demografia: facendo l’esempio del tessile pratese, il 27% dei dipendenti ha più di 55 anni, il 10% addirittura più di 60; parliamo, complessivamente, di 5.000 persone. Non è un caso se già adesso la classe di età degli under 34 anni ha visto aumentare il suo numero, arrivando al 21% del totale; e se per il trimestre settembre-novembre il Sistema informativo Excelsior rileva per Prato la previsione di oltre 3.400 entrate* nel settore moda. E’ evidente che una consistente quota del personale è già stata sostituita ma una ancora più numerosa dovrà essere oggetto di ricambio generazionale nei prossimi anni a seguito del pensionamento dei lavoratori più anziani. Spazio per i giovani, insomma, c’è, ed è uno spazio bello e affascinante.”

* Sistema Informativo Excelsior-Unioncamere con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per entrate si intendono i singoli contratti, anche a termine ed eventualmente ripetuti per lo stesso soggetto: non si tratta quindi di persone.

Il programma completo del progetto “E’ di moda il mio futuro” è disponibile qui:

https://www.confindustriatoscananord.it/chi-siamo/attivita-e-progetti-speciali/e-di-moda-il-mio-futuro-8a-edizione

Nella foto: Maurizio Sarti, Francesco Marini


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